E’ buio nella notte di Perugia. Il campo illuminato, gli applausi e i cori dei Grifoni sotto gli spalti giustamente felici e vincitori. Al centro del rettangolo verde, stanchi e sudati voi. Un manipolo di ragazzi inginocchiati attorno al loro allenatore. “Siete il futuro del Football romano” gli sento dire. “Stasera avete dimostrato che per gli anni a venire …” Vi guardo e quello che vedo scintillare nello sguardo di ognuno non ha il colore della rabbia ne della sconfitta. E’ una promessa. Avete dato tutto, avete percorso una stagione entusiasmante e siete arrivati a disputare un secondo turno di post season con una consapevolezza nuova che non è un traguardo ma un punto di partenza. E’ stata una partita dura e leale quella con i padroni di casa Umbri. Una squadra forte come da pronostico, temuta da molti in terza divisione, capace di una difesa ermetica e di un attacco esplosivo, padrona di ottimi fondamentali, un buon coaching staff e numerosi elementi che danno del tu alla prima divisione. Li avete affrontati stavolta e per la prima volta senza nessun complesso, reverenza, senza pensare alla loro età, alla loro esperienza. Diversamente da quanto accaduto contro Cave, a come nell’ esordio contro i Siribons in quel lontano Marzo, siete scesi in campo pensando solo a dare il meglio, a mostrare quanto di buono siete, quanta forza c’e’ in questo gruppo di 18 enni che rappresenta un punto di riferimento forse per tante altre realtà.
La partita nel suo svolgimento si è mostrata da subito estremamente (e forse sorprendentemente per chi non vi conosceva) equilibrata. Attacchi impotenti contro difese aggressive e coriacee sulle corse quanto impermeabili ai passaggi. Una volta ancora siete stati stupefacenti per la capacità di aggredire e mettere sotto pressione il qb avversario pur mobile e protetto da una ottima linea di attacco. Ancora una volta efficacissimi con i Lb nell’arrestare a una inezia di yards le corse dell’ottimo RB perugino. In attacco poche le soluzioni possibili per l’impraticabilità delle corsie centrali dove la difesa dei Grifoni non concedeva varchi. Modesti i guadagni negli scivolamenti laterali di alcune sweep tentate dal Rb Tiziano Mannato. Scarso il contributo sul gioco aereo. In questa situazione di stallo il primo quarto scivola tra un punt e un altro senza che gli attacchi si avvicinino mai nemmeno alle red zone avversarie. E’ un equilibrio precario. Lo sappiamo tutti. Un evento sposta la bilancia e l’inerzia della partita. Eugenio Mannato, autentico trascinatore e match winner di numerosi incontri in stagione nonché dell’ incontro di wild card, già infortunato per uno screzio a livello tibiale, ma sceso in campo ugualmente come Qb spinto dalla necessità della squadra, deve abbandonare definitivamente il campo. E’ il TERZO QB che i giovani Fighting Ducks perdono in stagione. Conteddu e Amodio out per rotture di legamenti e di clavicola, ora fuori anche Mannato. Si prospetta un colpo letale per l’attacco dei giovani Laziali.
