Il Presidente Michele Giacchello ci presenta la West Coast Academy
Tra un paio di settimane scatta il campionato nazionale Under 19 di football americano organizzato dalla Fidaf, la federazione italiana dello sport a stelle e strisce. Ai nastri di partenza troviamo un team ligure. L’ incontro di un paio di mesi addietro tra la dirigenza delle due società liguri, i Pirates 1984 Savona ed i Waves Riviera dei Fiori Sanremo, ha dato il via alla nascita della West Coast Academy, con l’acronimo di WCA.
Un progetto interessante che porta i due team ad una collaborazione attiva per la partecipazione al campionato di riferimento. A tale proposito abbiamo chiesto a Michele Giacchello, Presidente dei Pirates 1984, di raccontarci le ultime notizie in casa pirati e la nascita del progetto WCA.
Abbiamo lasciato i Pirates alle prese con la stesura del campo in sintetico a Luceto, che diventerà la loro nuova casa. A che punto sono i lavori?
«Siamo in dirittura finale. Abbiamo avuto notevoli contrattempi, dovuti a varie vicissitudini non dipendenti da noi, ma nonostante le problematiche affrontate, siamo oramai alla fase finale del progetto. Dotandoci di una casa “propria”, avremo quindi la possibilità di sviluppare tutti i settori del nostro sport con progetti molto interessanti ad orari accessibili per tutti. Avremo una casa dotata di ben 4 spogliatoi, magazzini ed impianto luci. Di nostro, oltre al sintetico, abbiamo trasformato un magazzino, in dotazione alla struttura, in una palestra per i nostri tesserati. Sicuramente siamo una delle poche società in Italia ad avere in gestione un campo da gioco per oltre 15 anni. Investire oggi in una struttura, ci premierà sul medio lungo periodo».
Complimenti ancora. L’investimento fatto vi aiuterà a crescere, in ogni senso. I primi risultati si vedono già. Parteciperete nuovamente ad un campionato giovanile. Parlaci del progetto WCA…
«Il progetto nasce dalla volontà di collaborazione dei due team e dalla visione comune che le dirigenze hanno del nostro sport. Abbiamo incontrato nella persona del Presidente Waves Nicola Stefanucci, un uomo con una visione a 360° del football americano. E’ un caso anomalo nel panorama italiano in quanto non proviene specificatamente dal football, ma è una persona con una grande professionalità ed esperienza oltre a capacità manageriali ed organizzative fuori dal comune. SI è circondato di collaboratori molto validi ed attenti alle esigenze dei ragazzi e gli intenti comuni , hanno fatto da collante a questo progetto. A livello sportivo facciamo parte di un girone molto competitivo, con le altre 4 squadre ( Lions, Seamen, Rhinos e Giaguari ndr.) sempre protagoniste negli ultimi campionati under oltre che senior, militando tutte e 4 in IFL , la serie maggiore del football americano in Italia. I nostri obiettivi sono quelli di non sfigurare davanti a queste autentiche “corazzate” del football italico e sono certo che ci potremmo togliere anche qualche soddisfazione».
Come è composto lo staff tecnico della WCA?
«Abbiamo ritenuto corretto distribuire le competenze ad entrambe le società. Head Coach e offensive coordinator sarà Alice Menaballi, defensive coordinator e linebackers Mitch De Cunsolo, special yeam Mimmo Abate, defensive line Marco Matarrese, offensive line Roberto Bazzano, DB Fulvio Bellando, RB Massimo Modena. Quindi uno staff tecnico, oltre che di qualità, anche omogeneo. Per lavorare insieme positivamente ed in maniera costruttiva ci vuole condivisione e solo con uno staff misto si può creare il clima corretto per lo sviluppo del progetto».
Questo vuol dire che la collaborazione di oggi potrà avere degli sviluppi futuri?
«Questo progetto nasce dall’incontro di due società che hanno una visione comune. Se questa visione continuerà io dico, perché no? Non dimentichiamoci però che i Waves fanno parte di una associazione che promuove anch’essa il football americano. Se nel tempo si troveranno soluzioni per ovviare a questo ostacolo, che oggi purtroppo sovrappone impegni e logistica per il campionato senior, penso che un futuro fatto di collaborazione possa solo che accrescere e migliorare entrambe le società».
Altre novità in casa Pirates, si parla di una nascita di un team femminile…
«Lo confermo. Grazie ad Alice Menaballi, nostra coach nonché una pioniera del football americano femminile ed ultimamente convocata nella selezione nazionale, che ha fortemente voluto dar vita al progetto. Ci siamo trovati d’accordo nello sviluppo. Sarebbe stato un peccato non sfruttare la sua esperienza e le sue capacità , soprattutto in ambito femminile dove è da anni protagonista. Ora che abbiamo un campo “nostro” abbiamo trovato anche la collocazione logistica e temporale per iniziare con la femminile Pirates».
Si parla anche di altri progetti…
«Abbiamo veramente tante cose che bollono in pentola. Da uno sviluppo assiduo e concreto nelle scuole, con una presenza fissa e messa a disposizione nelle ore curriculari del nostro impianto; stiamo creando anche collaborazioni con altre realtà sportive del territorio. Siamo convinti nello sviluppo comune su un buon numero di sport. I bambini si devono divertire, dobbiamo curare di più l’aspetto ludico che quello competitivo, almeno fino alla età della scuola primaria. Più sport imparano, più sapranno scegliere quello più adatto alle loro caratteristiche. Questo lavoro va fatto senza gelosie tra società e allenatori. Purtroppo tante di queste società vedono i bambini come quote e non come persone. Il bambino che non gioca, non si diverte, si annoia e abbandona. E oggi, dati alla mano, abbiamo una altissima percentuale di abbandono dallo sport dei ragazzi e delle ragazze. Stiamo sviluppando una importante collaborazione con un network commerciale internazionale. Per finire stiamo progettando con coach americani un paio di camp per la prossima primavera-estate. Insomma, avremo da non annoiarci nei prossimi anni».
A gennaio elezioni federali. Che idea ti sei fatto?
«Diamo merito a questa dirigenza di aver fatto tanto, anzi molto di più di quello che ci si poteva aspettare. Questa è la mia opinione. Sono stati fatti degli errori, qualcosa poteva essere fatto meglio, ma in tutta franchezza non vedo all’orizzonte l’uomo nuovo, colui che ci possa garantire quel salto di qualità da tutti auspicato. Non dimentichiamoci che oltre alle elezioni federali, il 2017 ci vedrà anche impegnati nel passaggio da DSA a Federazione. Allora in questo caso, se si confermasse questo passaggio, potremo assicurarci un futuro roseo. Comunque , penso a breve, i candidati o il candidato alla poltrona di Presidente, presenteranno il programma per cui vorranno essere eletti. Vedremo, dopo aver letto i programmi , di farci un idea più chiara. L’importante che sia un candidato trasversale, che tenga in considerazione tutto il movimento».
Ufficio Stampa SSD Pirates 1984