Partita decisamente positiva per i Rams quella di sabato sera, conclusa con una vittoria netta di 39 a 12.
Dopo una partenza molto forte e imprevista da parte dei Blitz, che li ha portati a segnare il primo touch down a pochi minuti dall’inizio del primo quarto, la difesa biancoverde ha drizzato le antenne e ha fatto fronte unito e compatto, lasciando ben poco margine agli avversari e contenendo le loro offensive.
Nonostante la performance leggermente in sottotono della offence, non sono mancate le segnature, tutte trasformate. Nota di merito per la difesa – che ha giocato una partita decisamente di livello, rimanendo in campo per molto tempo, soprattutto negli ultimi due quarti – sono le due safety segnate.
Come sottolinea Paolo ‘Big Ram’ Crosti, gli inserimenti dei rooky hanno completato quelle lacune che erano state evidenziate negli anni passati. Adesso disponiamo di un punt e di un fieldgoal efficaci, con percentuali accettabili, anche se ancora migliorabili. Tutti sono consapevoli di avere un cambio per il proprio ruolo e che il giocare più o meno tempo dipenderà da quanto i coach vedranno in allenamento, e da chi sarà più idoneo per caratteristiche alla partita, e soprattutto tutti hanno imparato a divertirsi giocando a football e questo è motivo di massima soddisfazione.
Questa partita è stata un insegnamento per tutti i giocatori. Ha mostrato la fallibilità di chi è talvolta ritenuto infallibile – errore pericolosissimo e che porta ad appoggiarsi eccessivamente su questi elementi, deresponsabilizzandosi e sentendosi meno fondamentali per il raggiungimento dell’obbiettivo «Ci penserà lui, è così che fa sempre», può essere il pensiero di un giocatori – , ma ha, ancora di più, mostrato come di fronte a una lecita difficoltà di qualcuno, la squadra sappia stringersi e rimettersi autonomamente in bolla, riorientando i propri riferimenti.
Sabato sera ci siamo trovati di fronte a un gruppo che ha mostrato le caratteristiche essenziali di un sistema efficace ed efficiente, in grado di compensare e mantenersi in equilibrio, aperto al cambiamento e in grado di modellarsi e modularsi in funzione di eventuali mancanze o specifiche esigenze. Questo ha mostrato come in una squadra non si possa, e non si debba, fare affidamento sulle forze di uno o più singoli giocatori, ma quello che realmente fa la differenza sia la forza del sistema-squadra, in grado di produrre una forza sinergica che supera quella della somma dei singoli individui.
Questo modo di pensare libera i pochi da troppo pesanti responsabilità – non possono essere sempre loro a risolvere le situazioni – e rimette in gioco ogni elemento, attore nella stessa misura di tutti gli altri suoi compagni del successo o dell’insuccesso di una partita.
Giacomo Andrea Minazzi
Ufficio Stampa Rams Milano