Pederobba Mexicans, sconfitte che fanno crescere

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Il football, quello vero, quello dove si gioca per guadagnarsi ogni singola yard  nel campionato di terza divisione Fidaf.
I giovani di Pederobba l’hanno conosciuto domenica pomeriggio, nel campo parrocchiale di Caneva (PN), casa dei 29ers, battendosi nel loro primo partitone.
Adrenalina, agitazione e grande emozione. Questa è l’aria che tira tra le panchine dei Mexs, una squadra che appena un anno fa non si sarebbe mai immaginata di raggiungere un così grande traguardo, essendo formata semplicemente da quattro ragazzi e da una palla ovale.
Ora finalmente l’avventura inizia. È ora di dimostrare che non sono più i ragazzi dei passaggi nel sabato pomeriggio: inizia la partita.

Parte faticosamente per i messicani che sentono il peso del loro primo vero incontro, arrancano, i 29ers sembrano così forti, così potenti e l’emozione non gioca sicuramente dalla parte dei Mexs.
In poco tempo la squadra si trova sulle spalle i 14 punti dei 29ers, che fanno sentire la loro forte e aggressiva presenza in campo.
La squadra è preoccupata, ma non si butta giù. Stringono i denti e lottano, ed è così che la defense dei Mexs blocca l’attacco avversario con due 3 and out di fila, dando il coraggio necessario anche ai nostri messicani dell’offense. Sanno di poter dare molto di più, sanno che è ora di dimostrare quello che hanno appreso da coach Pulpito in queste settimane, ma ancora non riescono a contrastare la forza dei pordenonesi.

I 29ers più scaltri e più organizzati riescono a guadagnarsi il loro terzo touchdown, ed è così che arriva il momento del break.
Le strigliate dei coach servono a dare la carica giusta a queste bestie, che tornano in campo come guerrieri, dimostrando il loro valore, ma soprattutto di che pasta sono fatti.
I 29ers vengono presi di sorpresa, non si concedono più spazi e la loro difesa non riesce più a fermare le lunghe falcate del quarterback Sabadotto e del running back D’Aloi E. che raggiungono e si avvicinano sempre di più alla tanto desiderata endzone avversaria.
I Mexs sembrano una nuova squadra, più forte, più agguerrita, ma soprattutto più consapevole del proprio potenziale.

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Ed eccolo che arriva: con la corsa del fullback Prete la squadra butta giù il loro primo touchdown ufficiale, mandando in delirio il pubblico messicano.
È festa in campo e i ragazzi sono elettrizzati nonostante la conversione da 2 non vada.
Ma ecco che torna in campo la defense, più carica che mai e lo possiamo vedere con il nostro linebacker Carraro, che come un toro spedisce con un colpo in sideline l’attaccante avversario, che si ricorderà di questo duro scontro per qualche giorno.
C’è ancora speranza negli occhi dei ragazzi,  con un Field Goal si potrebbero accorciare le distanze, ma è no good.

Finisce così, 21-6, ma per i Pederobba Mexicans non è una sconfitta, ma la prima grande conquista, sapendo di poter valere in questo sport americano, sapendo di aver dimostrato qualcosa su quel campo fangoso.

Una partita ricca di elogi anche da parte degli arbitri, fieri di aver giudicato e aver preso parte ad un match così giusto e corretto.
Vince lo sport leale, dove la passione per il football dimostra di essere insuperabile.
Prontissimi per la prossima partita  a Venezia, contro gli Islanders, i Mexs imparano dai propri errori, pronti a dar ancora di più e a garantirsi ulteriore rispetto il 9 Aprile, allo Stadio del rugby di Mirano (VE).

Joanne Lombardi
Ufficio Stampa Mexicans Pederobba

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