Crusaders: Prima vittoria stagionale

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SUCCESSO COSTRUITO CON PAZIENZA

In un girone che si sta prospettando dagli equilibri perfetti, mancava solo la vittoria della franchigia cagliaritana: attualmente le quattro protagoniste sono posizionate con lo stesso punteggio.

L’impresa del team presieduto da Emanuele Garzia è da incorniciare perché sviluppatasi in un finale irresistibile dove i Minatori, logorati dal gioco d’attacco ficcante perpetrato incessantemente in tutti i quarti, alla fine ha prodotto i suoi schiaccianti effetti.

Ad un’offensiva debordante si è poi associata una retroguardia attenta che solo in rare circostanze ha manifestato qualche innocente svarione in fase di copertura dei ricevitori avversari. Ed è in queste particolari circostanze che i padroni di casa sbloccano il risultato e ritornano in vantaggio dopo la bellissima corsa di Michele Meloni.

Cru a bordo campo (Foto Riccardo Strabbioli)

Nell’ultima frazione di gara i rosso argento mostrano tutta la loro gagliardia atletica. Passa in secondo piano che sia il qb Meloni, sia il trottolante ultraquarantenne Matia Pisu fossero febbricitanti per tutta la settimana perché non lo danno minimamente a vedere. Si aggiunga che Riccardo Pili da Maracalagonis non si può lasciare un secondo incustodito: se parte a razzo sono dolori. La seconda marcatura isolana porta infatti la sua firma. Si continua a giocare sulle corse per ingannare il tempo ma a volte non si disdegnano i lanci. E quando Michele Meloni vede Pisu aggirarsi con tenacia in end zone lo serve splendidamente. Per la prima volta nella sua vita va a segno Marco Mulleri, anche lui sgambettante e irraggiungibile. Lo scatenatissimo “Air” Pisu non si risparmia neppure in difesa e ipoteca il match con un superbo intercetto portato a buon fine dall’altra parte del campo. C’è poi la replica di Pili che aggiunge altri sei punti nel carniere. Il più delle volte si rifinisce il tutto con i calci di Meloni che in una circostanza finalizza andandosene per conto suo per l’ottenimento dei due punti.

Dispiace che nel corso della contesa ci sia stata l’espulsione del capitano Stefano Murgia: a gioco fermo riceve un calcione negli stinchi. Le sue proteste nei confronti della crew (che non ha visto l’atto inqualificabile) producono il doppio anti sportivo. Ma si spera che la “moviola” possa rendere giustizia al cagliaritano che per il solo fatto di non aver reagito meriterebbe una menzione d’onore.

Molto spavento ha suscitato l’incidente occorso a Michele Disogra che ricorre alle cure dei sanitari dopo una botta al collo. Le due settimane che separano l’impegno con i Fighting Duks dovrebbero restituirlo perfettamente integro agli ordini del coaching staff.

da sx Francesco Giuliano, Simone Romellini, Stefano Murgia, Matia Pisu (Foto Riccardo Strabbioli)

LE ENTUSIASTICHE ESTERNAZIONI DI EMANUELE GARZIA E ALDO PALMAS

Ha seguito sull’iPhone le peripezie dei suoi ragazzi e quando il risultato ha cominciato a lievitare non credeva più ai suoi occhi. Il presidente crociato Emanuele Garzia trova di colpo la felicità sopita la scorsa settimana dopo l’exploit in extremis che la Legio XIII riservò al team sardo. ”La loro è stata una grande prova d’orgoglio – esordisce il presidente – che ha fatto dimenticare il passo falso di due domeniche fa. Ma mi compiaccio soprattutto della condotta dei nuovi arrivati che nel giro di una settimana hanno fatto tesoro della sconfitta riuscendo a capire l’origine dei loro errori. Questo è merito anche del coaching staff che sta lavorando bene”. A Garzia non dispiacerebbe se  si proseguisse con questi risultati: “Dalle prossime partite si capirà chi tra le quattro contendenti riuscirà a prevalere e ne approfitto per invogliare i nostri giocatori ad essere sempre presenti agli allenamenti per affinare tecniche e schemi, perché solo così si può sperare di proseguire su questo cammino. La vittoria è solo un piccolo passo verso i play off e dobbiamo continuare con l’impegno soprattutto negli allenamenti. Abbiamo tutto un campionato ancora davanti, ma sarebbe bello se si arrivasse alla prima casalinga con un’altra vittoria perché con il supporto del nostro pubblico la carica emotiva aumenta. Spero che Michele Disogra si possa riprendere al più presto dall’infortunio”.

Raggiante anche l’head coach Aldo Palmas che dopo lo stress post partita fa fatica a ricordare tutti i singoli episodi che si sono accavallati nei quattro quarti. “Ad un certo punto ci abbiamo creduto – dice – perché era la classica tipologia di gara in cui chi molla fisicamente per primo perde. Davanti ad una squadra pesante non avevamo altre alternative che stancarli e gli schemi provati per tutta la settimana vertevano su questo aspetto. All’inizio, seppur a fatica, ci fermavano”. Poi arriva la vendemmia che lascia di stucco tutti quanti: “Sono sorpreso positivamente – continua Palmas – perché non pensavo che saremmo potuti essere così efficaci nel finale di gara. Dai filmati ci siamo resi conto che il loro punto debole si palesava negli spazi laterali e quindi abbiamo concentrato corse e lanci verso l’esterno; questo ha fatto perdere tante energie ai nostri avversari che alla lunga si sono sfilacciati”. E’ stata davvero una vittoria di squadra: “Mi fa piacere che i rookies stiano crescendo anche perché certi errori, anche di una certa gravità, vanno messi in conto e aiutano a formarli per il futuro. Ed è indubbio che giovanissimi e senior si stiano amalgamando sempre di più. Mi complimento con loro perché non sono crollati e ci hanno creduto sino in fondo”.

