Briganti all’ultimo respiro: contro i Grifoni finisce 24-21

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Preziosissima vittoria contro la forte formazione di Perugia al termine di una partita corretta ed equilibrata, giunta addirittura al terzo overtime

Ci sono alcune partite che cominciano prima, molto prima del fischio d’inizio. La partita dei Briganti Napoli contro i Grifoni Perugia, svoltasi domenica al Briganti Field di via Quagliariello 34, è cominciata in realtà il giorno prima su quello stesso campo, al termine dell’allenamento di rifinitura della squadra. Nel suo consueto discorso pre-partita, l’head coach Stefano Chitos aveva avvisato i Briganti riguardo alla forza, all’esperienza e alle capacità dei ragazzi di Stefano Caligiana, spiegando alla sua squadra come sarebbe stato possibile batterli: “Per vincere dovrete superare i vostri limiti, dovrete superare le vostre capacità. Dovrete usare il cervello e soprattutto il cuore”. E i Briganti, mai come questa volta, lo hanno preso in parola. La partita di domenica è terminata con il punteggio di 24-21 per i ragazzi di coach Chitos. Una partita difficilissima e lunghissima, durata oltre tre ore per l’equilibrio delle forze in campo, risoltasi solo al terzo overtime dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul 21-21.

Tutto comincia con dei Briganti agguerriti, scesi in campo con rispetto per la formazione avversaria ma senza timore reverenziale, senza paura. E se il primo drive offensivo dei Briganti si conclude con un punt, alla safety Vettorel basta una sola azione per intercettare un lancio del quarterback perugino Freddini e restituire il pallone all’attacco. Che stavolta non se lo fa ripetere due volte e, guidato dal quarterback Ausiello, riesce a guadagnare yard su yard fino al limitare della end zone, dove una buona corsa del running back Tafuto permette alla formazione di casa di guadagnare i primi sei (sette con la trasformazione) punti dell’incontro. I Grifoni ci mettono un po’ a carburare e questo concede alla difesa un altro cambio di possesso: stavolta è il linebacker Diodato a intercettare il pallone per la sua squadra. E anche questa volta i Briganti vanno a segno, stavolta grazie a una corsa del full back/tight end Conti, che si libera di un avversario e raddoppia per i partenopei. Sul 14-0 per i napoletani però i Grifoni iniziano a essere molto più incisivi e pericolosi in attacco e poco prima della fine del primo tempo riescono a mettere punti sul tabellone: è un lancio di Freddini per il tight end Cocchi a permettere ai perugini di accorciare le distanze. Si va dunque al riposo sul punteggio di 14-7.

Privi di Bauduin e poi anche di Vettorel per infortunio, la difesa partenopea sa che dovrà fare il possibile e anche l’impossibile per fermare i Grifoni. Viene aiutata dall’attacco, che trova il touchdown per la terza volta con Ausiello e allunga nuovamente le distanze sul 21-7. I Grifoni, però, sanno il fatto loro e non vogliono saperne di perdere. Iniziano dunque ad assediare la end zone dei Briganti e riescono a raggiungerla per due volte, prima con un lancio di Freddini per Ferrini e poi con una corsa di Ferrini stesso, che però viene poi espulso dai direttori di gara. Gli assalti finali dei Briganti non hanno la lucidità necessaria per trovare la segnatura della vittoria: si va all’overtime. Un overtime che entrambe le formazioni giocano con l’anima, con il cuore, con quelli che gli americani chiamano “intangibles”, quelle capacità nascoste di ogni giocatore che fanno la differenza nei momenti cruciali. La difesa difende con le unghie e con i denti la propria end zone e un fumble ricoperto dal linebacker Papaccio e un intercetto di Conti fermano i Grifoni nei primi due overtime. L’attacco, poco incisivo nei primi due overtime, trova il bandolo della matassa al terzo: una reverse del wide receiver Formisano e un’altra corsa dell’instancabile Tafuto consentono ai nove dell’offensive coordinator Amedeo Carpentieri di arrivare a pochissimo dall’end zone, ma i tentativi di varcare la fatidica linea nei primi tre tentativi vanno a vuoto. Si va di field goal… ed è il field goal risolutivo, con il kicker e defensive lineman Carty che mette la palla tra i pali. Finisce 24-21 e i Briganti festeggiano, tra gioia smisurata e lacrime di commozione.

Una prova di maturità per i Briganti in una partita che non molto fa i partenopei avrebbero probabilmente perso. Ma i ragazzi di coach Chitos hanno approcciato la partita esattamente con lo spirito giusto: partendo agguerriti dal primo down dell’incontro, consapevoli che per battere gli esperti Grifoni avrebbero dovuto dare il 120% e che ogni errore sarebbe stato pagato caro. Non che di errori non ce ne siano stati, anzi i Briganti avranno ancora molto da lavorare per preparare i prossimi incontri. Ma questa vittoria tanto cercata e tanto voluta, che ha regalato un record di 2-0 e la testa del girone B, sarà un ottimo punto di partenza da cui ripartire.
Lorenzo Pierleoni
Ufficio Stampa Briganti Napoli

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