Riprendiamo il ciclo di interviste data la ripartenza degli allenamenti per la stagione tackle 2021 a seguito dell’approvazione da parte del CONI della lista delle attività di interesse nazionale presentata dalla FIDAF.
Oggi vi presentiamo Corrado Di Martino, siracusano classe 1972, Defensive Lineman Elephants per 20 anni. Esordisce nel 2016 come DL Coach/Difensive Coordinator Assistant in Russia, con i Moscow Patriot in prima divisione, vincendo il campionato 2016 e 2017, mentre nel 2018 approda in Croazia a Dubrovnik, rivestendo il ruolo di Head Coach dei Dubrovnik Sharks sempre in prima divisione.
Nel 2016 fa anche parte del Team della nazionale russa per l’Europe Champions League (DL coach).
Come hai scoperto il mondo del football americano?
”Ho iniziato a seguire il football in TV sui canali Fininvest alla fine degli anni 80, quando la domenica mattina Canale 5 proponeva la sintesi di alcune partite di NFL. Da lì a poco scoprii che esisteva una squadra dilettantistica a Siracusa, che casualmente si allenava nel campo di fronte alla chiesa in cui andavo la domenica a Messa con il gruppo dei Boy Scouts. Da quel momento, tutte le domeniche mattina dalle 9.00 alle 10.00 indossavo fazzolettone e pantaloncini, e stringevo le mani in segno di pace tra gli osanna e gli alleuja di rito, per poi passare alle 10.01 a prendere testate da qualche energumeno indossando casco e paraspalle. Esperienza cruenta… eravamo veramente rozzi, sgraziati e spesso anche goffi… ma ci divertivamo.
Quando mi sono poi trasferito a Catania per continuare gli studi universitari, il passaggio agli Elephants in seconda divisione è stato praticamente un fatto naturale. E’ cominciato tutto così…. Era il 1992, avrei poi appeso il casco solo nel 2012.”
Il tuo ricordo più significativo prima da giocatore e poi da allenatore tackle?
“Parlare di un episodio in particolare è complicato, ce ne sono stati tantissimi e tutti legati a momenti particolari della vita della squadra e anche di quella personale.
Posso dire che da giocatore, mi è rimasto sicuramente il senso di appartenenza che i compagni di squadra e la società mi hanno sempre ispirato. Negli anni poi sono nate delle amicizie che sono rimaste per la vita. La parte bella degli sport di squadra è questa. Nell’ambiente del football poi, l’idea di fratellanza si autoalimenta ogni volta che si scende in campo. La coesione è la forza del gruppo.
Da allenatore invece trovo molto appagante il fatto di poter essere una guida per i ragazzi… spero buona, e di poter trasmettere loro il mio entusiasmo e la mia passione per questo gioco.”
Hai conosciuto i ragazzi del roster catanese, che idea hai nell’insieme?
“La squadra degli Elephants ha un DNA particolare, ha la capacità di rigenerarsi costantemente riuscendo a mantiene intatta la propria identità vincente. Il pragmatismo di chi dirige la società secondo me fa la differenza.
E quindi, dopo quasi 10 anni di assenza ho trovato un gruppo totalmente rinnovato, con molti ragazzi alle prime esperienze, ma l’attitudine e la dedizione sono rimasti quelli di sempre. Alcuni di loro poi, sono dei talenti atletici veramente interessanti, mi piacerebbe molto poter pensare in futuro di aver contribuito a farli crescere ed a fargli raggiungere i loro obiettivi.”
Quali sono i tuoi obiettivi?
“Insieme a tutto il resto del coaching staff stiamo lavorando sodo per poter mettere in ragazzi nelle condizioni di dare il massimo. Sappiamo di raccogliere una eredità pesante, chi ha allenato questa squadra negli ultimi anni ha fatto sicuramente un lavoro egregio, ma sono altrettanto sicuro che con il lavoro che stiamo facendo adesso, riusciremo ad aggiungere qualcosa di nostro nella crescita di questo gruppo. Detto questo, quando scenderemo in campo non guaderemo in faccia nessuno, cercheremo sempre di imporre il nostro gioco e faremo di tutto per vincere…. sempre.”
Quale suggerimento daresti ai giovani che vorrebbero avvicinarsi a questo sport?
“Nel 2021?… di non perdere troppo tempo con le console per videogiochi ed i telefonini! La vita reale è più emozionante e sorprendente… Se poi si sceglie di giocare a football è ancora meglio!…questo lo dico da padre di due adolescenti, che stanno affrontando la fase più difficile della loro crescita in una situazione che definire allucinante sarebbe eufemistico (mi riferisco, ovviamente, alle necessarie restrizioni indotte dai provvedimenti adottati per contrastare la diffusione del COVID-19).”
Per concludere, data la tua esperienza in campionati di altri paesi, quale elemento pensi possa esserti utile da attingere dal tuo bagaglio personale in questo campionato CIF9 che tutti ci auguriamo possa ripartire al più presto?
“Sono stato immerso in realtà sociali e culturali molto diverse dalla nostra, in cui lo sport riveste un ruolo molto importante nell’emancipazione individuale. I ragazzi sono educati a competere al massimo delle loro possibilità ed a lavorare con umiltà e tenacia per raggiungere i loro obiettivi. Tutto questo senza troppa enfasi e senza i picchi emozionali tipici delle popolazioni di sangue latino come il nostro. Le parole d’ordine che sto cercando di introdurre nello spogliatoio sono proprio queste, umiltà e tenacia. Speriamo di riuscirci.”
Ringraziamo Corrado Di Martino e proseguiremo il racconto della stagione 2021 al prossimo appuntamento che sarà con Claudio Caruso Assistant Coach con un ricco bagaglio di esperienze da raccontare.
Ufficio Stampa Elephants Catania