I CRU RISORGONO CON UN SUCCESSO MERITATO
Le terre lontane evocano brame di conquista. In seguito alla delusione inferta al pubblico di casa lasciandosi cadere spudoratamente le braghe di fronte agli arieti milanesi, i Crusaders riassettano corpo, mente e istinti primordiali cogliendo il secondo successo consecutivo in trasferta. Ma rispetto al sacco di Desio, stavolta il capolavoro è più nitido, con una presa di coscienza concretizzatasi dalle prime battute di gara e protrattasi fino a quando l’head referee, dopo aver dato un’occhiata al cronometro, ha decretato la fine delle ostilità.
Si gioisce per il risultato del momento ma le illusioni sono messe al bando. Tutti sono consapevoli che nonostante il buon gioco mostrato le vulnerabilità rimangono numerose. L’umiltà e l’abnegazione registrate nelle ultime settimane non hanno senso se mancanti di ulteriore assidua coltivazione. Sarebbe uno spregevole spettacolo vedere i forti Bengals, prossimi avversari a Monte Claro, estirpare tutto ciò che si trovano intorno come se fossero dei tagliaerba. Da mercoledì i ragazzi riprenderanno la preparazione, sperando che la lunga lista degli acciaccati possa essere arrotolata quanto prima. Ritornando alle gioie del momento, il presidente Emanuele Garzia si è goduto lo spettacolo dalla sideline condividendo con i protagonisti i giustificati isterismi: “La soddisfazione è enorme – afferma – perché è il classico esempio di quando il lavoro paga. I ragazzi sono stati assidui agli allenamenti e questo ha fatto sì che trovassimo le motivazioni, gli schemi e tutto il necessario per affrontare i Gorillas. C’è da migliorare, non lo nego, però in campo i nostri atleti hanno dimostrato grande serietà, affiatamento e calma. Con la testa bassa ci prepariamo per la prossima partita”.
In segno di esultanza, dalle cliniche odontoiatriche Dental Più di Nuoro, Sassari e Sanluri, medici e assistenti hanno cominciato a produrre ritmati suoni metallici servendosi di spatole, pinze, specchietti e scavini. Vorrebbero ripetere l’esperimento anche in altre circostanze.
GORILLAS 14 CRUSADERS 36
Td Michele Meloni run + trasformazione di 2 punti di Matia Pisu pass Meloni (Cru); Td Siro Lauchlan Thomas Meloni pass Michele Meloni + trasformazione di 2 punti di Massimiliano Mandas pass Meloni (Cru);Td Guido Marabotti kick off return (Gor); Td Matia Pisupass Michele Meloni + trasformazione di 2 punti di Mike Spano pass Meloni (Cru); Td Mattia Billardello run (Cru); Td Giorgio Giorgetti run (Gor); Td Matia Pisu pass Michele Meloni
PREDOMINANZA COSTANTE, A PARTE QUALCHE INGENUITA’ DI TROPPO
Sin dalle prime battute il reparto offensivo ospite non si fa pregare nel trovare iniziative diversificate. Il più intraprendente, non sarà un caso, si mostra Mattia Billardello che mette a dura prova la secondaria varesina sfruttando i corridoi esterni. Ma anche con i lanci si capisce che il qb Michele Meloni avrà l’imbarazzo della scelta, riscontrando supporto tra i diversi ricevitori dalla ritrovata leggiadria unita ad elevazione e presa sicura. Matia Pisu non ha rivali in questo campo, pronto nel dare il buon esempio ai suoi compagni con due plastici abbrancamenti. I lombardi non sanno come ingegnarsi e rimangono chiusi nella propria metà campo.
A furia di insistere il risultato si sblocca con la personale iniziativa di Michelino super qb che già qualche istante prima si era prodotto in un assolo vanificato in extremis: stavolta è bravo a lasciare interdetti ben tre avversari che si stavano scagliando contro la sua persona, ma non in modo uniforme visto l’enorme squarcio che il tentativo di assalto ha prodotto. L’occhio vigile del regista è indispensabile per indovinare la traiettoria per Pisu che corrobora il primo vantaggio (0-8)
Il tempo vola e tra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto si vedono in azione anche i difensori sardi con le muscolature ferree e pervicaci di Giuseppe D’angelo, Andrea Antonino, Stefano Murgia, Francesco Giuliano, lucidissimi anche nel coordinare i loro giovani compagni. In avanti sia “Billa”, sia Francesco Loche mettono in pratica i piani d’assalto che un buon runningback deve saper assecondare. Un’altra perla atletica di Meloni meritava migliore fortuna; il suo scramble è da cineteca ma una volta imbeccato, Billardello non afferra nel migliore dei modi provocando l’incompleto. Non ha fortuna neppure Roberto Agnesa, pescato magnificamente dal qb perché il suo touchdown è annullato causa holding. Loche sfiora la segnatura con una galoppata imponente ma viene falciato a pochi centimetri dalla gloria; sarà la crew a vanificare tutto per un blocco sotto la cintura di un suo compagno. Il raddoppio è nell’aria e stavolta il passaggio teso e a mezza altezza trova pronto Siro Lauchlan Thomas Meloni. La successiva finalizzazione è perfetta con il braccio fatato di Michele che indovina l’assist per il suo collega Massimiliano Mandas.
Gli avanti locali ci provano con Guido Marabotti ma il duo D’Angelo/Fabio Matta lo blocca all’unisono dopo 21 iarde di veloci intraprendenze. Arriva il touchdown del qb Giorgetti che viene annullato per un fallo in attacco.
Si va al meritato riposo, forse eccessivo per i crociati. Infatti la partita si riaccende subito dopo il kick off con Guido Marabotti che impossessatosi della sfera macina iarde a volontà senza che nessun avversario riesca ad allungare sufficientemente gli arti per frenarne l’impeto. La fuga è produttiva, il Jungle Field emette urla tarzaniche, nulla è ancora deciso. Piace constatare che l’errore non sia interpretato come fatale da parte della franchigia campidanese che continua a scorrazzare in avanti come se niente fosse con Billardello e Loche nel ruolo di spine nei fianchi. La pressione costante viene legittimata da Air Pisu: si smarca da autentico campione andando a raccogliere con freddezza l’invito a nozze Michele: qb impeccabile a sua volta nella trasformazione, nel sentire la presenza in end zone di Mike Spano che sfrutta senza fronzoli (06-24). La stanchezza accumulata favorisce il fiorire degli intercetti: il primo è dell’isolano Fabio Matta che guadagna parecchi spazi. È il prologo al TD di Mattia Billardello che parte dalla sua metacampo e nonostante i feroci tentativi di annientamento diventa padrone incontrastato della corsia destra.
Anche i fumble diventano protagonisti: per due volte i cagliaritani perdono palla, nel mezzo si registra la meta di Giorgetti che spostandosi leggermente alla sua destra indovina il corridoio utile ad accorciare le distanze.
Cru comunque mai domi: si vede dalla veemenza di Giuseppe Carta nell’appropriarsi dell’ovale destinato ad un avanti locale o dalla stoica resistenza di Riccardo Pili quando perde una scarpa. Agnesa fallisce nuovamente un ghiotto appuntamento per dilagare. Non lo spreca Pisu, ancora captato da Miky Meloni che in un’azione precedente è talmente indemoniato da richiedere l’intervento di sei biancorossi per evitare la capitolazione. Prima di archiviare il bel risultato ci sono gli applausi per papi Stefano Murgia che ricopre un fumble.
TIM TOBIN SENTE LA GARA PERCHE’ ADORA QUESTA SQUADRA
Non passa mai inosservato. Entra in campo con piglio deciso e discute animatamente tra gli uomini dalla divisa zebrata. Qualcuno dei suoi si accoda per capire meglio cosa accade e poi insieme ritornano più grintosi che mai lungo la popolata linea amica.
La curiosità è tanta per capire l’oggetto delle concitate osservazioni e l’head coach Tim Tobin non si nasconde: “Gli arbitri sono molto importanti per gli sviluppi di questo gioco – sottolinea il floridian – e li apprezzo molto. Durante la prima parte del match hanno soprasseduto davanti ad eloquenti e sanzionabili comportamenti dei padroni di casa. Cose che nel nostro mondo accadono normalmente. Ma così facendo si accresce il rischio che alcuni giocatori ne approfittino per tirare colpi bassi. Con una maggiore attenzione durante certe fasi di gioco si evitano infortuni e risse controproducenti. Sgolandomi in quel modo volevo far presente come sia sempre meglio preservare l’integrità fisica dell’atleta. Non nego che dovrei trovare approcci meno plateali, di questo me ne dolgo, ma sono fatto così. Però ad onor del vero, nel secondo tempo, la crew ha preso il controllo della partita, è stata molto brava facendo delle chiamate che secondo me erano corrette. Ho persino applaudito quelle destinate alle nostre clip”.
