Crusaders: Battuti anche i Blitz, ma con fatica.

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PRIMI IN CLASSIFICA, NONOSTANTE TUTTO

La vittoria meno bella delle tre è malcelata da musi un pochino lunghi, forse perché la si desiderava più netta per ciò che i crociati son soliti esprimere. Ma in questi casi è davvero complicato soppesare i meriti avversari con i demeriti locali; in soldoni ne è uscita fuori una disputa equilibrata dove i Blitz hanno dimostrato di aver studiato a fondo le mosse dei sardi che a loro volta in avanti sono apparsi meno spumeggianti del solito.

Francesco Loche ha seminato scompiglio (Foto Battista Battino)
Francesco Loche ha seminato scompiglio (Foto Battista Battino)

Specie i giocatori, gioiscono per la prima piazza conquistata nel girone; i rimbrotti e gli accorgimenti se li cucineranno al primo allenamento utile. Occhio però, perché tra meno di una settimana si affronta la prima trasferta stagionale, decisamente la più impegnativa delle tre rimanenti.

Crusaders vs Blitz
Crusaders vs Blitz

9FL – NINE FOOTBALL LEAGUE 2025 FIDAF

WEEK 6

CAGLIARI (CA) – Campo sportivo Terramaini – via Cesare Cabras – 05/04/2025 – Ore 15:30

CRUSADERS 16 BLITZ 14

Td Matteo Giraudo pass Paolo De Bastiani + 1 pt addizionale di Orazi (Blitz); Td Lorenzo Pastorino (kick off return) + 2pt addizionali di Federico Dessì (Cru); Td Emanuele Cantini run + 1 pt addizionale di Solero (Blitz)

Td Federico Dessì run + 2pt addizionali di Dessì (Cru)

Un'iniziativa dei Blitz (Foto Battista Battino)
Un’iniziativa dei Blitz (Foto Battista Battino)

IL VERO TOUCHDOWN ARRIVA NEL FINALE

Gli spettatori raccolti attorno alle reti di protezione vengono immediatamente scossi dal vantaggio ospite che si concreta con una meditata e lunga traiettoria calibrata dal qb Paolo De Bastiani e captata da Matteo Giraudo lesto a spostarsi velocemente e ad eludere i bastioni difensivi nella sua fuga verso la palla ovale. Il bottino sale a sette con l’esecuzione da fermo di Orazi.

Subitanea la reazione dei Crusaders tramite Lorenzo Pastorino che raccoglie il kick off e con la rapidità di un ghepardo, agevolato dai blocchi amici si ingoia quasi tutte le iarde di Terramaini prima di esultare con l’ovale in mano verso la “curva” festante. Federico Dessì poi la prende molto alla larga prima di verticalizzare in picchiata e intascare la trasformazione da due punti.

Sta per cominciare una nuova partita? Manco per sogno, i Blitz non dimenticano le consegne e mettono in subbuglio i reparti di casa, a volte talmente braccati da concedere fumble. E a furia di insistere i ciriacesi tornano in vantaggio grazie ad uno spettacolo illusionistico degno del miglior David Copperfield. La palla diventa invisibile poi ad un tratto ricompare tenuta ben stretta tra mani e corpo dall’altro qb della franchigia ospite, Emanuele Cantini, fulmineo nel raggiungere la linea fruttifera. Un altro calcio, stavolta di Solero, viene eseguito alla perfezione.

Trattasi dell’ultimo serio sussulto piemontese perché la difesa, d’ora in poi, tiene sotto controllo la situazione. Due intercetti firmati da Stefano Murgia e da Giuseppe D’Angelo sono emblematici. Ma anche l’altra retroguardia smorza la fantasia offensiva crociata, prima un po’ distratta e nervosa, poi costretta a farsi spazio gradualmente e con immensa fatica pur di avvicinarsi nella zona “hot”. Si deve attendere l’ultimo quarto per vedere il definitivo sorpasso, anche se Francesco Loche, Dessì e Pastorino non ci stanno al ruolo di comprimari. Ma sarà grazie a Filippo Dedoni e ad una sua incursione particolarmente ficcante che si creano le premesse per l’atto di forza di Federico Dessì (con la regia dell’altro capitano Jonathan Deiana), sospinto verso la meta da un nugolo di possenti compagni. E con la stessa dinamica perforatrice riesce a finalizzare con altri due punti. Alla fine c’è chi la perde, c’è chi mantiene l’imbattibilità.

Un Tim Tobin scuro in volto (Foto Battista Battino)
Un Tim Tobin scuro in volto (Foto Battista Battino)

TIM TOBIN E ALDO PALMAS METTERANNO SOTTO TORCHIO L’ATTACCO

Nei prossimi giorni il lavoro del coaching staff sarà serrato, specie per quanto riguarda il reparto offensivo, di sicuro il destinatario di più critiche. E a sentire Tim Tobin la gara non gli deve essere piaciuta per niente e ne ha per tutti: “Non abbiamo giocato bene – dice – e provo a spiegarlo senza troppi giri di parole. Nel nostro attacco il fullback dovrebbe essere una parte importante del gioco e il QB dovrebbe focalizzare meglio le situazioni che gli si prospettano. I nostri running back dovrebbero evitare di essere placcati facilmente come purtroppo è accaduto domenica. Inoltre dovremmo lanciare di più in modo da allargare la maglia difensiva avversaria”. È il turno della difesa. “Ha affrontato male il primo tempo – aggiunge Tobin – ma ammetto che nel secondo tempo è andata molto meglio”. Come sempre si proietta in avanti: “Le nostre prospettive sono buone. Miglioreremo ogni settimana architettando un nuovo attacco, evitando che i nostri giocatori si rilassino perché quando ciò accade giochiamo da schifo. Quindi d’ora in poi gli allenamenti saranno intensi. I giocatori hanno bisogno di disciplina. Il football lo insegna”.

