L’equilibrio tra le due squadre dura fino al primo tempo, poi i napoletani cedono e gli Sharks dilagano. Finito l’Anno Uno, si pensa all’Anno Due
L’avventura ai playoff di Terza Divisione dei Briganti Napoli è ufficialmente terminata ai quarti di Conference. Sono stati infatti gli Sharks Palermo a vincere meritatamente la partita di domenica per 31-0 e a qualificarsi così alle semifinali, eliminando di fatto i napoletani dalla competizione. Nonostante la sconfitta, e il punteggio che forse è più severo dei valori in campo messi in mostra dalla partita di domenica, i Briganti escono comunque a testa alta da questa sfida contro gli ex campioni d’Italia, che hanno dimostrato di avere tutte le intenzioni di difendere il loro titolo anche quest’anno. L’incontro nella sua prima parte è stato infatti equilibrato, con il primo quarto terminato sul punteggio di 0-0. Poi un calo dei partenopei, prima fisico e poi anche psicologico, ha reso la vita più facile alla squadra di casa, che nel clima torrido di Terrasini è riuscita ad aggiudicarsi la sfida. L’aver giocato la partita di wild card solo sette giorni prima – mentre gli Sharks non disputavano partite ufficiali dal 21 maggio – ha certamente influito sugli equilibri della partita, così come anche la trasferta di 36 ore che ha costretto i partenopei a svegliarsi alle 6 del mattino il giorno dell’incontro.
Nel primo quarto, come detto, a dominare è l’equilibrio tra le due fazioni in campo. I Briganti partono forte in attacco, con un primo drive ben congegnato che permette alla squadra di macinare yard e di arrivare ben oltre la metà campo avversaria. La difesa degli Sharks, tuttavia, si dimostra all’altezza del suo valore e riesce a fermare l’attacco campano. Non da meno la difesa dei Briganti, che impedisce all’attacco palermitano di segnare; l’unico tentativo di field goal concesso viene però sbagliato dai padroni di casa. Nel secondo quarto, tuttavia, gli Sharks si dimostrano più efficaci offensivamente, riuscendo ad andare a segno con il wide receiver Mazzone, ben imbeccato dal quarterback Albanese. Nel momento più sbagliato, poi, uno snap sbagliato su un punt dei Briganti permette all’attacco degli Sharks di partire da una posizione di campo estremamente favorevole e di segnare il secondo touchdown, ancora con Mazzone, prima della fine del quarto. Si va al riposo, dunque, sul punteggio di 12-0, in quanto entrambe le trasformazioni degli Sharks non vanno a buon fine grazie all’alto livello di attenzione della difesa napoletana, nonostante tutto ancora pronta e decisa a dare battaglia.
La terza frazione inizia però nel modo peggiore per i Briganti: gli Sharks cominciano in attacco e vanno subito a segno con il terzo TD Pass di Albanese, stavolta per il wide receiver Liggio, che porta il punteggio sul 18-0. I partenopei accusano il colpo, ma la difesa continua a battersi con le unghie e con i denti per impedire a Palermo di segnare ulteriormente, per esempio con un intercetto della safety Vettorel. L’attacco, però, inizia a mostrare i suoi limiti e non riesce più a macinare yard, complice anche la grande quantità di uomini subentrata in difesa per gli Sharks. Il caldo, la stanchezza, la trasferta e il roster ristretto rispetto a quello degli avversari iniziano ad avere la meglio e i Briganti calano a poco a poco. Il terzo quarto termina sul 18-0, poi nell’ultimo quarto Di Piazza e Turrisi chiudono definitivamente l’incontro, che con un calcio addizionale va agli archivi sul definitivo 31-0.
Come detto, nonostante la sonora sconfitta, i Briganti escono da questi playoff a testa alta. Molti sono i passi in avanti fatti rispetto allo scorso anno, dimostrati principalmente nell’incontro con i Black Tide della scorsa settimana ma anche contro gli Sharks. La difesa, quasi completamente rivoluzionata rispetto allo scorso anno con l’inserimento di diversi elementi di valore come i defensive linemen Visone e Donzelli, i linebacker Gaio e Papaccio e i defensive back Cestaro e Giovino, ha dato prova di essere più solida dello scorso anno e di poter ambire a migliorare ancora. Buono anche l’apporto dei nuovi innesti, in particolare del linebacker Grosso e del defensive back Russolillo. L’attacco, dal canto suo, è riuscito a fare passi da gigante nonostante la poca esperienza del quarterback rookie Ausiello, che pure a più riprese ha dato prova del suo valore. Da non dimenticare poi la sua riserva Manda, appena 16 anni e già a segno due volte con prestazioni di rilievo. Fondamentale anche l’inserimento del full back Marasco, nonché di tutti i giocatori al primo anno come i wide receiver Iaquinandi e Morra, il tight end Tafuto, il running back Petito e gli offensive linemen Curcio e Barbato, tutti elementi validi la cui crescita è stata evidente nel corso dell’anno.
L’Anno Uno è dunque ufficialmente terminato. Le attività dei Briganti, però, non si fermano: sono già in cantiere diversi progetti che manterranno attiva la squadra anche durante l’estate e che la condurranno verso l’Anno Due, un anno che dovrà necessariamente essere di ulteriore crescita e che vedrà i Briganti puntare ancora di più alla vittoria del campionato di Terza Divisione a cui tanto aspirano.
Lorenzo Pierleoni
Ufficio Stampa Briganti Napoli