Tobin spiega cosa c’è dietro la vittoria di Varese: “Siamo migliorati perché i giocatori si sono allenati. Dopo la brutta sconfitta con i Rams ho detto loro che se avessimo riscontrato buone presenze nelle sedute feriali a Monte Claro, sarebbero tornati forti. L’unico obiettivo che avevo per loro era quello di vedere un miglioramento”.
Segue l’analisi dei reparti: “L’attacco ha mostrato miglioramenti incredibili – continua l’allenatore statunitense – sia da parte di ricevitori, QB e running back. Inoltre il blocco del nostro fullback è stato fantastico e allo stesso tempo divertente da guardare. I tailback hanno guadagnato in media dalle 5 alle 10 yard a corsa. La linea offensiva si è data da fare, comunicando e rimanendo sui blocchi. Michele Meloni è divertente da guardare. Mi hanno impressionato i lanci corti e medi e poi la sua abilità nello scramble. È migliorato molto”.
Il risultato degli Hammers che perdono di appena tre punti contro i Rams fa una certa sensazione: “Hanno sfiorato la vittoria – conclude Tobin – è stato incredibile. Non si sa mai come possa andare a finire con il Football Americano. Una squadra meno talentuosa può sorprendere quella ritenuta favorita. È tutta una questione di slancio”.
ALTRE PAROLE GAUDIOSE
Anche l’offensive coordinator Aldo Palmas gongola per la seconda impresa stagionale fuori le mura: “Per me Mattia Billardello è stato il migliore in campo – dichiara – ma anche Riccardo Pili ha disputato una partita fantastica di sacrificio, bloccando come non ha mai fatto. In realtà tutto l’attacco ha giocato bene, con i soliti Air e Miky, ma anche tutta la linea e i wr! E poi come dimenticare il td spettacolare di Siro Meloni? Rookies e veterani hanno fatto a gara per esibire le cose migliori, seppur ci siano da riscontrare ancora troppi falli e un numero eccessivo di cali d’attenzione”.
Seguono le riflessioni di Riccardo Pili: “Partita sicuramente molto più ordinata da parte nostra rispetto alle due precedenti. C’è stato qualche piccolo errore ma tutto sommato ci siamo ripresi, recuperando il ritmo, e senza mai concedere il vantaggio. L’attacco ha giocato bene, la linea ha bloccato bene, le corse sono andate bene. C’è sicuramente qualche margine di miglioramento ma tutto sommato sono soddisfatto. Io mi ritrovo in buona forma, anche subito dopo una partita di football; la piccola contrattura riportata è di poco conto, non la sento già più. Nel mio futuro ci sono i Bengals da affrontare”.
A TU PER TU CON IL RUNNING BACK MATTIA BILLARDELLO
A cosa si deve questo tuo splendido stato di forma?
Agli allenamenti mirati che stiamo svolgendo da alcuni mesi; incentrati in alcune parti sulla preparazione atletica.
Delle azioni ficcanti che hai espresso a Varese, qual è quella che ti è piaciuta di più?
Senza ombra di dubbio il touchdown, sperando di replicare contro i Bengals.
L’attacco ha fatto tanto, potete fare di più e in quali aspetti?
Siamo stati tutti davvero bravi, sicuramente dobbiamo migliorare sui falli e palle perse. Potevamo fare molto meglio.
La difesa come ti è sembrata?
Molto solida e sicura. È stato bello riscontrare che i nostri errori sarebbero stati recuperati dalle esemplari azioni dei nostri compagni
Come spieghi le evoluzioni degli Hammers che avete battuto? Stavano per bloccare i Rams che invece vi hanno dato una severa lezione?
La squadra di Desio ci ha creduto. Noi che al cospetto dei Rams non abbiamo espresso nemmeno un po’ il nostro reale potenziale. Ci rifaremo al ritorno.
Affrontare i Bengals vi fa meno paura?
Paura non è la parola giusta, utilizzerei semmai rispetto. Sono forti ma ci troveranno preparati.
Al termine della gara che umore c’era negli spogliatoi?
Il clima era festoso, abbiamo mangiato e bevuto. Ma dal prossimo allenamento ci si mette a pedalare in vista del prossimo impegno.
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari