CIF9 / Leave it on the field 2019 / WEEK 5

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Aspettando l’ultimo esordio stagionale, quello dei Sirbons Cagliari, la quinta giornata di campionato ci regala ancora sussulti e persino qualche sorpresa. Mad Bulls, Islanders, Pirates, Razorbacks e Chiefs proseguono nel loro Unni-mode, continuando a far terra bruciata attorno. Se i campioni in carica Ravens ed i vice campioni Elephants giocassero a calcio, già da domenica mattina i giornali avrebbero parlato di “crisi”, menomale che la palla ha la forma ovale ed il roster di queste due formazioni vanta elementi più che capaci di incassare il colpo e rialzarsi. Timidi segnali di reazione da parte di Alfieri, Blitz e Navy Seals che continuano però ad arrancare, rischiando di perdere più di qualche treno. Il derby romano offre uno spettacolo a dir poco entusiasmante e senza esclusione di colpi. Eagles e 29ers si riscattano a suon di punti ed i Rams confermano che la battuta d’arresto in quel di Piacenza era stata solo un episodio amaro, cancellato prontamente dalla doppia affermazione sui cugini di Legnano.

TIME TO FLY

Le aquile del sud tornano ad osare e lo fanno senza troppi complimenti in casa dei loro corregionali 82ers, annichiliti con un sonoro cinquantello. Euforia a parte (esilarante però la Siuuuu celebration dei salernitani alla Cristiano Ronaldo..), gli Eagles sfoggiano una prestazione autoritaria che di di fatto li rimette in corsa per una posizione di prestigio all’interno del Girone B. Pericolosa involuzione in casa dei partenopei che, dopo un esordio non vittorioso ma neanche del tutto negativo nel derby contro i Briganti, subiscono una pesante battuta di arresto che pone dei concreti ostacoli alle loro ambizioni. Tutto da rifare.

VITTORIA DI PESO

Lo confesso, ho un debole per il M° Quentin Tarantino e quando scorgo espliciti riferimenti alla sua filmografia, vado in brodo di giuggiole. Inglorious Bastards, cosi amano definire sé stessi i componenti della linea dei Mad Bulls. Quelli che fanno il cosiddetto lavoro sporco, ma senza l’apporto dei quali, lo sforzo di qualsiasi compagno di squadra risulterebbe inutile. E per i loro teammates, i manzi della OL barlettana sono come mandria dal cielo. Partita dominata in lungo e in largo. Certo la dura trasferta e l’esiguo numero a roster degli etnei può essere una parziale giustificazione per la prestazione opaca dei ragazzi di coach Gargiulo, ma in una serata in cui tutto funziona a meraviglia per i padroni di casa, meglio assorbire il colpo, riflettere sugli errori e meditare riscatto. Per stavolta sono i tori matti a festeggiare e a canticchiare con leggiadria e compostezza: «Ne ho vedute tante da raccontar, giammai gli elefanti volar..»

COME VA, COME VA? TUTTO ACHEI, TUTTO ACHEI?

Finalmente l’attacco degli Achei batte un colpo, anzi, più di uno. Ed in una stagione cominciata sotto una cattiva stella, un vero gruppo, un team animato da spirito combattivo ed ambizioni di rivalsa, si rimbocca le maniche e ricomincia dai suoi punti saldi. Morrone, Brugnano, De Gennaro, Falbo e Persico lo sono di sicuro..e con loro anche gli altri atleti di questa formazione di autentici guerrieri. Dice bene coach Caruso, «le vittorie si costruiscono con il sudore» e all’interno del suo roster c’è chi ha inteso bene la strigliata. I Navy Seals continuano inesorabilmente ad affondare, ma hanno l’attenuante di essere capitati in un girone difficile (e chi vuol leggere impossibile, faccia pure..), ma mai arrendersi. Till the end, boys!

METÀ DELL’OPERA

Resiste solo per un tempo l’arcigna difesa degli Alfieri, poi la stanchezza e soprattutto il peso specifico dei rivali riescono ad avere la meglio sui padroni di casa. Sul ruolino di marcia degli astigiani comincia ad influire pesantemente non tanto la media dei punti subiti a partita (43,00), quanto quella dei punti messi a segno: zero. Occorre provare ad invertire questa tendenza negativa. Si, zanne lucide e perfettamente affilate, ma..il giro di boa dei Razorbacks è contrassegnato da una sofferenza inaspettata, segnale non proprio incoraggiante in vista del big match tra due settimane in casa dei Pirates, ma quella sarà (e lo sarà..) un’altra storia.

I MOSTRI DELLA LAGUNA

Dopo le 50 sfumature di blue teal riservate in prima visione ai Doves Bologna la scorsa settimana, gli Islanders decidono ancora di non fare sconti, neanche ai campioni in carica Ravens. Le solite frecce lagunari Romanato, Sportillo e Longo fanno la loro parte, supportate da una difesa stavolta davvero eccellente. Cattabriga, Labarile, Raffini & Company le provano tutte ma, in una serata come quelle vissute sabato, se la D-Unit veneziana decide che non si passa, non si passa, punto. Con le ali impantanate è impossibile volare..ennesima sconfitta per i black&purple, sentore che qualcosa (forse più di qualcosa) in questa stagione sta andando storta, ma guai a sottovalutare la capacità di reazione dei corvi imolesi, che devono proiettarsi – mentalmente e fisicamente – sul retour match del prossimo 7 aprile. È esattamente come pensate voi, Ravens, «..è solamente cadendo che ci si può rialzare».

SOTTOCOPÈRTA

Altre sette camicie (e con quelle dell’andata di Balangero fanno 14) quelle sudate dai Pirates prima di piegare la resistenza dei mai domi Blitz. In un match pieno zeppo di penalità, la formazione ligure soffre maledettamente ma poi tira fuori le sue armi migliori. Una difesa più concentrata e performante ed un attacco più efficiente (preso per mano da un autentico leader quale Federico Burato) contribuiscono a raddrizzare le sorti di un incontro che non era cominciato nel migliore dei modi per la formazione allenata da coach Giuso. La classifica continua a sorridere ai filibustieri della riviera ma la vera pasta della quale son fatti si vedrà alla Week 7, allorché si troveranno di fronte i colleghi battistrada, i Razorbacks. Temprate l’acciaio e raccogliete le polveri da sparo: è una sfida che promette scintille.

CLIMBING

Debutto leggermente in sordina quello dei Draghi. Scivolone non da poco se si osserva ciò che stanno combinando i loro antagonisti del Girone G. Con i Leoni così in forma, capaci di collezionare due vittorie in altrettante gare, ed i Muli pronti a scalciare nuovamente da un momento all’altro, restare troppo indietro può rivelarsi fatale. Pronto riscatto per i 29ers che, metabolizzata la delusione di un amaro esordio, cominciano a scalare la salita. Un’affermazione che vale oro, ma..non c’è tempo per gioire: tra pochi giorni l’interessante sfida contro Trieste chiarirà meglio quali siano i valori in campo nella parte più a Nord Est del Cif9.

COMING FROM MILAN

Nella Festa “verde” per eccellenza (quella di San Patrizio) i Rams rendono onore al colore sulle loro maglie espugnando – e con merito – il terreno di gioco di Bienate. Già la settimana scorsa a Bresso gli arieti meneghini avevano polverizzato i Frogs e in occasione del match di ritorno, fra le mura nemiche stavolta, non si sono di certo tirati indietro. Nel primo tempo Cristiano Mancini, più che una spina nel fianco della difesa di Legnano, è un’autentica trave negli occhi. Pratica abbondantemente archiviata e seconda frazione di gara che serve ai ragazzi di Paolo Crosti solo per gestire il cronometro, mettere a segno qualche altro punto e conservare soprattuto la voce per la canzoncina finale: «..everywhere we go, people wanna know!..»

NÉ AMICI NÉ TESORI

Personalmente ammiro lo spirito che anima la tenacia dei ragazzi di Comacchio. Non è per niente facile, infatti, restare in piedi e reagire con estrema dignità a tutta questa serie di pesanti débâcle alle quali i Buccaneers stanno andando incontro. Massimo rispetto per i corsari dell’Adriatico che – ahi loro – vengono di nuovo letteralmente travolti e spettinati, stavolta dai Chiefs. Avete presente “Chi trova un amico trova un tesoro”?..ecco, domenica pomeriggio sembravano quel mucchio di pirati che sbarca sull’isola tropicale e prende un sacco di botte da Spencer & Hill (vestiti da capi indiani giallorossi e incazzati in questo caso..). La differenza con quella banda di scalmanati è il fatto che i Bucs hanno un motto: “#mantienilarotta”, e questo gli fa senza dubbio onore. Troveranno tempo e modo di mollarlo anche loro qualche bel ceffone? Vedremo..

