Dal 3 marzo i Crociati di nuovo alle prese con il Cif9.
Il presidente Emanuele Garzia: «Ci divertiremo»
Si scende di categoria ma l’entusiasmo è immutato. Dopo sette stagioni di fila dedicate al campionato di seconda divisione, i Crusaders ritornano al CIF9 che tante soddisfazioni in passato ha regalato ai tifosi tra cui due scudetti (2004 e 2010) e due finalissime (2003 e 2011).
La decisione è stata presa all’ultimo momento, durante le vacanze natalizie: «Non nascondo che sia stata molto sofferta – argomenta il presidente Emanuele Garzia – ma la perdita di diversi atleti che per motivi vari hanno attaccato il casco al chiodo non ci ha dato altra scelta. Fortunatamente si sono accostati tanti giovani che durante l’inverno si sono allenati con assiduità; meritavano di disputare un campionato a loro più congeniale ma da non prendere sottogamba perché è una opportunità per impegnarsi, combattere e migliorarsi».
Dopo diverse annate dove la parola sconfitta era di casa nello spogliatoio, si pensa ad un’inversione di tendenza: «Speriamo di toglierci qualche soddisfazione – ribadisce Garzia – anche perché la vecchia guardia è ancora ben rappresentata e il team lo reputo abbastanza competitivo: sarebbe bello arrivare ai play off».
Il team continua ad allenarsi nella struttura presso il Parco di Monteclaro, in via Cadello, anche perché il campo di Terramaini, assegnatogli dal Comune di Cagliari non è ancora pronto.
Cambia invece la geografia della prima fase perché le prime tre gare in trasferta si giocheranno a Roma: «Raggiungere la regione Lazio per noi è conveniente grazie alla continuità territoriale che rende tutto molto più agevole e comodo. Risparmieremo sicuramente dei soldi che investiremo nell’acquisto di attrezzature».
Dopo l’ennesima parentesi americana sotto la guida di Jarvis McGarrah, il nuovo head coach sarà un crociato cagliaritano purosangue. Si chiama Aldo Palmas e nelle ultime stagioni ricopriva il ruolo di coordinatore dell’attacco. «Gli allenatori americani sono importantissimi – conclude Garzia – ma quest’anno abbiamo voluto investire su Aldo perché lo riteniamo una risorsa importantissima che ha sempre dato anima e corpo alla causa dei Crusaders. Sulla materia è molto preparato e credo che nel panorama italiano sia un tecnico degno di nota».
La franchigia sarda è stata inclusa nel girone C. Si comincia il 3 marzo sul campo della Legio XIII Roma, e di seguito altre due gare in trasferta contro Minatori Audace 1919 Roma Sud e Fighting Ducks Roma. L’esordio casalingo è fissato per il 7 aprile.
IL TEAM MANAGER GIUSEPPE MARONGIU: «VORREI I PLAYOFF»
Sono tanti i nomi che non sentiremo più pronunciare dalla crew arbitrale prima che il match abbia inizio. Oltre ai decantati limiti d’età dell’indimenticabile qb Sergio Andrea Meloni, si registrano le “fughe” di Andrea Lianas, Amedeo Toran, e Alessandro Ortu.
Ma il team manager Giuseppe Marongiu non sembra farne un dramma e si rimbocca le maniche per catechizzare al meglio i rookies.
«Abbiamo fatto un passo indietro, augurandoci di farne tanti in avanti – dice Marongiu – d’altronde la scelta è stata presa perché l’età media si è drasticamente abbassata, e dopo i reclutamenti in spiaggia e nelle scuole i nuovi arrivati hanno avuto l’opportunità di provare seriamente uno sport non certo facilissimo».
Che ambiente si sta creando a Monteclaro?
«C’è un bel clima perché i ragazzi sono contenti di giocare. Pur non essendo tantissimi si nota tanta motivazione. Inoltre c’è qualche prospetto interessante che secondo me saprà dire la sua facendoci divertire».
La data di avvio è vicinissima
«Sono in continuo contatto con allenatori e dirigenti. Si respira quel caratteristico clima da vigilia di campionato dove non ci si sente mai pronti per iniziare».
Opinioni sul girone romano?
«Lo trovo interessante, agevole logisticamente. I Minatori hanno l’intenzione di dire la loro. I legionari vantano un roster di 50 persone: ci sfideranno per vincere e farsi valere. L’errore da non fare è quello di pensare che essendo scesi di categoria tutto sia più semplice rispetto all’anno scorso».
Sarà stato spiegato senza mezzi termini in questi mesi
«Si, specie agli esordienti. Il campionato a 9 non schiera gente di poco valore. Lo disputi perché certi reparti sono sguarniti. La differenza tra seconda e terza divisione è solo numerica».
Quali sono le aspettative del team manager?
«Sarei felice se si tenesse il campo in tutte le partite, e che i ragazzi dimostrassero di essere all’altezza. Inoltre mi piacerebbe constatare che le nozioni insegnate dagli allenatori fossero pienamente acquisite. Spero nel raggiungimento dei play off: per una squadra come i Crusaders Cagliari esistente da quasi 30 anni e che è stata spesso ai vertici dei campionati, dovrebbe essere un traguardo fattibile. Vorrei fare infine un plauso agli allenatori che si stanno facendo il mazzo per tirar su una squadra dignitosa».
