E così la prima fase di campionato si è conclusa. I Rams, tornati per la seconda volta a Piacenza, non sono riusciti a scalzare i Wolverines dalla loro prima posizione per poter saltare la wild card e avere un turno di riposo prima della lunga corsa finale, durante le fasi a eliminazione diretta.
Da subito l’incontro si è presentato come impegnativo, i primi drive sono serviti a prendersi le misure, capire cosa fosse cambiato in ognuna delle due squadre dall’ultima volta. Entrambe le formazioni non avevano la minima intenzione di concedere yard senza farle sudare. I Wolverines segnano i primo touch down e la partita entra nel vivo. Ogni azione è combattuta, il ritmo è alto e non si vuole perdere tempo. Alla fine del primo tempo i Piacentini sono conducono per 18 a 6, confermano il vantaggio nel punteggio finale: 26-20.
Una partita che ha messo in luce diverse criticità su cui sarà fondamentale lavorare, è necessario, come non si stanca mai di ricordare coach Crosti: «dobbiamo sempre ricordarci che l’unico nostro vero avversario restiamo noi stessi. Ogni volta che la squadra ha giocato insieme ha prodotto buon gioco; ogni volta che abbiamo pensato che fosse la giocata di un singolo a risolvere la situazione, abbiamo rimediato solo brutte figure. I singoli devono fare il meglio delle loro possibilità, ma non farebbero nulla se non supportati e sostenuti dal gioco dei propri compagni».
È stato un incontro da cui imparare molto, dopo il quale rimettersi alla prova, a testa bassa, e puntare diritto.
«A quanto pare non eravamo ancora pronti per il primo posto nel girone il primo anno di FIDAF, ma comunque siamo ancora qua, e io, caro casco, ti onorerò sempre quando andrò in campo come chi prima di me», a dirlo è il linebacker dalla defence Alessandro ‘Sox’ Sodano #45.
Ufficio Stampa Rams Milano