CATS AMARI

La Legio XIII è una formazione rinnovata, un club in salute ed in crescita; il tempo gli darà ragione e donerà ai giallorossi capitolini anche le soddisfazioni che con grande impegno stanno costruendo. Essere in vantaggio di 16 punti a pochi minuti dalla fine e poi perdere in modo rocambolesco è un boccone troppo amaro da digerire. La lezione, già assaggiata contro i Minatori, adesso è fin troppo chiara: non è finita fin quando non è finita. Capitolo chiuso. Giriamo pagina adesso e contempliamo – con una giusta dose di ammirazione – le gesta di quella fucina di talenti che vestono la casacca biancoceleste. Non ha importanza se si tratterà del CIF9 2019 oppure della Prima Divisione 2024. Di sicuro sentiremo parlare di questi ragazzi, i Ducks. Già, perché queste loro imprese cominciano davvero a non passare più inosservate. Menomale che il football in Italia non è uno sport professionistico, altrimenti le tasche del Presidente Pacelli, con un numero così elevato di giovani promettenti, sarebbero vuote come le spiagge di Isola bella a Gennaio. Per un pomeriggio i suoi nasty boys diventano i Fighting Cats, perché pare che di vite ne abbiano sette questi giovanotti qui, come i gatti. Ma non è l’unica cosa che possiedono, credetemi. Hanno due qualità, due di quelle indispensabili per arrivare lontano: attributi con la P maiuscola (e non è un errore di ortografia) ed entusiasmo da vendere. Ed è con questo entusiasmo che salutano a fine gara gli avversari, dandogli la mano e – da buoni pennùti quali sono – dicendogli: «daje, se “beccamo” al ritorno».

E adesso, come di consueto, spazio a loro, ai most valuable players di questo fine settimana. A voi il meglio della WEEK 5:

DEFENSE

Defensive Line

Roberto Cusin, DE [29ERS Alto Livenza]
Alessandro Benetton, DE [RAZORBACKS Piemonte]
Andrea Panza, DE [DRAGHI Udine]

Linebacker

Salvatore Diviccaro, LB [MAD BULLS Barletta]
Marco Elisio, LB [FIGHTING DUCKS Roma]
Matteo Bruno, LB [PIRATES Savona]
Ermes Donadelli, LB [CHIEFS Ravenna]
Costantino Bellotti, LB [82ERS Napoli]
Simone Stoppa, LB [BLITZ Balangero]
Giorgio Mazzetta, LB [NAVY SEALS Bari]
Fabrizio Guandalini, LB [ALFIERI Asti]
Erik Menghini, LB [FROGS Legnano]
Federico Natalini, LB [BUCCANEERS Comacchio]

Defensive back

Luca Cester, CB [ISLANDERS Venezia]
Fofò De Gennaro, S [ACHEI Crotone]
Stefano Leidi, FS [LEGIO XIII Roma]
Smart Ohazuruike, CB [Elephants Catania]
Simone Iula, CB [BLITZ Balangero]
Giuseppe Fanelli, CB [RAVENS Imola]
Daniele Viarengo, DB [ALFIERI Asti]

OFFENSE

Offensive Line

Marco Tucci, OL [MAD BULLS Barletta]
Francesco Spagnolo, OL [ACHEI Crotone]
Morris Prina, C [29ERS Alto Livenza]
Michele Passetti, OL [ACHEI Crotone]
Roberto Tonini, C [BUCCANEERS Comacchio]
Mauro Maietta, OL [ACHEI Crotone]

Quarterback

Federico Burato, QB [PIRATES Savona]
Davide Negretto, QB [CHIEFS Ravenna]
Michele Marvulli, QB [NAVY SEALS Bari]
Lorenzo Miccio, QB [82ERS Napoli]

Running back

Lorenzo Barrotta, RB [FIGHTING DUCKS Roma]
Federico Contardi, RB [EAGLES Salerno]
Alessio Falchi, RB [LEGIO XIII Roma]
Davide Villani, FB [RAZORBACKS Piemonte]
Enrico Lombardo, RB [Elephants Catania]
Gianpietro Ruffato, RB [FROGS Legnano]
Osabokhen Odiase, RB [DRAGHI Udine]

Receiver

Riccardo Sportillo, WR [ISLANDERS Venezia]
Francesco Autori, WR [EAGLES Salerno]
Roberto Raffini, WR [RAVENS Imola]

 

Appuntamento alla prossima settimana.
Luca Correnti

 

Nella foto (di Patricia Pace)
Lorenzo Barrotta, running back dei Fighting Ducks Roma

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