ALDO PALMAS: «GIOCHERANNO TUTTI»
«Abbiamo tanta fame di vittorie, per vari motivi in questi ultimi anni i risultati non sono stati quelli che ci aspettavamo. Speriamo di poter inquadrare meglio il campionato, partire col piede giusto e denotare miglioramenti».
Il nuovo head coach Aldo Palmas non parla a vanvera, perché certe situazioni le ha vissute in prima persona. Prima da giocatore quando per tredici anni di fila (1994 – 2007) veste la maglia rosso argento nel ruolo di running back. Già dal 1999 comincia ad allenare le giovanili come assistente di Dario Mannoni e Ninni Marongiu. Poi prende lui il comando dei lavori, coadiuvato da Nicola Polese e Walter Serra.
Fa tutto il percorso federale indispensabile per diventare allenatore con tutte le qualifiche annesse.
Nel 2007 è assistente nel campionato senior dell’offensive coordinator Sergio Andrea Meloni. Lo scudetto del 2010 lo vive da offensive coordinator sotto la guida di Giacomo Clarkson; esperienza che dura fino al 2011. Riprende in mano le giovanili, fino all’arrivo dell’head coach Giuseppe Fiorito, quando ritorna in prima squadra come offensive coordinator. Lo scorso anno è stato uno stretto collaboratore di Jarvis McGarrah. «Ringrazio sia lui, sia Tim Tobin, a Cagliari nel 2016, per i suggerimenti che mi hanno saputo dare mettendomi a disposizione la loro esperienza».
Con lui lavoreranno Nicola Polese (difesa), Walter Serra (Linee), Efisio Melis (Special team), Luke Wells (D assistant) e Amedeo Toran (Field assistant).
Come hai reagito all’incarico?
«Mi ha fatto molto piacere riceverlo dalla dirigenza. Quello che ho sempre detto a loro è che gli americani sanno sempre qualcosa in più, a livello d’esperienza e di conoscenza. Per applicare i loro programmi ci vuole molto tempo. Purtroppo Jarvis McGarrah arrivò nel mese di gennaio, quando mancava davvero poco agli inizi dei campionati e il coaching staff non era sufficientemente istruito».
State lavorando da ottobre..
«Con i ragazzi nuovi era fondamentale iniziare con largo anticipo. Penso che i dirigenti abbiano deciso di iniziare con me per dare continuità al lavoro che principalmente era quello di insegnare il football ai neofiti, integrarli nella squadra e farli convivere con i compagni più esperti. In sostanza abbiamo lavorato su cose molto semplici. Passare al football a 9 ci ha permesso di semplificare alcune scelte tattiche».
Il CIF9, questo conosciuto..
«Pur avendolo disputato per tanti è come se fosse una novità. Gran parte degli atleti che ho a disposizione non hanno mai giocato a nove. Per me è invece un ritorno alle origini. Sarà impegnativo perché la decisione è stata presa tardi e fino a quel momento eravamo orientati verso il campionato a 11. Mi consola che i ragazzi stiano ascoltando con entusiasmo. La difficoltà e l’impegno richiesto sono esattamente gli stessi che avremmo dovuto dispiegare in un campionato di seconda divisione. In più il CIF9 ci permette di mettere in campo i rookie che per quanto mi riguarda sono tutti titolari».
Per i digiuni del football ricordiamo le differenze tra gare a 11 e a 9 giocatori?
«Nel CIF9 mancano due uomini di linea d’attacco, e le dinamiche di conseguenza si sviluppano in maniera differente con un gioco aereo molto più rapido perché i quarterback hanno meno protezione e devono lanciare il più in fretta possibile. Diminuiscono le corse che diventano molto più rapide. La difesa è ancora molto più complicata essendoci due uomini in meno per coprire un campo che come dimensioni è quasi identico a quello a undici».
Qualche anticipazione sulle prossime avversarie?
«Dalle prime indicazioni pare che gli attacchi siano ben rodati e che quando li affronteremo noi si gioveranno del fatto di avere minuti di gioco in più alle spalle.
IL ROSTER DEI CRUSADERS 2019
Atleti
RB: Michele Meloni, Riccardo Pili, Marco Mulleri, Mattia Billardello, Augusto Casula, Luca Tuveri.
QB: Massimilino Mandas.
WR: Matia Pisu, Carlo Aymerich, Lorenzo Annarumma, Michele Disgroa, Giuseppe Cao, Federico Porcedda.
Lineman: Mauro Gandini, Massimiliano Tecli, Francesco Giuliano, Ivano Pili, Raffaele Frongia, Bonifacio Ruggiu.
LB: Marco Meloni, Stefano Murgia, Simone Romellini, Giuseppe Carta, Gabriele Paulis.
CB: Giacomo Usai, Elia Rivoldini, Gabriele Paulis, Davide Cappai.
Coaching Staff: Aldo Palmas (HC), Nicola Polese (DC), Walter Serra (Lineman Coach), Efisio Melis (ST assistant), Luke Wells (D assistant), Amedeo Toran (Field assistant).
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari
foto Battista Battino e Giulia Congia