Si rafforza anche l’intesa all’interno del coaching staff: “Con Nanni Polese, Luke Wells e Efisio Melis, siamo riusciti a trovare un modo di comunicare più veloce rispetto alla partita di rodaggio con la Legio”. Fra due settimane sfida in casa delle Anatre Combattenti: “Sono l’esatto opposto della formazione incontrata domenica – conclude Aldo Palmas – perché non sono grossi e pesanti, ma veloci e leggeri. Abbiamo tempo sufficiente per studiarli a fondo”.

Le due contendenti (Foto Riccardo Strabbioli)

 

MINATORI 20 CRUSADERS 41

1° tempo (00 – 00)
2° tempo (20 – 41)

Marcatori: Td +2 pt di conversione (Min); Td Michele Meloni Run + 1 pt addizionale di M. Meloni (Cru); Td (Min); Td Riccardo Pili run; Td Matia Pisu pass M. Meloni + 2 pt di conversione di M. Meloni; Td Marco Mulleri run + 1 pt addizionale Michele Meloni; Td Matia Pisu intercetto (Cru) + 1 pt addizionale di Michele Meloni; Td Riccardo Pili run (Cru); Td + 2 pt di conversione (Min)

RICCARDO PILI LASCIA IL SEGNO

I tifosi lo attendono a Monte Claro, quando con quel suo inconfondibile modo di correre cercherà di seminare tutti coloro che desidererebbero placcarlo. Riccardo Pili per adesso regala dispiaceri alla tifoseria dei Minatori.

Ti aspettavi una vittoria così straripante?

Decisamente no. Siamo arrivati per vincere, ovviamente, ma, vedendo le loro precedenti partite, mi aspettavo una differenza punti minore. Sicuramente non mi lamento.

Il tuo contributo alla squadra come si è concretato domenica pomeriggio?

La risposta più scontata è: due touchdown. Però penso di aver dato un buon contributo anche nelle pass protection e nei blocchi per le corse degli altri runningbacks.

Cosa ti è piaciuto di più e cosa di meno della partita con i Minatori?

Ciò che mi è piaciuto di più è stato il secondo tempo, dove abbiamo finalmente dimostrato di cosa è capace il nostro attacco quando tutti siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Di meno, per esclusione, mi è piaciuto il primo tempo.

Stai vivendo di rendita o migliori ancora?

Penso di stare ancora migliorando, non tanto in quello in cui ero già ad un certo livello (non oso dire “bravo”), ma più in tutti quei i movimenti e quelle qualità che spesso nel mio ruolo possono non essere notate e che, tuttavia, fanno la differenza, come ad esempio i blocchi nelle corse e nei passaggi.

E i rookies sono sempre meno rookies?

I rookies sono quelli che, secondo me stanno riuscendo a tenere su, nel bene e nel male, l’entusiasmo della squadra, per la sola ragione di vedere in loro potenziale e quindi un futuro promettente per i Crusaders.

Descrivi le due corse vincenti

Beh, per la prima non c’è molto da dire. Bei blocchi, poche yard che mancavano all’endzone.. segnare era obbligatorio. Per la seconda blocchi ancora migliori dei ricevitori. Verso metà corsa si è iniziata a fare sentire più forte la contrattura al bicipite femorale che mi ha annoiato questa settimana, ma ho stretto i denti e mi sono tuffato per il touchdown.

Ringraziamenti e dediche?

Ringraziamenti decisamente più sentiti alla linea d’attacco e ai ricevitori. Le yard non si macinano senza blocchi. Mulleri siamo 2 a 1(Lui capirà).

Muscoli e sudore (Foto Riccardo Strabbioli)

MARCO MULLERI NON SI VUOL PIU’ FERMARE DOPO LO SBLOCCO

Adesso anche i lettori vorranno sapere perché Marco Mulleri e Riccardo Pili stanno sul 2-1. La prima cosa che viene a mente è il conto parziale dei touchdown raccolti a Genazzano. E infatti è così, segno che tra i due c’è l’intenzione di metterne a segno tanti altri. “Vorrei pareggiare i conti e superarlo” ammette il runningback appassionato di enduro a pedali.

Descrivimi le sensazioni più profonde al momento in cui hai realizzato il primo TD della carriera

Mi sono sentito orgoglioso e fiero dei risultati degli allenamenti e anche un misto di sensazioni che non si possono descrivere a parole.

Non solo gioia personale ma anche di squadra per

un successo arrivato nel terzo quarto, come ti è sembrata questa gara?

La partita contro i minatori ha avuto una partenza lenta ma dal terzo quarto abbiamo iniziato a macinare punti su punti sovrastando gli avversari.

In cosa è cambiata la squadra rispetto alla sfida con la Legio?

Credo che stavolta avesse fame di vittoria, ancora con l’amarezza della sconfitta di domenica scorsa volevamo dimostrare che non ci devono prendere sotto gamba.

In cosa ti sei piaciuto di più?

L’essermi sbloccato, non solo per aver segnato, ma per essere riuscito ad eliminare degli errori.

Concludendo?

Ringrazio Riccardo(22) e coach Aldo per avermi aiutato a crescere ed avermi dato la possibilità di raggiungere questo risultato.

 

Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

Foto Riccardo Strabbioli

Michele Meloni (Foto Riccardo Strabbioli)

 

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