Il derby agli Sharks, gli applausi per tutti.

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Buona la prima per gli Sharks Palermo. I padroni di casa sono scesi in campo al Favazza di Terrasini, in uno stadio gremito di supporter (circa 500) per entrambe le compagini per la prima partita di campionato valida per il Collage Bowl sponsorizzato Collage Congressi.

Il derby tutto palermitano – come da pronostico – si è concluso a favore degli Squali, che si sono imposti sui Cardinals per 50 a 2. Sin dal primo quarto si è visto l’enorme gap esperienziale fra le due squadre, giustificato dal fatto che i Cardinals erano assenti dalle competizioni maschili tackle da circa un anno. Si tratta di una squadra “ritrovata”, composta da tanti nuovi innesti e qualche veterano d’esperienza.

Inizia la gara e gli Sharks si portano in vantaggio al primo drive#18 Lorenzo Abbadessa, quarterback, va in touchdown dopo una corsa di 70 yard. #10 Paride Zappalà trasforma il field goal ed è 7 a 0 nei primi minuti di gioco.

Se l’attacco degli Sharks sembra convincente dall’inizio del match, l’offense dei Cardinals – con un inedito #3 Jerry Di Stefano nella posizione di qb – fatica ad ingranare, merito anche dell’impeccabile difesa di casa. Ottime le incursioni da parte del difensive end #59 Aldo De Lisi – autore di due sack – e dei tackle del linebacker #52 Giacomo Maltese.

Gli Squali tornano in attacco e il numero #24 Todaro, sfrutta magistralmente i blocchi della propria linea d’attacco e vola in end zone. Zappalà si appresta a trasformare il calcio da un punto, assistito da Abbadessa in veste di holder, quando accade l’impensabile. Pasticcio fra il long snapper e l’holder che non aggancia il pallone. Zappalà – che ha militato per diverse stagioni come quarterback – riesce in qualche modo a divincolarsi, completando un passaggio di circa 30 yard grazie alla ricezione di Abbadessa.

E’ ancora Zappalà show; il numero 10 intercetta un gran lancio di Di Stefano nei minuti finali del primo quarto, annullando così ogni tentativo dei Cardinals di portarsi oltre le 50 yard avversarie.

Il secondo quarto non potrebbe cominciare meglio. Gli Sharks guadagnano sempre più yards grazie alle ricezioni di Marco Randisi e Carlo Mondi ma sarà Abbadessa a volare in touchdown e a portare i padroni di casa a 22 punti.

I punti sono destinati a salire grazie al fumble ricoperto e riportato in end zone dal #12 Giuseppe Bova che raccoglie un fumble provocato da #52 Maltese. 29-0.

Coach Cusimano decide di effettuare un cambio in regia: fuori #18 Abbadessa, dentro #5 Alessandro Albanese. Sarà proprio lui ad innescare in end zone il ricevitore #15 Cuvello per il 36 a 0 #6 Liggio per il 43 a 0 che chiude il secondo quarto.

Il match riprende secondo le regole della Mercy Rule, ovvero il tempo scorre senza fermarsi. La difesa Cardinals sale in cattedra e riesce a contenere la offense biancoblu; due errori al momento dello snap costringono gli Sharks ad un punt dentro le loro 10 yard. Lo snap è alto e supera di molto l’end zone, consegnando due punti agli avversari. 43-2

Ripartono all’attacco i Cardinals con le corse di #25 Ignazio Spinelli e le ricezioni del tight end #84 Andrea Barcellona. Sarà l’intercetto di #54 Manfredi Carano, linebacker, a riconsegnare la palla all’offense di casa.

Coach Cusimano riconsegna le chiavi dell’attacco a #18 Lorenzo Abbadessa che, sotto pressione, scaglia il pallone nelle mani del #42, Antonio Vitale. il turnover dei Cardinals dura soltanto pochi minuti; un secondo intercetto di Zappalà smonta qualsiasi pretesa di avanzamento.

Nei minuti finali della gara # 5 Albanese – rientrato al posto di #18 Abbadessa – imbecca prima #11 Randisi, poi #85 Mondi e infine serve ancora #6 Liggio che sigla così il suo secondo touchdown personale.

La partita si chiude 50 a 2. Esordio col botto per la compagine di Coach Fonti che si prepara al match del 26 marzo contro gli Achei Crotone – reduci dalla vittoria nel derby calabrese – mentre i Cardinals, squadra giovane ma dalle grandi potenzialità, avranno l’occasione di riscattarsi in casa contro i Black Tilde Catanzaro.

Ufficio Stampa Sharks Palermo

Ph cover by Antonio Melita

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