Wolverines: I nodi sono venuti al pettine

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Bellissima giornata estiva  in quel di Trento,  che i piacentini però apprezzato solo dal punto di vista meteorologico. Sotto un solleone e temperature agostane, nel bellissimo impianto trentino (che rivela subito quale sia l’attenzione dell’amministrazione locale verso il nostro sport) ha avuto luogo la “rivincita” dello scontro playoff di due anni fa, tra Thunders e Wolverines e che anche questa volta si è  conclusa con l’eliminazione dei  biancorossoneri dai playoff.

I Wolverines sono arrivati all’appuntamento con un roster striminzito, ed  hanno  capito sin dalle primissime fasi del match che sarebbe stato un pomeriggio complicato; i Thunders si sono infatti rivelati da subito in gran forma atletica e estremamente disciplinati. Non è comunque  possibile ignorare il fatto che nelle fasi iniziali dell’incontro si sono verificati due episodi che ne hanno influenzato negativamente il proseguimento, tarpando le ali in modo  determinante all’attacco  piacentino: dapprima  l’infortunio che ha concluso la prestazione dell’eclettico WR Fausto Chiatante, dopo pochi minuti dall’inizio del match e all’inizio del 2 quarto, l’espulsione del WR 7 Alessandro “evergreen” Fontanella, reo di aver leso la fragilissima suscettibilità del ref nei confronti del quale, seppur con toni comprensibilmente concitati ma mai offensivi, ha calorosamente contestato la mancata assegnazione di una sacrosanta tanto quanto cristallina ricezione su un quarto tentativo…

Da qui in avanti le opzioni a disposizione di coach Angona e di Amadasi si sono fortemente ridotte e superare l’ottima difesa Thunders è  diventato veramente difficile, soprattutto alla luce di un gioco di corsa Wolverines mai decollato durante tutta la stagione. Di contro i Thunders hanno iniziato a macinare yards su terra e dopo un 1 quarto conclusosi senza segnature, nella seconda frazione di gioco hanno realizzato due TD (poi trasformati) portandosi sul 14-0 con due identiche FB Draw di una dozzina yards ciascuna del bravo RB Marinelli, che, approfittando anche di un periodo di black out della  defense piacentina, ha  violato intoccato la endzone emiliana. Se in altre occasioni, la pausa di metà partita ha permesso ai piacentini di raccogliere energie ed idee per giocare un  secondo tempo migliore, questa volta i Wolverines sono usciti  dalla “dressing room” con gli stessi problemi manifestati nella  prima frazione di gara, aggravati dalla fatica e dal caldo.

Gli ultimi due quarti sono stati la fotocopia  dei primi due, Thunders disciplinati e determinati e Wolverines “a tamponare”. I trentini metono a segno  due ulteriori TD, il primo del QB Centonze, che ha violato l’endzone emiliana dopo un prolungato ed ubriacante slalom tra i difensori avversari ed il secondo del brillante RB Ratib entrambi trasformati dal kicker gialloblu Giovanazzi. Ultimo quarto, oramai “garbage time” trascorso senza sussulti sino al fischio finale. Complimenti per la meritata vittoria ai Thunders Trento che hanno portato a casa la massima posta col minimo sforzo e che affronteranno ora i Sentinels nella semifinale di North Conference senza essersi dovuti spremere e avendo lasciato intonsa la “trick plays box” per l’incontro contro i friulani.

I piacentini invece escono dai playoff 2017 per l’ennesima volta con la sensazione di non aver rispettato la regola “did you leave it all on the field today?” e propri  demeriti che hanno origine sin dall’inizio della preparazione. Troppe assenze agli allenamenti e  troppa presunzione tra le fila dei giocatori piacentini: le prestazioni fornite, indubbiamente inferiori rispetto alle capacità del coaching staff e degli sforzi della dirigenza Wolverines, dovranno sicuramente essere oggetto di attenta valutazione anche da parte dei giocatori stessi, molti dei quali sembrano essere oramai irrimediabilmente “uncoachable” e che senza una presa di coscienza dei propri limiti e dei propri errori non potranno mai ambire a risultati migliori.
Essere “coachable” è  l’attitudine di un giocatore ad ascoltare, imparare e applicare quanto viene trasmesso dai coaches, presuppone umiltà, dedizione, capacità di ascolto, disponibilità ad accettare critiche costruttive e recepire le correzioni, per poter tornare a migliorare. Less Chatter, More Work!

Ufficio Stampa Wolverines Piacenza

Foto Beppe Fongaro

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