Le categorie del nostro tackle football sono almeno di due tipi. Genere a parte, le categorie maschili sono state create sia dividendole in base al football che giocano (a 9 o a 11), e poi da queste è stata creata e divisa un’altra categoria (IFL – Italian Football League) , in base alla qualità del gioco, o almeno così dovrebbe essere.
Raggiunto un buon livello di football e allo scopo di mantenerlo in crescita bisognerebbe raggruppare quindi le società in base agli investimenti che fanno nel proprio program (investimenti di cui abbiamo brevemente accennato nel post della settimana scorsa) in delle categorie create dalle stesse squadre supervisionate dalla Federazione, dove in mutuo e positivo accordo queste decidano di competere nelle categorie più adatte a loro. Questo forse avviene già (o forse avviene solo negli States con le varie Conferences e Divisions di college, ma quel football, da non considerare “di un altro mondo”, per quanto mi riguarda può dare tanti spunti a noi – oltre a essere capace di darne molti alla stessa NFL ) anche da noi in modo fisiologico, ma questo non toglie che per giocare a football non può mancare un buon program e che questo debba essere messo in relazione e in competizione a quello offerto da altre squadre. Si tratta di un aspetto da prendere in considerazione seriamente. Credo che per favorire la competizione e soprattutto il bilanciamento dei tornei italiani, le squadre IFL prime classificate del girone Nord e Sud dovrebbero avere il diritto entrambe di competere in Europa. Questo concetto riguarda anche il futuro italiano ed europeo del football.
Il program è tutto, non solo per le prime persone che ne beneficiano, i giocatori (studenti), ma allo stesso modo per il pubblico. Il program è importante oltre che per tutti, per lo spettacolo stesso.
Capiamo quindi perché il vostro program si può definire come qualcosa che sta proprio alla la base del football americano che offrite e la vostra società permette di esprimere.
(stanotte ne sono certo, vi sognerete la parola program; del resto non è una mia o non sarà una vostra fissazione; c’è chi pure ci ha fatto più di un film: “The program” e non si tratta di puro caso. Qualora decideste di guardarlo seriamente, fatelo in versione originale, sempre).
A proposito di “football guardato” … Osservate mai il campo da gioco? Spero non vi stupirete se vi dico che anche la qualità del campo fa parte del program! Se una società infatti non offre un campo con la gridiron segnata, di che football stiamo parlando? (anche da gridiron prende nome un film con The Rock nei panni di allenatore che recupera i ragazzi “difficili”; un film che si basa sul concetto di program e uno che prende il nome dalla “gridiron” non sono un caso: nel senso , almeno nel secondo, che è proprio la misurazione del campo a definire lo sport del football.
The Rock ha pure giocato in NFL per chi non lo sapesse e in quanto al titolo tradotto in italiano del film, volete sapere perché invito a guardare ogni opera in versione originale? Hanno tradotto gridiron come nome proprio … Vi rendete conto?! Sarebbe da fargli causa).”
Beh, il campo è questione faticosa più che complessa (ci sarà certamente un’azienda che permette di marcare velocemente i campi in modo automatico e a basso costo, perché la Federazione non si informa di questo?).
Sono molte le cose da fare e organizzare oltre al campo da gioco, ma tra gli investimenti di cui più si dovrebbe tenere conto stanno proprio quegli aspetti che attraverso un’unica azione possono dare positivi ritorni, perdonate il gioco di parole, su più di un campo contemporaneamente. Ecco perché mi sento di consigliare fermamente di investire in modo da far ruotare il capitale di investimento al massimo, su quegli aspetti che si intrecciano direttamente e indirettamente con il mondo del pubblico.
La gridiron è proprio uno di questi, capace di influenzare ad esempio motivazione giocatori, comprensione del gioco da parte del pubblico, migliori video, migliori foto, maggiore regolarità e oggettività nell’arbitrato e, oltre a molti altri, ritorni maggiori ai costi).
…continua venerdì, 27 maggio | stay tuned!
@marcodpaolo – Marco Di Paolo