ALLA RICERCA DELL’INVERSIONE DI TENDENZA
È meglio sbiadire immediatamente i nefasti epiloghi. Lo hanno fatto in questi giorni dirigenti e allenatori per alleggerire il peso di una coscienza che tutti i crociati, all’indomani della sconfitta con la Legio XIII Roma, sentivano leggermente pesantuccia.
Carote e bastoni sono stati distribuiti in maniera equa con l’unico scopo di infondere nuova linfa per i prossimi due appuntamenti che daranno un volto più definito a questo gruppo nato con i migliori auspici.
Il presidente Emanuele Garzia, come annunciato, ha redarguito, lontanissimo da occhi ed orecchie indiscrete, coloro che a suo parere hanno commesso qualche leggerezza in più rispetto alla norma compromettendo una gara dall’inaspettato e così netto divario. Ricevuta l’assoluzione, i birichini si sono rimessi in moto con immutato entusiasmo, ma il presidente non tollera più passi falsi: “Contro i Pretoriani voglio vedere tutti quanti pronti a giocare nel miglior modo possibile le carte a disposizione – ha detto – e inoltre lo stato d’animo con cui entreranno in campo dev’essere ben diverso da quello visto contro la Legio XIII”.
La franchigia cagliaritana teme il terreno di gioco della capolista: “Capisco quanto sia problematico trovare un campo degno di quel nome – continua Garzia – e lo diciamo noi che da trent’anni siamo una franchigia nomade. Però, in un avviato ventunesimo secolo, sarebbe il caso che la nostra nobile disciplina venisse accolta in sedi più adeguate; sia noi, sia soprattutto gli amici Pretoriani non meritano di esibirsi in palcoscenici così poco consoni”.
UNA FISIONOMIA DA PLASMARE SUL CAMPO
Dopo quattro gare, nel girone D, i Pretoriani stanno dimostrando di avere una vocazione abituale alla vittoria, anche se il derby capitolino di ritorno, sospeso per un guasto all’impianto di illuminazione (e che li vedeva in vantaggio 34-18) dovrà ripetersi mercoledì 9 giugno 2021. Nell’esordio casalingo stagionale i Crusaders impressionarono per il bel gioco esibito che però non sfociò nella vittoria causa inspiegabili ingenuità, replicate in maniera ancor più clamorosa sul campo dei legionari. L’interrogativo sorge spontaneo: ma qual è la vera identità dei sardi? L’head coach Aldo Palmas spiega che il gruppo “ha preso coscienza della brutta sconfitta e vuole assolutamente riscattarsi lavorando sugli errori, soprattutto quelli di approccio mentale”. Questa volta il coaching staff ha la possibilità di visionare i recenti filmati dei prossimi avversari in modo da non trovarsi del tutto impreparati davanti ad una strategia che probabilmente, su alcuni aspetti, muterà. Ma l’umore di atleti, dirigenti e coaching staff com’è in questi giorni che precedono l’importante sfida? “Siamo tutti ubriachi di emozioni – aggiunge Palmas – siamo tesi, fiduciosi, vogliosi di riscatto e consapevoli di non poter sbagliare”.
MATIA PISU: “IMPEGNARSI NEGLI ALLENAMENTI È LA SOLUZIONE A TUTTI I MALI”
Lui c’è sempre, pronto a dare il buon esempio. Matia Pisu, il ferroviere che spesso e volentieri si erge in volo abbrancando avidamente la palla, non dà assolutamente peso all’età che lievita anno dopo anno: finché il fisico glielo permette lui, col solito piglio severo, sarà a disposizione della squadra.
Come avevi vissuto l’interruzione del campionato 2020 subito dopo il derby?
Lavorammo tanto e sicuramente sarebbe stato un ottimo campionato dove i giovani avrebbero fatto esperienza. Purtroppo, tutti sappiamo ciò che è successo a livello mondiale. Nonostante le restrizioni abbiamo cercato di dare continuità agli allenamenti, sia con l’aiuto della telematica (nei primissimi mesi), sia all’aperto, fino a quando i protocolli ci hanno consentito di riprendere quasi normalmente.
Alla vigilia del campionato si pensava che questo gruppo, ben amalgamato, avrebbe fatto vedere cose belle in campo. In parte ciò è accaduto nell’esordio casalingo con i forti Pretoriani, ma poi cosa è successo?
Quest’anno c’è tanto entusiasmo ma il roster ha subito parecchi cambiamenti. Alle assenze si sono aggiunti, per contro, i nuovi ingressi provenienti dai Sirbons. Soprattutto in attacco sta proseguendo il lavoro di amalgama e rifinitura.
Nulla è perduto; tu da campione veterano come stai contribuendo a tirare su il morale dei compagni e a instradarli verso una mentalità vincente?
L’unico modo che conosco è essere presente al campo e impegnarmi negli allenamenti. Cercando di dare qualche consiglio in base alle situazioni.
Pensi che quella di ritorno con i Pretoriani sarà una gara simile a quella vista in casa?
Sarà una gara difficile ma sono sicuro che arriveremo con le giuste motivazioni. Poi parlerà il campo.
IVANO PILI: “LA DIFESA MI CONVINCE”
Non può certo vantare le presenze in campionato del suo compagno Matia, ma anche il difensore di linea Ivano Pili sa il fatto suo ed è pronto a dare un contributo per ottenere il primo successo stagionale.
Durante la preparazione invernale ti saresti immaginato un inizio di campionato con due sconfitte?
La speranza era sicuramente diversa, ma il motivo che ci ha portato a questo risultato non è diverso da quello che condiziona tutte le squadre. E mi riferisco agli errori, troppi, soprattutto quelli commessi nei momenti delicati delle partite che hanno inficiato le nostre prestazioni finali. E le squadre avversarie sono state brave a sfruttarli.
Ormai fai parte della squadra da tempo; cosa pensi che dell’organico attuale?
Di sicuro è uno dei più forti visti negli ultimi anni. Le individualità provenienti dai Sirbons ci hanno rafforzato e adesso le due realtà isolane possono confrontarsi per migliorare, come mai è stato fatto.
Come valuti la condotta del tuo reparto fino a questo momento?
La difesa penso abbia giocato benissimo sia contro i Pretoriani, sia contro la Legio XIII. Avrei troppi elogi da fare e nessuna critica da presentare (le lascio a chi ne sa più di me).
Che sfida sarà quella contro i Pretoriani, te la immagini tatticamente diversa rispetto all’andata?
Ogni gara è diversa dalla precedente, può essere la stessa squadra ma determinate dinamiche cambiano sempre. Sarà un’altra partita, in tutto e per tutto.
Al di là dell’inizio stentato, mi dici qualcosa di positivo riguardo la tua squadra?
C’è un grande affiatamento. Genti diverse che venivano da squadre diverse si sono unite in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo, per dare il massimo. Questo vale moltissimo.
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari
ph Battista Battino