Crusaders: Alle finali di Grosseto anche una convocazione nella Nazionale Flag under 15

0
646
Vittoria Brigitte Passiu Basciu convocata in nazionale under 15 (Foto Giulia Congia)

FLAG: TUTTO IN POCHISSIMO TEMPO, SETTIMO POSTO IN ITALIA E CONVOCAZIONE IN NAZIONALE

Salti di qualità come passi da gigante. Non sembra vero, ma in due mesi la formazione di Flag Football under 13 non solo viene costituita per la prima volta nella storia dei Crusaders, ma conquista il settimo posto tra una rosa di 24 formazioni partecipanti da tutta Italia. E a sublimare il tutto giunge la convocazione di Vittoria Brigitte Passiu Basciu al raduno estivo della Nazionale, a Cecina, che si prepara ai Campionati Europei under 15 di settembre. L’ultimo capitolo stagionale di questa buona novella è stato scritto a Grosseto, dove si è giocata la Final Eight. Come da tabella riepilogativa in basso, i crociatini hanno totalizzato quattro sconfitte e un successo, ma il loro attacco è stato esemplare, con il merito di aver arrecato maggiori dispiaceri, in termini di punti subiti, sia ai Panthers Parma, sia ai Seamen Milano, entrambe incluse nel girone dei cagliaritani e con i primi che si sono aggiudicati la finalissima a spese proprio dei secondi.

In casa Crusaders l’entusiasmo è palpabile, soprattutto il presidente Emanuele Garzia non vede l’ora di riprendere a coltivare, dopo l’estate, un progetto fortemente voluto, e che inizialmente ha riscontrato un generale scetticismo, poi gradualmente trasformatosi in meraviglia.

“Intanto voglio fare un in bocca al lupo a Vittoria Brigitte – esordisce Garzia – perché siamo tutti con lei, ci farebbe un immenso piacere se riuscisse a ritagliarsi un posto per la massima competizione continentale”. Di seguito racconta le sue sensazioni scaturite dalla due giorni toscana: “La soddisfazione è immensa per essere arrivati a questo punto, considerato il pochissimo tempo a disposizione – continua – e se penso alla prima trasferta romana, mi vengono i brividi. Partimmo con sei atleti, che hanno imparato il gioco a furia di disputare gare ufficiali, ma ottenemmo comunque un primo successo. Nei bowl a seguire il gruppo si è coeso, amalgamato, ingrandito con l’arrivo di nuovi atleti. L’ossatura è composta dai quattro studenti frequentanti l’indirizzo sportivo dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Decimomannu (Marco Loi, Matteo Murgia, Riccardo Cosseddu e ovviamente Brigitte). Tutto si è avverato grazie all’intermediazione del Prof. Aresu che ringrazio pubblicamente”.

a dx il presidente Emanuele Garzia ascolta i consigli dell'allenatore (Foto Giulia Congia)
a dx il presidente Emanuele Garzia ascolta i consigli dell’allenatore (Foto Giulia Congia)

Quando cominciò l’avventura, il 23 aprile 2023, non si poteva immaginare una immediata espansione del movimento, ottenuta poi con un pizzico di volontà e passione, ma è grazie al passaparola che si è arrivati a comporre una vivace e allegra compagnia di tredici persone. Garzia non dimentica di ringraziare colui che ha voluto intraprendere un percorso straordinario e stupefacente: “Il lavoro certosino dall’allenatore Sergio Andrea Meloni è stato encomiabile per l’impegno e la passione. E nell’ultimo capitolo stagionale ci è stato di grande aiuto pure l’offensive coordinator della senior Nanni Polese. E poi un grande grazie lo rivolgo ai genitori che ci hanno accompagnato, supportando i ragazzi in questo loro nuovo cammino sportivo. Ciò ci infonde una grande carica per proseguire”.

Il presidentissimo è giustamente con l’adrenalina a mille e non vuol dimenticare nessuno dei protagonisti in campo: “Ettore Spiga è diventato un esperto centro da cui sono partite tutte le azioni, Riccardino Loi, che si è unito solo per le finali, ha imparato tantissimo da questo lungo week end. Una delle più grandi cacciatrici di flag si è rivelata Carlotta Palmas, mentre i fratelli Giovanni e Benedetta Pisu, quest’ultima diventata qb, crescono giorno dopo giorno. La novità era rappresentata da Franceschino Polese che ha cominciato da pochissimo, ma si è integrato ed ha strappato le sue prime bandierine sul campo. La mascotte Alessandro Meloni ha fatto qualche azione negli ultimi scampoli delle partite: si sta rivelando ottimo runner e realizzatore. Un pensiero infine va anche a chi non è partito, ma ha dato tanto nelle partite precedenti: Melissa Pedditzi ed Emanuele Mattia Loche”.

Per la prossima stagione si pensa già all’allestimento di due formazioni di flag: i più grandi salteranno nella categoria under 15, lo zoccolo duro si ritufferà nell’under 13.