In cabina di regia per necessità viene quindi prematuramente schierato il Rb Casanova. Nonostante la grande versatilità del giovane atleta di scuola Grizzlies l’attacco Ducks perde definitivamente la devastante capacità di scrambling che Mannato ha espresso in stagione spesso mandando in confusione le difese avversarie e aprendo varchi per giochi alternativi. Di fronte a una difesa di livello decisamente superiore come quella dei Grifoni questa perdita ha seriamente compremesso le potenzialità offensive Laziali. Ma questo non ha scoraggiato i giovani ragazzi di coach Iaccarino che come uno scoglio frange le onde hanno continuato nei loro turni difensivi a respingere un attacco capace di quasi 40 punti per partita. Solo un indovinato quanto estemporaneo pass nella zona centrale del dispositivo laziale alle spalle dei Lb e alla cerniera delle linee di competenza tra cb ha fruttato l’unica marcatura del primo tempo per i padroni di casa. Non trasformata. 6-0 l’esito finale del primo tempo. Nel secondo tempo si temeva che, con l’esaurirsi delle energie di una difesa Laziale troppo a lungo in campo per i pochi primi down conquistati dall’ attacco, i padroni di casa avrebbero potuto dilagare. Una incertezza nel rilascio di palla in fase di snap offensivo causa un turno over con forte perdita di terreno a inizio terzo quarto e seppure la difesa capitolina inchioda l’attacco grifone sul punto di recupero palla, i padroni di casa riescono a mettere a segno un pesantissimo Field Goal che porta lo score sul 9-0 . Nella fase centrale del quarto i Ducks producono il massimo sforzo per recuperare la partita e dopo un ottimo ritorno di Nati (uno dei migliori atleti dell’ incontro oggi) risalgono il campo con efficaci pass completati per Carbone e Giubilo. In assenza di una efficace opzione di percussione centrale o in scivolamento laterale, senza le peculiari capacità di Mannato nell’ eludere la pressione, Casanova riesce comunque con determinazione e grinta a sfoderare le sue attitudini di braccio e di tocco Purtroppo pero’ la difesa dei Grifoni consapevole dello scacco tattico sotto cui tiene l’attacco ospite presidia maggiormente il backfield e alla fine compie un intercetto che vanifica l’ottimo drive dei Ducks. Sul finire del terzo quarto i Grifoni mettono a segno la loro seconda e ultima segnatura grazie a un drive fatto di corse mangia tempo ma anche proficue in termini di yards che li portano infine a varcare la zona di meta ospite. 16-0 Nel quarto conclusivo ancora strenuo è lo sforzo dell’attacco Laziale che pure riesce a conquistare down ma alla fine deve piegarsi a un ennesimo intercetto perugino che porta la palla sulle 30 offensive. Sembra il prologo per una terza segnatura e l’inchino ai vincitori dell’ incontro. Ma la difesa dei giovani Ducks non ci sta e con una azione piena di grinta e determinazione prima blocca e poi strappa la palla all’ attacco ospite. L’incontro termina con i Ducks ancora sulle 25 avversarie, ancora a giocarsi la partita sino al 4° down, sino alla fine.
Testa alta per davvero mentre si salutano i forti avversari. Testa alta per davvero mentre ci si congeda da questa terza divisione in cui chi sorrideva del baby team ha imparato a rispettarvi, in cui chi non credeva nella fusione di due realtà rivali ha imparato quanto più forte sia la forza di coesione dello sport e di una passione. Burt Iaccarino vi parla nella notte di Perugia, avete appena reso gli onori a un avversario che vi ha battuto con merito, vi guardo prima di allontanarmi emozionato come lo siamo tutti, vi conservo in una immagine che non scatto,no… non serve il mio flash, nel buio brillate come il vostro futuro.
Maurizio Elisio
Grandi Ducks
Mi associo al bel commento e ad ogni singola parola che ho letto. È esattamente quello che ho visto anche io, dall’altra parte della sideline. Chi non ha visto la gara può pensare che l’articolo contenga dei tratti “consolatori”. Chi era allo stadio ha capito tutto invece.
Visto che ricevere complimenti dopo un risultato negativo mi ha sempre innervosito, vi prego di non prendere questo mio saluto come un complimento, ma come una semplice lettura fotografica di ciò che ognuno di voi ha singolarmente dimostrato. La naturalezza di come avete interpretato il gioco del football è la cosa che piu mi ha colpito. Ben guidati, corretti interpreti delle regole, dello spirito e della tecnica del gioco.
Non c’è squadra vincente che non sia passata da sconfitte fastidiose, in alcuni casi brucianti.
La serie di partite positive, un risultato oltre le attese, aver messo in difficoltà una squadra favorita, e, cosa più importante, l’impressione chiara che siete ragazzi che si divertono seriamente, sono i frutti di questo 2018
Non disperdeteli. Chi perde con onore non è mai sconfitto.
Fabio
Off.Coord.Perugia