Quando allo stadio echeggiano gli inni nazionali, cantati a squarciagola, mano sul cuore, da tutti gli atleti in campo e da tutto il pubblico, l’emozione ad Azzano San Paolo (BG) diventa palpabile e non risparmia nessuno. Italia contro Stati Uniti, Davide contro Golia…E’ questo che ci si aspetta, perché in Italia si sta lavorando tanto e bene con i giovani, ma gli Stati Uniti restano (per ora) di un livello irraggiungibile.
Il secondo appuntamento con il Team USA AFW Elite, dopo quello dello scorso anno, terminato con il roboante punteggio di 72 a 7 per la formazione a stelle e strisce, è stato fortemente voluto da coach Paolo Borchini perché, malgrado l’ovvia disparità delle forze in gioco, l’esperienza che può regalare ai nostri giovani atleti incontrare dei pari età di scuola americana resta impagabile. L’obiettivo dichiarato resta quello di preparare la Nazionale U19 per gli importanti appuntamenti del 2017 e in quest’ottica il coaching staff azzurro si sta muovendo, con raduni mirati a coinvolgere soprattutto i ragazzi nati nel 1998, 1999 e 2000.
L’evento, organizzato da FIDAF e #ASSOFOOTBALL, in collaborazione con Dream Team Sports Tours, sponsorizzato da YouAbroad, ente specializzato nell’offerta di percorsi formativi all’estero, i Lions Bergamo, che hanno fornito il supporto logistico, e IFL Magazine che ha curato la diretta streaming attraverso il Canale del Football IFL Mag TV,non ha deluso le attese. Grande spettacolo, grande fair play in campo e fuori, ottima presenza di pubblico e qualche interessante spunto di gioco anche da parte italiana, soprattutto in difesa.
La squadra americana, composta da giocatori provenienti da 18 Stati e 29 diverse High School, è apparsa come sempre ottimamente preparata, con una buona fisicità e ottime doti atletiche. Padroni del campo in ogni reparto, hanno mostrato un attacco solido sia nei giochi di corsa che in quello aereo, alternando tutti i 33 giocatori a disposizione. Per l’Italia coach Borchini ha convocato 48 atleti nati nel 1998 e 1999, provenienti da 19 diversi team,selezionati nel corso degli ultimi raduni azzurri. Il lavoro da fare è ancora molto, soprattutto in attacco, dove le logiche e le dinamiche di gioco richiedono tempo per poter essere assimilate a dovere. Almeno 10 anni di football in meno nel bagaglio di esperienza rispetto ai ragazzi americani e per molti anche pochissima esperienza nel football a 11: basta questo per spiegare il 68 a 3 che il tabellone riporta a fine partita. Tanti i “rookie” in campo tra gli azzurri ma nessuna deferenza nei confronti dell’avversario: grinta, cuore, passione…l’orgoglio di vestire la maglia azzurra è più forte di ogni timore. Ed è l’orgoglio che ha portato la squadra, a pochi secondi dal fischio finale, sotto di 68 punti, a mettere a segno i 3 punti che consentono all’Italia di non chiudere la partita a 0: un field goal voluto e strappato con le unghie e con i denti e che ha fatto saltare in piedi tutto il pubblico presente!
“Siamo abbastanza soddisfatti”, commenta coach Borchini a fine partita. “La squadra era più giovane di quella dello scorso anno, ma qualcosa di buono si è visto e alla fine siamo riusciti a segnare 3 punti. Vedremo di fare meglio il prossimo anno”.
“Sono molto orgoglioso di questa squadra. I ragazzi si sono incontrati solo domenica e in pochissimi giorni sono riusciti a mettere insieme un bel gioco. Ho vista molta concentrazione in campo e sono molto molto contento”. Questa invece la dichiarazione dell’Head Coach di AFW Elite, James Kenneth Barnes Jr.
Qualche giorno di pausa e poi sarà di nuovo Football, con la ripresa di tutti i Campionati di I, II e III Divisione.
Ufficio Stampa Fidaf