Rams: sono playoff!

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Il primo quarto inizia tosto. Dopo una corsa lunga, i bianco-rossi di Varese mettono in tasca il primo touchdown. I biancoverdi devono rimboccarsi le maniche, è la carica che serve.
S’invertono i campi, i Rams pantano e placcano l’avversario in endzone, portano a casa i primi due punti con una safety. Si sente un primo entusiasmo. Cresce. Giù la testa, avanti diritti.

Murino, QB sneak, segna la prima meta dei meneghini, riesce anche la trasformazione da due punti – il duro lavoro inizia a dare i suoi frutti. Non basta, si va avanti. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, i Gorillas segnano un altro touchdown. Non mollano. Kickoff. Pollastri riceve, passa al rookie Mancini. Corre, non si ferma. Ancora, non basta. Arriva sulle 28 yard del terreno dei varesini. Finisce il tempo. 10-15. Non va bene. Dallo spogliatoio si deve cambiare passo.

Si ricomincia, secondo tempo. Avanti, fare squadra. «La difesa era coesa, grintosa e affamata. È riuscita a dominare il campo di casa senza lasciare spazio agli avversari e limitare il suo punteggio, mentre consentiva all’attacco di recuperare punti», lo dice Andrea Zambelli, 44, suo capitano. Si ribalta il risultato e la partita termina con un touchdown di Bob Munoz che porta il risultato finale a 40 a 23.

«È stata una prova importante che abbiamo superato insieme. Sono ancora molti gli aspetti da migliorare, soprattutto nella testa. Non possiamo permetterci di giocare solo metà partita, e di lasciare due quarti al caso. Abbiamo guadagnato un secondo posto che ci sta stretto, lavoreremo duro. La testa è ora già a Piacenza», commenta Edoardo Pollastri dall’attacco.

Nonostante il rapporto qualità-prezzo della crew arbitrale abbia lasciato un poco a desiderare, è stata una partita in tutti i sensi ricca di emozioni, i Gorillas non hanno certamente ceduto terreno senza farlo sudare e i Rams hanno dimostrato i risultati del loro duro lavoro fisico e mentale.

Un esame di maturità che è stato dunque superato, ma che non deve lasciare spazio a facili entusiasmi. Giusto e lecito il momento di celebrazione, poi di nuovo in campo ad allenarsi. Si ricomincia, giù la testa.

Giacomo A. Minazzi
Ufficio Stampa Rams Milano

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