Crusaders: Da Catania a Trento, il Campionato continua

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Cascata di caschi (Foto Battista Battino)

LA COMPETITIVITA’ NON È TROPPO DISTANTE

Chi si contenta gode, ma mai perdere l’ambizione. I Cru vengono calpestati dagli elefanti catanesi, dopo un primo tempo colmo di esitazioni e poca lucidità. Il resto è oro che cola, ma il prosieguo si fonda su lacrime e sangue con un tabellone ad eliminazione diretta dai cerchi infuocati e la condanna ad esibirsi lontano dal pubblico amico. Infatti la comitiva crociata intraprenderà un viaggio a Trento, ospite dei Thunders tra il 4 e il 5 giugno 2022

Aspetti che annichiliscono fino ad un certo punto i nero-rosso-argento; incassano le mazzate con costrutto grazie ad un coaching staff abile ad aggiustare le cose in corso d’opera; ciò rappresenta un grosso vantaggio per crescite a dismisura.

Il presidente Emanuele Garzia non si capacita di un inizio tutt’altro che convincente: “Sembravamo coinvolti in una gara a chi la commetteva più grossa – dice – vinta abbondantemente dai nostri ragazzi. Abbiamo lasciato troppo spazio al loro runner che per ben tre volte ci ha severamente punito. Nella ripresa, non a caso, la determinazione è aumentata a dismisura. Con maggiore convinzione, lucrando sugli addizionali e senza la delegittimazione di una safety, forse il divario sarebbe diventato minimo. Ringrazio comunque di cuore questo gruppo infarcito di giovani per quel che hanno fatto vedere nel secondo tempo; abbisognano di fare tanta esperienza, ma occorre mettersi a lavorare sodo anche durante gli allenamenti”.

Alla lunga trasferta non ha partecipato il team manager Giuseppe Marongiu che ha seguito a sprazzi le vicende agonistiche collegandosi sul canale YouTube della franchigia sicula: “I ragazzi sono atterrati a Catania dopo una inutile levataccia visto che poi il volo ha subito un ritardo di due ore – sottolinea – e questo ha di sicuro pesato nella fase iniziale della contesa quando per entrare nel clima partita c’è bisogno di ingenti quantitativi di stabilità interiore. Si va avanti lo stesso, cercando di non farci cogliere impreparati per la prossima dura battaglia”.

Tra i professionisti che esercitano nelle cliniche odontoiatriche Dental Più di Sanluri, Roma e Sassari, main sponsor del sodalizio cagliaritano, le affilatissime zanne etnee hanno lasciato un magone non indifferente. I numerosi poster disseminati negli ospitali locali che ritraggono bocche splendenti sembrano venir loro in soccorso. “Per raggiungere l’optimum, le arcate superiori e inferiori devono triturare il cibo con la massima collaborazione – specifica Francesc Fuentes, Founder & CEO dell’azienda – e i Cru, giorno dopo giorno, perfezionano il loro rendimento integrandosi tra loro come se fossero incisivi, canini, premolari e molari. Di sicuro non disconosceranno le loro radici perché prima o poi anche la corona verrà rimessa a lucido per nuove e gloriose cerimonie d’investitura”.

CAMPIONATO ITALIANO FOOTBALL A 9 2022 FIDAF – WEEK 10

CATANIA – Stadio Benito Paolone – Via Fontanarossa, 11 – 21/05/2022 – Ore 15:00

ELEPHANTS 21 CRUSADERS 12

Marcatori: Td Enrico Lombardo run + 1 pt addizionale di Giovanni Maugeri (Ele); Td Enrico Lombardo run + 1 pt addizionale di Giovanni Maugeri (Ele); Td Felipe Brisu pass Michele Meloni (Cru); Td Enrico Lombardo run + 1 pt addizionale di Giovanni Maugeri (Ele);

Td Michele meloni run (Cru).

UN RISVEGLIO TARDIVO

Nel primo quarto si registra la superiorità territoriale etnea che mantiene il possesso di palla con un graduale avanzamento verso la end zone avversaria. Le ficcanti incursioni trovano degno coronamento a circa cinque iarde dalla linea vincente quando il runningback Enrico Lombardo, nome altisonante che fa sempre la differenza, sguscia via verso il vantaggio sebbene Stefano Murgia avesse fatto il possibile per bloccarlo; ma la velocità impressa dall’attaccante ha reso vano qualsiasi tentativo. Il punto supplettivo di Giovanni Maugeri è il preludio al cambio campo che procura immediatamente una seconda tegola per i crociati, impossibilitati ad architettare l’offensiva a causa di un fumble che ha come protagonista Felipe Brisu: perde l’ovale durante la sgroppata generata dal kick elefantesco. E subito dopo Lombardo si ripete con continui slalom sulla fascia sinistra, dove nuovamente Murgia, in un ultimo disperato tentativo, per un soffio non afferra i suoi piedi fatati. Questa volta è provvidenziale una flag che annulla tutto. Ma passano una manciata di secondi e si ripete per filo e per segno lo stesso refrain con Murgia che abbatte l’irresistibile numero 37 catanese solo nel momento in cui realizza il secondo touchdown. Maugeri fissa il parziale sul 14-0.

Quando finalmente la franchigia cagliaritana può esibirsi in attacco, una parabola lunghissima e ottimamente ben calibrata di Michele Meloni consente a Brisu di riscattarsi con una elegante presa area e successivo bruciante sprint da centometrista che non lascia scampo ai suoi inseguitori. Un incompleto non consente agli ospiti di accorciare ulteriormente le distanze. Si prosegue con i padroni di casa che hanno ampio margine d’azione prima di essere placcati e questo consente loro di avanzare con costanza. Fino a quando Lombardo si erge a bestia nera di capitan Murgia perché anche stavolta, preferendo i varchi centrali, riesce a schivare lui, Francesco Giuliano e Riccardo Cuccu che in simbiosi avevano provato a neutralizzarlo in tuffo: per il beniamino del “Benito Paolone” l’ennesimo timbro di una giornata da incorniciare, dopo le cinque mete siglate sul campo dei Sirbons due settimane prima.

Con la sosta le idee vengono riordinate e il terzo quarto risulta immacolato quanto a segnature, ma ricco di time out e nozioni tattiche. Timidamente l’attacco sardo si avvicina, grazie alla corrispondenza di amorosi sensi tra il qb Meloni e Matia Pisu. E tra un’avanzata e l’altra si cambia campo con i Cru che a pochi istanti dall’inizio dell’ultima frazione guadagnano altri sei punti con l’iniziativa personale di Michele Meloni: finta e s’invola lungo la pista sgombra alla sua destra. Ma manca la attitudine alla conversione che viene fallita pure in questa circostanza. Con un parziale di 21-16 probabilmente la gara si sarebbe riaperta, invece i liotri amministrano senza osare: la difesa nero-rosso-argento sembra aver smaltito gli effetti del “jet lag” e para colpo su colpo. In zona offensiva Meloni non perde l’occasione per trascinarsi dietro un nugolo di retroguardisti. Tutto molto bello ma è troppo tardi per sperare in qualcosa di più sostanzioso.

Al centro Aldo Palmas tra Tim Tobin e Michele Meloni (Foto Marcello Trois)
Al centro Aldo Palmas tra Tim Tobin e Michele Meloni (Foto Marcello Trois)

TIM TOBIN E ALDO PALMAS RICONOSCONO DI AVERE A DISPOSIZIONE UN COLLETTIVO DA BELLE SORPRESE

 

I meriti vanno suddivisi equamente tra le due franchigie, anche se gli Elephants, nel loro momento migliore, hanno lucrato meglio. Lo conferma l’head coach crociato Tim Tobin a fine gara: “Sono molto soddisfatto del secondo tempo – dichiara – perché ci siamo espressi meglio degli Elephants, ma nel primo tempo è successo esattamente il contrario, complici gli errori commessi. Durante la pausa abbiamo fatto degli aggiustamenti difensivi che si sono rivelati utilissimi”. Tobin sa benissimo come migliorare l’attacco: “Dovremmo rafforzare la linea offensiva, siamo molto giovani e andare in sala pesi durante la stagione diventa una necessità. Di certo non ci manca l’intelligenza tattica e quanto a tecnica possiamo vantare un discreto repertorio”. Infine, altre due considerazioni: “Gli special team continuano a migliorare ma focalizzeremo i nostri sforzi negli esercizi di protezione della palla quando corriamo”.

Anche l’offensive coordinator Aldo Palmas non si discosta da quanto affermato dal suo capo allenatore: “Gli errori di inesperienza non si contano – esordisce – ma è andata molto meglio rispetto alla sfida con gli Eagles United. C’è un po’ di lavoro da fare per eliminare le fallosità più marchiane”. Gli ultimi due quarti lo hanno rimesso in pace col mondo: “La difesa ha chiuso molto bene gli avanti avversari, mentre il nostro reparto offensivo si è fatto notare per alcune belle giocate. Riscontro anche maggiore continuità nella manovra – conclude Palmas – ma troppi falli ci hanno penalizzato. Onore comunque a Michele Meloni che si è riscattato trascinando anche Felipe Brisu e Matia Pisu; piano piano tutto l’apparato sta trovando la giusta sincronia”.

VOLTI NUOVI DEL SUD: ANDREA CARPINO

Grazie al gemellaggio con gli Steelbucks Caserta, nelle file crociate stanno calcando il palcoscenico del CIF 9 il defensive end, nonché special team Andrea Carpino e il cornerback Vincenzo Casertano. Nella stagione fredda i crociati Stefano Murgia, Fabio Matta, Siro Lauchlan e Giuseppe D’Angelo, cui si aggiunge coach Nanni Polese, hanno ricambiato la cortesia facendo esperienza nel Campionato Nazionale CSI “Seven League”. “La collaborazione tra le due franchigie – dice Andrea Carpino – è stata veramente importante sia per noi come società, sia per me come atleta. Allenarsi e giocare con dei coach e degli atleti con così tanto bagaglio alle spalle è veramente un’esperienza unica e di questo devo ringraziare le due società”.

Perché proprio il football americano?

La passione nasce grazie ai ragazzi degli Steelbucks Caserta. Ho incominciato prima a seguirli da fuori come tifoso. Ora faccio del mio meglio per diventare un buon giocatore.

Quali sono le più grandi soddisfazioni che ti sei tolto nella tua carriera?

Sicuramente la prima è l’aver avuto la possibilità di poter giocare in un impianto incredibile come il Guelfi Stadium di Firenze grazie alla partecipazione degli Steelbucks nel torneo 5-men. Senza dimenticare però quello che sto vivendo oggi. Giocare per una squadra storica come i Crusaders è veramente una delle situazioni più emozionanti che mi siano mai capitate.

Con gli Elephants non è andata benissimo..

Abbiamo trovato difficoltà nel fermare il loro gioco, sbagliando molto nei fondamentali. E questo ha portato ad un passivo importante nel primo tempo. Nel secondo tempo siamo entrati con una mentalità diversa e questo grazie ai coach che hanno saputo toccare le corde giuste. Facendo del nostro meglio si è dimostrato che non siamo una squadra che si dà per vinta.

Che giudizio ti dai?

Sono felice della mia prestazione ma si può sempre migliorare. Ho sbagliato tanti placcaggi e in queste settimane di allenamento cercherò di migliorare in questi fondamentali.

Il campionato continua, con quali ambizioni?

Siamo carichi al 110%, andremo a Trento per dare il massimo in questi playoff che per noi sono fondamentali. L’obiettivo è sicuramente quello di fare bene e crescere sempre di più.

Ci racconti le sensazioni che provi a contatto con i tuoi compagni di squadra?

I crusaders sono un gruppo fantastico, mi hanno accolto come se giocassimo insieme da sempre e questo fa la differenza. Si compone di molti giovani e sono sicuro che da qui a breve li rivedremo sopra tutti. Naturalmente faccio il tifo per loro e nel frattempo do del mio meglio sul campo per dimostrare quanto sia per me un onore condividere queste battaglie.

Ti sei affezionato a qualcuno in particolare?

Vorrei fare un ringraziamento speciale al presidente Emanuele Garzia ed ai coach dei Crusaders. Coach Tobin è davvero un uomo da cui bisogna solo imparare, coach Palmas mi ha insegnato tanto anche solo a livello mentale, la differenza sta tutta lì. Un pensiero speciale però è per coach Polese che mi ha permesso di esordire, continua a credere in me da diversi mesi a questa parte, prima a Caserta con gli Steelbucks e poi qui con i Crusaders. Go Cru

FELIPE BRISU: “NON CI SENTIAMO INFERIORI A NESSUNO”

Tanto carattere e poca voglia di commiserarsi quando cade in errore. Felipe Brisu ottimizza le proprie doti fisiche-atletiche per dare il suo contributo alla causa. La reazione all’episodio funesto del fumble è esemplare. “Micky mi ha passato in maniera impeccabile la palla – rimembra – ho corso superando il mio marcatore, trovando campo libero. Il mio compagno ha delle buone gambe, nell’ azione del suo touchdown ha fatto finta di passare e poi si è involato in end zone scansando diversi uomini. Diciamo che esibisce ottime qualità sia con i lanci, sia con le corse”.

Belle cose, ma ritornate a casa con un pugno di mosche

La sconfitta è meritata. Abbiamo perso a causa delle corse di Lombardo che oltrepassava i nostri muri schivando i difensori e macinando iarde a più non posso. Ma non è l’unico motivo perché hanno inciso anche gli errori in attacco. Nonostante tutto abbiamo tante qualità che si possono migliorare.

Tu come stai?

Fisicamente bene e spero che anche i miei compagni, in vista dei play off, incrementino lo stato di forma per vincere la prossima partita.

Testa alla prossima gara

L’impegno siciliano ci ha fatto capire che siamo forti e possiamo dare tanto. Gli Elephants lo sono altrettanto, ma siamo riusciti a tenergli testa senza farci declassare. Tutto ciò è di buon auspicio per il prosieguo.

Cosa ti sta dando Tim Tobin?

È un grande coach che ti spiega in maniera esaustiva le basi del football americano. Informazioni poco diffuse in Italia. Ad uno come me, che ha cominciato tardi, in quanto proveniente dal basket, sono state indispensabili.

Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

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