Campioni di Sport e di Solidarietà: il Football Americano Protagonista in Campo e Fuori

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E’ stata una lunga estate per il football americano nel nostro Paese, con appuntamenti agonistici importanti iniziati con l’assegnazione dello scudetto (cucito sulle maglie dei Rhinos Milano) e proseguita con il titolo europeo degli azzurrini del Flag Football, la vittoria della Nazionale Italiana nel Torneo di Qualificazione Europea di Lignano Sabbiadoro e il settimo posto ai Mondiali di Flag Football del nostro Blue Team a Miami. Uno sport in salute e in crescita, i cui protagonisti hanno deciso di dare un senso ancora maggiore a ciò che fanno in campo, ergendosi ad esempio per alcune iniziative che, ci si augura, troveranno proseliti anche tra altre discipline sportive.

Riflettori puntati sulla campagna contro il bullismo e il cyberbullismo, promossa proprio da una squadra romana di football americano, la Legio XIII, militante in Seconda Divisione e capace di realizzare un progetto che ha immediatamente incontrato l’entusiasta partecipazione di enti ed istituzioni, non solo sportive, tra le quali il Comune di Roma, il CONI Lazio, le Fiamme Oro, Vivere da Sportivi, Sport Senza Frontiere e MABASTA(organizzazione antibullismo a base studentesca).
In un interessante intervento del Presidente della Legio XIII, Giacomo Tancioni, all’IAF-Con 2016, il primo convegno sul football americano in Italia, tenutosi gli scorsi 3 e 4 settembre a Lignano Sabbiadoro, è stato presentato il progetto che, a partire dal mese di ottobre, vedrà il football americano entrare fattivamente nelle scuole romane ed attivare un programma educativo/sportivo mirato ad individuare le criticità e a risolverle puntando all’inclusione e non all’esclusione ed emarginazione dei soggetti coinvolti in episodi di bullismo. Sperimentato nel corso dello scorso anno scolastico in una scuola campione, il progetto ha funzionato così bene da deciderne l’immediata replica, secondo un protocollo che verrà condiviso con tutti gli istituti scolastici interessati.
Nel frattempo il tam tam mediatico ha dato i suoi frutti, coinvolgendo squadre e campioni di tanti altri sport e arrivando fino a Rio de Janeiro e alle Olimpiadi.
Massimiliano Rosolino, Roberto Cammerelle, Nicola Marconi, Daniele Masala, Marco De Luca, Fabrizio Donati, le atlete azzurre delle Fiamme Oro appartenenti alla Squadra di Nuoto Sincronizzato presente a Rio (Sara Sgarzi, Francesca Deidda, Manila Flamini, Mariangela Perrupato, Camilla Cattaneo) con il ‘collega’ Giorgio Minisini, Arianna Castiglioni e l’intera Nazionale di Nuoto Paralimpico. A Lignano Sabbiadoro, tutte e 4 le nazionali partecipanti al Torneo di Qualificazione Europea hanno voluto dare il loro contributo, facendosi ritrarre con il cartello, diventato ormai simbolo della campagna e recante la scritta “DICIAMO NO AL BULLISMO”, corredata dall’hashtag #stopbullying e dall’invito a denunciare il bullismo, in quanto reato. Le adesioni continuano al ritmo di parecchie unità al giorno ed è della scorsa settimana la notizia che anche il mondo del calcio ha deciso di dare il proprio contributo, grazie al Bologna FC 1909.

Ma non basta…forti della filosofia che permea questo affascinante sport e che punta sempre e comunque all’inclusione, a Roma, Mantova e in Toscana sono partite iniziative volte ad accogliere gli ospiti di alcuni Centri di Accoglienza Rifugiati tra gli atleti delle squadre locali. Il progetto consentirà a tanti ragazzi in attesa di asilo di avvicinarsi al football americano ed ai suoi valori di integrazione sportiva.

Proprio a Lignano, un’altra iniziativa spontanea, e tenuta riservata fino ad ora merita di essere raccontata. La Nazionale Italiana, in raduno presso la base militare di Campoformido (UD), sede delle Frecce Tricolori, ha deciso di dedicare quanto raccolto per la cosiddetta ‘rookie night’ (una sorta di Notte delle Matricole) a favore delle popolazioni colpite dal terremoto di Amatrice. E’ infatti consuetudine, durante i Tornei Internazionali, mettere all’asta i numeri di maglia, che i giocatori dovranno indossare in campo. Il ricavato viene goliardicamente utilizzato per festeggiare le matricole azzurre, ma non questa volta…Un atto generoso e reso ancor più nobile dalla volontà di non divulgarlo da parte dei giocatori, ma che noi riteniamo invece di dover mettere in risalto, perché serva da esempio per tutti.
Dalle parole di uno dei capitani azzurri, Diego Gennaro, il significato di questo gesto: “L’idea è partita dal gruppo di giocatori “più anziani” ma ha trovato l’immediata ed entusiasta approvazione di tutta la squadra. Tutto quanto raccolto verrà trasformato in aiuti concreti e nelle prossime settimane una piccola delegazione di giocatori partirà alla volta di Amatrice per consegnare personalmente il nostro contributo”.

Quando si parla di Football Americano in Italia, si parla di uno sport certamente minore. Ma a leggere quanto sopra, vien da domandarsi se non sia il caso di ripensare a questa definizione….

Ufficio Stampa Fidaf

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