“È uno sport emergente che sta per diventare olimpico, ci darà soddisfazioni – conclude Garzia – e a settembre torneremo nelle scuole per raccogliere nuovi adepti”.

I crociatini durante le premiazioni (Foto Giulia Congia)
I crociatini durante le premiazioni (Foto Giulia Congia)

 

UN ATTACCO TEMUTISSIMO DA TUTTI

Arrivati a Grosseto occupando l’ottavo posto disponibile, riservato all’unica miglior seconda scaturita dai sette gironi di regular season, i crociatini scopriranno che il loro raggruppamento sarà “molto ferroso” perché le tre avversarie concluderanno l’esperienza al primo, al secondo e al quinto posto.

Per due mattine consecutive sono costretti ad una levataccia: la prima volta si devono imbarcare verso Fiumicino, la seconda è perché l’orario di inizio della gara è fissato alle otto, per giunta contro i futuri campioni d’Italia. E se non si è abituati, far risvegliare i muscoli a quell’ora non è semplice.

Il divario con i Panthers è meno drastico di quanto il risultato finale potrebbe far pensare, ma è quando si oppongono ai Seamen Milano che i campidanesi esprimono il loro gioco migliore tallonando per un bel tratto di strada i favoriti, cedendo solo alla distanza ma segnando ben 31 punti, cosa che non è riuscita alle altre avversarie (Panthers a parte nella finale).

Poi si confrontano con una vecchia conoscenza: la Legio XIII. Anche qui devono pagare dazio per non essere abituati alle corse con uno stomaco in versione post prandiale. Incidono pure una naturale attitudine al gozzovigliare e la stanchezza che si accumula. Morale della favola la deconcentrazione regna sovrana e sebbene il risultato finale evidenzi una netta crescita del collettivo, i piccoli rimediano la terza sconfitta stagionale su tre con i capitolini.

Sveglia all’alba anche il giorno dopo per affrontare i Vipers Modena, squadra forte e preparata. Ma la difficoltà principale è dovuta al gap fisico perché si trovano di fronte due giocatori alti quasi 170 centimetri. Un runningback emiliano molto funambolico li mette in seria difficoltà. Ma anche in questo caso venti punti vengono messi in saccoccia, creando notevoli difficoltà agli avversari, specie nei primi tre quarti dove si controbattono punto a punto. I modenesi, alla fine, sfruttano al meglio la statura elevata per bucare ripetutamente la difesa e dilagare.

Nella finale per il settimo posto arriva un risultato positivo. Contro gli Elephants Catania si trascorrono particolari momenti di gioia sportiva e di amicizia, ma la gara è comunque tirata e i Crusaders vincono grazie alle individualità dei suoi pezzi da 90. Dopo questo match anche la difesa ne esce a testa alta visto che più volte respinge gli assalti di un runningback molto audace e insidiosissimo.

COACH SERGIO ANDREA MELONI: “POSSIAMO DIVENTARE UNA BELLA REALTA’

“I ragazzi sono stati fantastici”. Così l’allenatore Sergio Andrea Meloni riassume la missione grossetana.

 

Sergio Andrea, mi sembra di capire che sei contento…

Direi di sì, la squadra merita un plauso. Hanno dimostrato di non essere un corpo estraneo all’interno di questa final eight. La crescita da parte di tutti è stata esponenziale sia in attacco, sia in difesa. Le individualità dei più grandi ci hanno permesso di combattere punto a punto, però anche gli altri che entravano in campo davano il 100% aiutando la squadra a raggiungere questi risultati brillanti. Il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di allenarci a dovere, diversamente si poteva essere ancor più competitivi, ma con una programmazione più articolata, nei prossimi anni riusciremo ad esserlo.

 

Come sono stati i ragazzi fuori di casa?

Da quel che ho visto, molto bene. Hanno socializzato con gli altri giocatori, si sono create particolari amicizie e simpatie. In albergo, i nostri si sono coalizzati con la Legio XIII, per organizzare il” bussa e scappa” lungo i corridoi.

 

E durante le sfide degli altri?

Alla finale hanno tifato Panthers perché sono stati particolarmente corretti e simpatici e li hanno pure tifati.

 

È successo qualcosa di particolare?

Grazie al fairplay delle altre squadre i giocatori non a roster hanno disputato alcuni drive durante i quali la nostra mascotte Alessandro Meloni è riuscito a mettersi in evidenza con corse funamboliche.

 

Concludendo?

Tanti complimenti vanno alle famiglie che hanno permesso ai ragazzi di partecipare al torneo. Hanno creduto nel nostro progetto e nella volontà di diffondere questo sport al quale si sono affezionati tantissimo. Il prossimo anno sono concordi nel coinvolgere anche i fratellini più piccoli. Ma confidiamo nel passaparola per coinvolgere pure amici e compagni di classe. Speriamo bene.

 

Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO