Il vecchietto dove lo metto?

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Domenico Modugno anni fa con una buffa canzoncina prevedeva guai per chi, superando una certa età, diveniva improduttivo, non autosufficiente e solo parzialmente utile. Oggi nel Football Italico ci ritroviamo in una situazione simile anche se, per fortuna, riconducibile solo al lato sportivo della cosa. Molto si è detto ed ancora più si è mugugnato riguardo al limite di età massima oltre il quale non è più possibile praticare il nostro sport a livello agonistico, ci sono stati casi abbastanza clamorosi di protesta ed altri meno appariscenti ma in definitiva nella maggior parte dei casi chi è stato costretto a smettere di giocare a tackle football per questioni di regolamento non l’ha presa bene.
Non è questo il luogo per disquisire sulla validità dei limiti imposti o sulle ragioni per cui questa situazione si è venuta a creare, piuttosto è stato fatto notare che non esiste a tutt’oggi una alternativa che permetta a queste persone di continuare a divertirsi (perché di divertimento si tratta) giocando un football che non sia il Flag. Orbene ecco che finalmente qualcosa si muove: negli ultimi tre mesi in Federazione si è provveduto a pianificare la nascita di una ulteriore categoria di giocatori con più di 45 anni, i MASTERS. Nelle intenzioni di chi se ne occupa i Masters dovrebbero essere quei giocatori o ex giocatori provenienti dall’agonismo che, per ragioni di età, di impegni familiari (siamo tutti ormai grandicelli) o qualsiasi altra motivazione, non riescono più a mantenere un determinato livello di allenamento e conseguentemente di prestazioni sportive. Per inciso ricordiamoci che non si può giocare un Football agonistico senza una adeguata preparazione fisica e tecnica, pena subire infortuni anche seri o produrre prestazioni di scarso livello; ecco quindi spuntare l’opzione della Amatorialità intesa come livello inferiore di qualità tecnica per le ragioni sopra riportate, ma sufficiente a far continuare a divertirsi giocatori innamorati del nostro sport che non si sentono ancora dei ruderi. Tenete presente la possibilità di giocare partite con arbitraggi ufficiali, copertura assicurativa e regolamenti di gioco personalizzati in modo da evitare situazioni di contrasto inadeguate per chi scende in campo. Ritengo giusto segnalare anche la periodicità degli incontri che si svolgerebbero SOLO nei periodi di Off Season, insomma nulla che possa sottrarre risorse alle squadre agonistiche.
Parlo ancora oggi di “intenzioni” attendendo l’ufficialità Federale riguardo il riconoscimento della categoria Master, che non dovrebbe tardare, in modo da permettere a chi ne vorrà far parte di prepararsi ed organizzarsi adeguatamente. Per definizione la Amatorialità non prevede veri e propri campionati, ma poter organizzare incontri tra fasce di età vicine, magari con una motivazione anche di socialità legata a raccolte fondi benefici eccetera, per ultimo ma non da ultimo potrebbe essere l’occasione per completare una istituzione federale come la Fidaf non solo a livello italiano ma anche e soprattutto europeo. Poco per le ambizioni di qualcuno? Forse, ma iniziare a migliorare le situazioni carenti è la strada giusta, con buona pace dei “vecchietti”.
Igi Baldini

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