Il 2016 degli Etruschi. L’analisi del Presidente Nicola Minervini

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Nonostante l’ annata sia terminata da un paio di settimane e la maggior parte degli Etruschi si stia apprestando a sostenere gli ultimi allenamenti prima di concedersi un po’ di meritato riposo, ai piani alti della società il ritmo lavorativo non è stato intaccato dall’eliminazione ai Quarti di Finale di South Conference inferta dagli Steelers Terni. Per capire cosa sta succedendo lontano dalla luce dei riflettori abbiamo fatto visita a Nicola Minervini. Il Presidente degli Etruschi Livorno ci ha accolti nel suo studio legale in Via Marradi – 14, dove abbiamo avuto modo di parlare dell’andamento dell’ annata sportiva e di tutte le mosse che si stanno approntando lontano da sguardi indiscreti. Ecco dunque il risultato della nostra chiacchierata con l’uomo a capo della dirigenza dei labronici di football americano.

Che stagione è stata quella degli Etruschi Livorno?

“Nell’ annata sportiva 2016 abbiamo confermato, per il terzo anno consecutivo, l’ottimo risultato rappresentato dai Quarti di Finale di Conference, raggiungendo così l’obiettivo che ci eravamo prefissi. La nostra squadra ha una base giovane e siamo solo al nostro terzo campionato, il secondo affrontato con una programmazione importante visto che l’anno di esordio abbiamo preso la decisione di iscriverci alla Terza Divisione solo nelle battute finali. La regular season è stata brillante e si è chiusa con 6 vittorie e 0 sconfitte, in alcuni match i risultati sono stati veramente a senza unico e questo ha creato un’aura di notorietà e forza intorno agli amaranto. Nella fase ad eliminazione diretta abbiamo avuto la sfortuna di affrontare una formazione come quella di Terni, molto forte ed esperta, che è riuscita ad avere ragione di noi solo agli ultimi secondi anche grazie ad una decisione arbitrale che li ha fatti avanzare di 15 yards in un solo colpo; lo dico senza nessuna polemica: credo che la partita sarebbe stata vinta da noi senza quella decisione. Il bello di questa annata è rappresentato dall’aver intensificato l’aspetto umano del rapporto che esiste fra i ragazzi, uscito rafforzato dal classico avvicendamento di atleti che contraddistingue ogni stagione”.

Ti va di parlarci di alcuni di questi nuovi innesti?

“Uno dei miei punti d’orgoglio quando descrivo i nostri labronici è il rapporto bellissimo che lega tutti i giocatori, il coaching staff e la dirigenza. E’ bello vedere ragazzi che sono amici fra di loro anche se la differenza di età potrebbe classificarli, in alcuni casi estremi, come padri e figli. Un mio caro amico, Roberto Bargagna, ha funto da nostro osservatore, professione che ricopre nel mondo del calcio, andando a scovare ragazzi con il fisico adatto ad uno sport come il football americano. Nuovi arrivi come Elia Cardaci e Tommaso Marchi, tanto per citarne alcuni, si sono amalgamati subito con la vecchia guardia; Benjamin Boran, ragazzo molto simpatico e dotato di grandi doti atletiche, fa ben sperare per quanto riguarda il futuro e poi ci sono anche Tobia Solfanelli, follemente innamorato di questo sport, Paolo Piaggio, che ha sempre frequentato il campo di allenamento nonostante gli infortuni e Roberto Livera, che fa tanti sacrifici per poter vestire la nostra maglia. Merita qualche parola anche Giorgio Polidori, wide receiver che ha deciso di ripartire da Livorno dopo i tanti anni spesi nella massima serie ed in nazionale, si è divertito molto e sarà ancora uno dei nostri punti di forza nella prossima annata”.


In cosa vorresti migliorare di più gli amaranto in vista della prossima stagione?

Sotto il profilo agonistico non mi pronuncio perché è un’area riservata al nostro coaching staff, formato da tecnici di altissimo livello e di grandissima passione. Non penso che ci sia bisogno di particolari interventi per quanto riguarda il lato prettamente sportivo, dove necessitiamo solo della giusta perseveranza. C’è invece molto da fare nell’organizzazione societaria in vista di uno sviluppo molto più importante che ho in mente e che dovrebbe portare ad una struttura più complessa che possa sviluppare la nostra attività dando al contempo qualcosa di positivo alla città di Livorno e creando le giuste basi per lo sviluppo del football americano sul territorio”.

Come sta andando avanti il progetto del settore giovanile?

“Pensavamo che sarebbe stato più facile dar vita ad una scuola football ma ci sono tanti ostacoli burocratici da risolvere e l’impegno che richiede è molto importante. Attualmente stiamo creando un coaching staff, formato essenzialmente da giocatori che parlano un ottimo inglese, così da dar modo ai giovani di affinare l’uso di una seconda lingua durante gli allenamenti, un aspetto che ritengo importante nella formazione di una persona. Il progetto dovrebbe partire a breve con un gruppo di giovani che ha espresso la volontà di giocare questo sport, a settembre, con la nuova annata, arriverà poi la prima, vera leva. Chiunque volesse provare è ben accetto,partiremo con i bambini delle medie, ma daremo una chance a ragazzi di tutte le età per poi creare le squadre in relazione al numero di tesserati rientranti nelle fasce. Questo piano potrebbe allargarsi in un secondo momento anche a dei camp estivi, un po’ come fanno le scuole calcio”.

Alessandro Campora, Luca Prosetti, Francesco Tamberi e Jacopo Tamberi all’All Star Game di Castel Giorgio del 15/07, che effetto ti fa?

“Quest’anno abbiamo quattro presenze importanti, giocatori che si meritano questa chiamata. Sono molto felice per loro, mi dispiace invece che altri non faranno parte dell’evento ma se fosse per me l’All Star Game si trasformerebbe in una partita degli Etruschi Livorno e quindi non sono obiettivo in questa valutazione. Dico solo che non è un caso che questo poker di giocatori primeggi nelle classifiche interne di presenze agli allenamenti”.


Qual è stato il tuo momento preferito in questa stagione?

“Difficile dirlo. E’ stato un anno molto impegnativo per me perché mi sono dato da fare su moltissimi fronti, soffrendo e gioendo con il resto della squadra. Le vittorie sono la parte che si ricorda con maggior soddisfazione e forse, uno dei momenti più belli, è stato l’incontro con i Sirbons Cagliari,che ci hanno dedicato bellissime parole nonostante le due sconfitte nette che hanno subito in campo. Altro momento molto dolce si è verificato nella partita contro gli Steelers Terni, eravamo in vantaggio per 9-7 e questo non ha inciso sul fair-play delle due squadre con i giocatori di entrambi gli schieramenti che si sono comportati in maniera rispettosa ed onesta”.

Ti va di lanciare un messaggio in vista di questa offseason?

“Come Presidente vi dico che non ci sarà molta pausa per me, sono attualmente alla ricerca di sponsor e di possibili attività collaterali da proporre agli Etruschi Livorno. Sto preparando il programma sportivo e sociale per il 2017, anno che si preannuncia già molto importante. Per concludere faccio un saluto alla cheerleaders, che hanno vissuto una fase di assestamento dopo un classico ricambio generazionale e vi saluto dicendo che faremo di tutto perché anche la prossima annata sia ricca di soddisfazioni”.

 

Matteo Angiolini
Addetto Stampa Etruschi F.A. Livorno

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