UN BIG MATCH MOLTO SENTITO
La seconda volta stagionale sul campo di Monte Claro non va perduta per niente al mondo. Non solo perché di questi tempi è davvero raro assistere ad un match di football. Se poi si prende in considerazione la posta in palio, il valore aggiunto della sfida raggiunge picchi incalcolabili.
Un torpedone colmo di atleti siciliani svolterà per via Cadello, conscio delle proprie potenzialità e quindi intenzionato a legittimare una leadership che per ora è minima perché i Cru hanno racimolato lo stesso bottino. I derby regionali sono stati uno sbocco felice per testare i valori e legittimare superiorità insindacabili. Ora incuriosisce capire come i collettivi sapranno districarsi nelle traversate tirreniche che caratterizzeranno le ultime due giornate del girone.
Il presidente della franchigia sarda Emanuele Garzia crede molto nel suo gruppo che cresce a vista d’occhio: “Non lo nascondo, tra i ragazzi è palpabile l’entusiasmo scaturito dalla duplice vittoria nel derby – premette – ma allo stesso tempo li vedo molto attenti nell’assimilare più schemi possibili perché gli Eagles saranno di tutt’altra pasta rispetto ai nostri cinghiali conterranei. Ho avuto modo di constatare quanto sia pesante l’ossatura del team palermitano, che combina molto bene tecnica e fisicità. Per differenza punti detengono la testa della classifica e noi stiamo lavorando assiduamente sul come si possa procedere al sorpasso. Con un successo a nostro favore, la nostra prima vera trasferta, in casa degli Elephants Catania, si preparerebbe con molta più tranquillità”.
In attesa del grande pubblico anche il gruppo Crusadettes, le cheerleaders di casa, si preparano a sostenere senza soluzione di continuità i loro beniamini. La capitana Martina Nieddu, come sempre, si affida alla lucidità dei meteorologi affinché diano un quadro preciso sulla situazione ambientale durante la notte sportiva al colle: “Siamo cariche e speriamo di rappresentare la squadra al meglio – dice Martina – e soprattutto vogliamo riuscire a presentare al pubblico un’unica e grande squadra”. Ma le splendide sostenitrici non sono delle semplici interpreti di raffinate e spericolate raffigurazioni: “Il nostro obiettivo primario è riuscire a dare la giusta carica ai ragazzi – conclude Martina – che in queste ultime settimane abbiamo visto allenarsi tanto e duramente mentre continuavamo a provare, correggere e perfezionare le nostre coreografie. Incrociando le dita speriamo di accompagnare i ragazzi in altre partite nei prossimi mesi”.
Anche sul pianeta dello sponsor Dental Più, con le sue diramazioni cliniche a Sanluri, Sassari e Roma, l’idea dei Crusaders a punteggio pieno è come un cavo orale immacolato. “Asportiamo le imperfezioni con le nostre linee d’attacco sofisticate e imbattibili – afferma Aldo Canessa, responsabile marketing dell’azienda – e vorremmo che la media di classifica non venisse mai intaccata dai nostri nemici di sempre, i processi cariosi. Consigliamo una buona degustazione di collutorio prima del match”.
CAMPIONATO ITALIANO FOOTBALL A 9 2022 FIDAF – WEEK 8
CAGLIARI – C.S. Monte Claro – Via Cadello – 07/05/2022 – Ore20:00
CRUSADERS CAGLIARI vs EAGLES UNITED PALERMO
SCUOLE ISOLANE A CONFRONTO
Raffrontando i derby che hanno caratterizzato le prime uscite delle due leader, si notano andamenti opposti. Mentre tra Eagles ed Elephant il divario nel punteggio va ad assottigliarsi, nel caso dei Crusaders con i Sirbons, la differenza è sestuplicata. Sono solo meri calcoli matematici, probabilmente privi di senso; però fanno intuire come tra i neri-rosso-argento uno studio sistematico degli schemi stia alzando l’asticella del rendimento.
Dal canto loro l’unione delle Aquile palermitane ha esperienza da vendere e non è certamente un caso se dopo tanto tempo ha riportato dalla sua parte l’ago della bilancia rispetto agli atavici avversari catanesi.
Intanto l’head coach Tim Tobin, coadiuvato dai suoi impagabili collaboratori va dritto per la sua strada: “Ultimamente abbiamo riscontrato un’ottima affluenza agli allenamenti – dice – e stiamo approfittando di questo periodo propizio per insegnare ai giocatori la responsabilità reciproca”. Poche parole ma esaustive sul big match di sabato notte: “Questa partita sarà una vera sfida. Il QB ospite Paride Zappalà è un buon atleta. Inoltre gli Eagles United possono contare su linee difensive e offensive molto forti. La partita sarà divertente da vedere. Reputo indispensabile l’apporto degli special team ma soprattutto non dobbiamo commettere errori mentali; solo così si sviluppa una mentalità vincente. I Crusaders possono avere un futuro luminoso se continueranno con questa abnegazione”.
DALLA PARTE DELLE BARRICATE: I PENSIERI DI IVANO PILI
La sua prima volta da capitano non poteva passare inosservata. Ivano Pili guadagna questo traguardo perché il coaching staff nota i suoi progressi, facenti il paio con una personalità sempre più marcata. “La notizia della promozione a capitano – ricorda il defensive lineman – mi è stata data da coach Nanni Polese, il coordinatore della difesa, durante un meeting nel quale si chiarivano gli ultimi aggiustamenti tattici in vista del derby di ritorno con i Sirbons. Me l’ha comunicato poco prima del sciogliete le righe”.
Qual è stata la tua reazione?
