Gli Etruschi Livorno scalpitano per le loro ultime settimane di preparazione in vista della stagione di Terza Divisione 2017. Una delle grandi novità di questa nuova annata sportiva, come annunciato, sarà rappresentata dall’innalzamento di due membri già presenti all’interno del coaching staff al ruolo di coordinatori, vale a dire: Jacopo Bardini per l’attacco e Gabriele Gabbani per la difesa.
In questo primo articolo di presentazione delle due figure ci concentreremo su “Coach Gabbo”, ex difensore degli Storms Pisa approdato alla società labronica con l’arrivo di Antonio Mertoli, già suo Head Coach in terra pisana. La carriera in maglia amaranto non è però stata fra le più longeve per Gabbani, costretto ad un ritiro anticipato dal football giocato a causa di problemi alle spalle. Il nuovo Defensive Coordinator degli Etruschi non si è però perso d’animo, mettendo la sua esperienza maturata in campo subito al servizio della squadra diventando il Defensive Back Coach fino alla promozione giunta a ridosso di questa stagione 2017. Prima di lascarvi all’intervista vi proponiamo alcune parole usate da Antonio Mertoli per descrivere Coach Gabriele Gabbani:
“Lo considero un mio prodotto perché l’ho allenato a Pisa. Il suo doveva essere un contributo parziale, ma si è subito tramutato in un impegno deciso e totale. Agli allenamenti c’è sempre nonostante non sia un livornese. Gabbani è una persona speciale”.
Per la prima volta nella tua carriera sarai il Coordinatore della Difesa. Un bel riconoscimento. Come ti fa sentire questa promozione interna?
“Sono molto contento di avere l’onore e l’onere derivanti da questa nuova carica. Non sto prendendo alla leggera questo mio nuovo ruolo, so che ci saranno tante cose da fare e le mie responsabilità cresceranno. Non mi immagino molto teso alla mia prima partita in questa nuova veste, alla fine sono già tre anni che vivo gli incontri dalla sideline. Inoltre Coach Altobel sarà ancora insieme a noi e quindi conto sul suo aiuto”.
Si parla molto di differenze fra un attacco con undici giocatori ed uno che ne può schierare solo nove. Per la difesa invece cosa cambia nel football americano a nove elementi?
“Forse abbiamo meno variabili sulle formazioni e sulle coperture per i lanci. Le stesse difficoltà che sperimentano gli attacchi le viviamo anche noi della difesa, perché ci dobbiamo modificare per mettere i bastoni fra le ruote ad un attacco sostanzialmente stravolto dal numero di giocatori ridotti per regolarmente rispetto al football americano nella sua accezione più classica”.
Tobia Solfanelli (CB) e Paolo Piaggio (LB) sono reduci dall’esperienza con il Toscana Team U19. Come li hai trovati dopo questo autunno?
“Hanno senz’altro affrontato un importante step evolutivo sui loro cammini di giocatori. Questa avventura li ha motivati ancora di più, hanno la testa giusta per poter disputare un campionato molto importante. Voglio aggiungere che questa esperienza è il simbolo di quanto sia importante avere un settore giovanile che sforna giocatori e ti concede di avere continuità ed un futuro certo. E’ importante far fare più esperienza possibile ai giocatori prima di lanciarli a livello di formazioni Senior, dove si trovano ad affrontare pari ruolo anche molto più grandi di loro”.
Come sta andando la preparazione della squadra?
“Siamo partiti un po’ in ritardo perché lo spostamento dell’Etruschi Football Field dalla vecchia sede a quella nuova in Via Turati, 13 ha richiesto più tempo del previsto. Adesso però le cose si sono normalizzate e stiamo riprendendo i nostri soliti ritmi con entusiasmo. I ragazzi stanno rispondendo bene a ciò che gli chiedo e si dimostrano sempre vogliosi di apprendere qualcosa di nuovo. Sono contento”.
Parlaci dello staff che ti supporterà in questa tua prima esperienza da Defensive Coordinator:
“Abbiamo Coach Altobel che si occuperà di preparare al meglio i linebacker, mentre il nostro Marino Gragnani assisterà la linea di difesa con il sottoscritto che si concentrerà sul coordinamento e sull’allenamento della secondaria”.
Vi siete imposti un limite massimo di punti da concedere o altri traguardi statistici?
“No, non siamo molto interessati a questo genere di obiettivi. La cosa importante è vincere le partite e sappiamo bene che per farlo sarà di vitale importanza concedere un punto in meno rispetto agli avversari. Per quanto riguarda i risultati dico che lo scorso anno ci siamo imposti con una difesa granitica, adesso però sono cambiate alcune situazioni e quindi abbiamo aggiornato il playbook per adattarci alle nuove sfide che si presenteranno. Nonostante questo spero di poter raggiungere lo stesso livello dell’anno precedente, ci sarà da lavorare ma confido nei mezzi di questo gruppo”.
All’interno della squadra c’è un po’ di rivalità fra attacco e difesa?
“Devo dire che agli Etruschi Livorno non ci sono mai state forti contrapposizioni fra i due reparti, mentre in altre società ho vissuto situazioni ben diverse con molta più pressione fra attacco e difesa, anche se mai al di fuori delle logiche sportive. Qui a Livorno il clima è molto più mite, forse perché ci sono atleti che fanno il doppio ruolo. Ogni tanto provo a mettere un po’ di pepe negli allenamenti (Gabbani ride, ndr) ma i ragazzi non si fanno mai prendere la mano ed alla fine sono contento così perché un clima di coesione può fare la differenza nei momenti più bui”.
Matteo Angiolini
Addetto Stampa Etruschi Livorno