Anche l’offensive coordinator Aldo Palmas è in sintonia con l’head coach, anche se la sua visione del match appare moto più dolcificata. “Sono contento per la vittoria – dichiara – perché nonostante tutto i ragazzi hanno reagito bene, meritandosela. Sono un po’ meno contento di quanto abbiamo dovuto soffrire per conquistarla. A mio avviso i Blitz sono un’ottima squadra, ma noi possiamo essere molto più forti di quanto siamo riusciti ad esprimere domenica”.

Matia Pisu si dedica agli special team (Foto Battista Battino)
Matia Pisu si dedica agli special team (Foto Battista Battino)

MATIA PISU FA SEMPRE PARTE DI UN TEAM..SPECIALE

Prima o poi doveva passare sotto le grinfie dell’ufficio stampa perché anche i più nostalgici vogliono vederci più chiaro nella nuova vita di Matia Pisu, in versione allenatore. Eccoli accontentati.

Matia, questi Special Team ti stanno piacendo?

Sabato ci sono state delle buone giocate ma allo stesso tempo abbiamo commesso degli errori che si potevano evitare.

Come si sono preparati in queste due settimane?

Facendo qualche prova e apportando modifiche sul personale da utilizzare in certe posizioni.

Ti aspettavi dei Blitz così agguerriti?

Mi aspettavo una squadra carica di entusiasmo visto che sono venuti a Cagliari in testa al girone, ma devo aggiungere che sono migliorati molto rispetto allo scorso anno e ci avevano studiato bene.

Come ti stai sentendo dall’altra parte della barricata?

Cerco di fare quello che mi chiede Tim e di dare una mano alla squadra. Sicuramente in certi momenti ti sale l’adrenalina come se ti trovassi in campo ma bisogna rimanere lucidi per vedere quello che sta accadendo.

Si può vincere il girone?

Meglio non pensarci e fare i conti alla fine.

Da ex attaccante, come li stai vedendo i tuoi sostituti lì davanti?

Tutto l’attacco sta facendo un lavoro splendido, che sta dando i suoi frutti. Forse in questa partita si è visto meno rispetto al potenziale che abbiamo.

Raccomandazioni?

Il campionato è lungo e dobbiamo proseguire con lo stesso spirito che ci ha portato a vincere le nostre prime tre partite e continuare a lavorare sodo negli allenamenti.

La chiamata di Giuseppe D'Angelo (Foto Battista Battino)
La chiamata di Giuseppe D’Angelo (Foto Battista Battino)

GIUSEPPE D’ANGELO CRESCE TANTO GRAZIE AI CRU

Tra i lupi che non mollano mai, c’è lui, il casertano Giuseppe D’Angelo, linebacker con l’occhio di lince e pronto a mettere in pratica i consigli del defensive coordinator Nanni Polese.

Giuseppe, siete reduci da una gara particolare

E direi anche molto combattuta. In particolare, in difesa, siamo stati poco lucidi nel primo tempo. Nel secondo abbiamo dimostrato ciò che siamo realmente.

In che cosa ti senti gratificato?

Sono molto felice della grinta che abbiamo mostrato e in particolare dei due intercetti, mio e del Capitano, che hanno aiutato a dare una scossa alla squadra.

Si imparano sempre nuove cose

Si, è vero. Tipo che nel football nulla è scontato. Sabato mille cose sembravano girare contro e noi abbiamo reagito mille e una volta, convinti di poter recuperare.

Dopo questa prova sono cambiate le prospettive?

Direi di no. Possiamo arrivare lontano, abbiamo gli strumenti giusti. Il nostro obiettivo sono i playoff e faremo di tutto per agguantarli.

Domanda che va molto di moda in questi giorni: il nuovo campo?

È spettacolare, ci dà una marcia in più. Chi non darebbe il meglio di sé su un manto del genere? Uno dei più belli d’Italia.

Nei Cru ti trovi sempre a meraviglia?

Si, grazie a loro sono cresciuto moltissimo. Ero un pischello quando arrivai e giocavo da poco tempo. Devo ancora una volta menzionare coach Nanni Polese per essere uno dei principali motivi per cui gioco a football.

Cosa ti colpisce in lui?

Vedere la sua grinta, voglia e passione per questo sport e il bene che vuole a noi ragazzi non ha eguali. Verrebbe a prenderti anche alle quattro del mattino a cinquecento chilometri di distanza se solo glielo chiedessi. E non è per dire.. lo farebbe davvero!

E invece che mi dici dell’head coach?

Coach Tim Tobin ci ha permesso di fare il salto di qualità; basta osservare come la squadra è progredita da quando è approdato a Cagliari, e anche in difesa ha insegnato moltissime cose che saranno utili per tutta la carriera.

Cosa vorresti aggiungere?

Voglio ringraziare gli Steel Bucks Caserta, la mia prima squadra. Grazie a loro ho scoperto il magnifico mondo del football e tutte le persone straordinarie che ne fanno parte. Go Bucks! Go Crusaders!

Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

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