Poteva essere molto fraintendibile: ero parecchio emozionato ma non l’ho dato a vedere vistosamente. In verità è stato un riconoscimento che mi ha riempito di gioia.
Con questa nuova responsabilità hai modificato anche le tue vedute in campo?
Un cambio di mentalità c’è dal momento che vieni chiamato a rappresentare e guidare la squadra. Quanto questo sia radicale dipende dalla persona, io mi sono sentito come se dovessi fare ancora meglio rispetto a quello che mi è stato chiesto di fare in questi anni.
Avete cominciato la stagione con due vittorie, come le hai vissute?
Come un banco di prova. La squadra è cambiata sia grazie all’arrivo di coach Tobin, sia per l’innesto di una serie di giocatori giunti quest’anno. Anche i Sirbons sono cambiati da quello che fu il primo derby di due anni fa.
Il tuo reparto questa volta non ha subito punti, qual è stata secondo te la vostra arma migliore?
La coordinazione che è nata tra Dline e Linebacker. E poi l’esperienza di due veterani come Francesco Giuliano e Stefano Murgia unite alle capacità di Emil Nabil e Federico Dessì (quest’ultimo alla sua prima partita), hanno portato a mettere molta pressione in tutte le azioni difensive. Senza nulla togliere, ovviamente, a nessuno degli altri giocatori in campo: tutta la difesa ha giocato una grande partita.
Mi dici una o più cose che hai migliorato da quando c’è Tim?
Con tutti gli uomini di linea Tim ha lavorato molto sulla lettura di gioco. Quale reazione è più adatta ad una situazione X; e come condizionare un giocatore avversario per portarlo a fare quello che vuoi tu. Ho lavorato con Tim su tutti gli aspetti del gioco ma la lettura delle azioni reputo che sia una delle cose che ho migliorato di più con lui.
A parte il massimo impegno e la concentrazione, gli Eagles Palermo come si possono frenare?
L’unico modo con cui puoi avere speranze di vincere contro una qualsiasi squadra è allenandoti al meglio e preparandoti al meglio.
PROFILI OFFENSIVI: PAROLA A GIACOMO MURGIA
Sviluppa la passione per il Football grazie al fratello Riccardo che ha vestito la maglia rosso argento dal 2010 al 2013. Giacomo Murgia segue le sue vicissitudini da semplice spettatore perché è ancora troppo piccolo per trafficare con l’ovale. Quando Riccardo decide di riprendere, nel 2019, il fratellino si vuole buttare nella mischia: “da subito mi sono sentito a casa”. Da buon adolescente coltiva i più comuni passatempi come giocare alla console, uscire con gli amici, suonare la chitarra e certe volte anche il piano, ma puntualizza che al calcio preferisce il basket.
Come valuti questo inizio di campionato CIF9?
Lo percepisco in un modo molto più coinvolgente rispetto a quello scorso, poiché ora ho la possibilità di poter giocare come titolare, quindi di assegnarmi una grande responsabilità. Soprattutto grazie alle due vittorie contro i Sirbons possiamo dire di esserci dati un bello slancio, facendo capire anche alle altre due rivali che batterci non sarà così semplice.
Racconta le sensazioni che provi durante gli allenamenti a contatto con compagni e allenatori.
Oramai c’è un rapporto familiare, anche se il divario di età tra un atleta e un altro è molto grande, almeno per me che ho 18 anni e mi sento uno dei più piccoli. Da noi vige la regola del tutti per uno e uno per tutti; se per caso dovessi mai sbagliare qualcosa non sono solo io a rimetterci ma tutta la squadra, la quale però, anche dopo aver sbagliato, mi dice come rimediare e di non pensarci.
Quali sono le tue caratteristiche di gioco?
È il mio primo vero e proprio campionato, penso che riuscirò ad individuarle quando avrò già una esperienza quinquennale.
Un giudizio sul reparto offensivo in queste prime due uscite?
È molto cambiato rispetto a prima. Abbiamo molta gente nuova, ma anche i veterani, che aiutano noi rookie a capire certe cose, a loro volta hanno imparato da gente con più esperienza. Il settore che è più cambiato è proprio quello della linea che, già dall’inizio di novembre, si è vista adottare tre uomini nuovi, tra i quali ci sono anche io.
Avete qualche trucchetto da esibire sabato notte per scompigliare la difesa avversaria?
Si, lo abbiamo, ma purtroppo un mago non svela mai il suo trucco prima di farlo, quindi se volete saperli vi conviene guardare la partita di sabato.
Che giudizi ha espresso su di te Tim Tobin, come ti sta aiutando?
È molto contento dei miei miglioramenti. Mi vide come giocavo prima che arrivasse. Grazie ai suoi piccoli consigli ho migliorato, in pochissimo tempo, molte cose che non riuscivo a fare. Per esempio: essendo uno degli uomini di linea più “magri”, avevo difficoltà a contrastare quelli molto più grossi di me. Ma grazie ad un suo consiglio, ora riesco anche a prendere da solo uomini con più stazza di me.
Insomma, stai attraversando un bel periodo
Vorrei ringraziare tutte le persone che stanno dietro ai Crusaders, dai giocatori ai dirigenti e ai coach, perché grazie a loro mi sono appassionato a questo sport. Soprattutto mi hanno fatto subito capire che qualsiasi persona è allo stesso livello, da chi pesa 70 chili e fa 50 metri in 5 secondi a chi ne pesa 120 e fa 50 metri in 15 secondi. Da noi non importa quanto si è bravi, ma quanto si vuole diventare bravi per la squadra.
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari
Superlativo . complimenti quello che si dice un signore servizio .