Football, ma quanto mi costi?

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di Pasquale “Pas” De Filippo

Quanto sono belli i giocatori di football, vero? Indossano caschi lucidi, maglie traforate che ricoprono paraspalle che donano anche ai fisici meno atletici, una figura androgena; per usare una terminologia dei ragazzi:

“fanno brutto”.

Un padre che accompagna il proprio figlio al primo allenamento, vedendo tutto quell’armamentario, la prima domanda che si pone è: «quanto mi costerà far vagare il mio ragazzo sul campo vestito come Robocop?» …

«quanto mi costerà questo sport?»

A questo punto … lanciamoci nei numeri.

In realtà il genitore, in questa fase, può rimaner abbastanza tranquillo: il materiale d’obbligo viene solitamente fornito dalla società GRATUITAMENTE, con il solo riscontro di una cauzione che può variare dai 150 ai 350 euro; tale cifra viene poi restituita alla riconsegna dell’attrezzatura a fine stagione.

Un giovane, per praticare football, versa una quota fissa di associazione o iscrizione (dai 30 agli 80 euro circa) e periodicamente una quota che a fine anno può aggirarsi tra i 150 e i 400 euro. Esistono realtà che per politica propria, nel team maggiore, non fanno versare alcun canone annuale. Essendo uno sport di natura agonistica è richiesta una visita medico-sportiva specifica da effettuare in ambulatori specializzati: se il giovane virgulto è minorenne non pagherà, mentre se ha superato i diciotto anni, dovrà disporre di una cifra che va dai 30 ai 70 euro, a seconda della regione. Può capitare che la società richieda, ad ogni trasferta, un piccolo contributo per il mezzo di trasporto.

Insomma, con 550 euro…il giovane può giocare.

Poi si sa, il primo anno bisogna provare e non si acquista nulla, il secondo, magari qualche accessorio … ma il terzo …

Un giocatore di football, completamente vestito, stando all’essenziale previsto dal regolamento, può spendere 490 euro in economia, oppure 1200 euro non badando a spese. In questo calcolo non si considerano le scarpe perché non fanno parte dell’equipaggiamento obbligatorio; cioè si potrebbe giocare anche senza (ma non senza calze che invece sono categoriche). Per le calzature, dunque, ulteriori 120 euro. Un appassionato che si rispetti, però, non può farsi mancare tutta l’accessoristica esistente: Paracostole, paracollo, protezioni per le braccia, guanti, polsini porta schemi, asciugamanino, schermi protettivi, laccetti per i bicipiti, tinta sotto-occhi, paradenti supertecnologici nonché magliette tecniche. Questo corredo può esser infinito ed in costante evoluzione, di fatto non aiuta a vincere ma arricchisce l’immagine e fa sentire più sicuri.

Per goder di tali sensazioni possiamo tranquillamente mettere a bilancio ulteriori 400 euro.

Comprensibile, quindi, che davanti alla prospettiva di dover immobilizzare un capitale di 1500 euro, un qualsiasi genitore, senta quell’irrefrenabile bisogno di consigliare al proprio figlio di iscriversi ad un club di scacchi.

Ma quanto costa, alla società sportiva, far giocare i suoi atleti?

Ricordiamo che tutto il personale tecnico e operativo lavora GRATUITAMENTE ma ciò nonostante una piccola associazione può comunque arrivare a movimentare dai 25.000 ai 45.000 euro.

Oltre a dover comprare tutte le armature, una società deve disporre di un campo con relativi spogliatoi e rimanendo sull’economico, per un’intera stagione di allenamenti e partite dovrà investire almeno 2.500 euro. Le divise da gioco sono un costo che si presenta ogni tre o quattro anni e tenendo conto che bisogna avere una muta per partite in casa ed una per fuori, è necessario immobilizzare un minimo di 5000 euro.

Se si decide di partecipare al Campionato è indispensabile affiliarsi alla federazione e tesserare atleti, dirigenti e coach è un’operazione che comporta una spesa che mediamente si aggira intorno ai 2.200 euro. Così facendo tutto lo staff ed i giocatori saranno coperti da un’assicurazione base che a discrezione della società può esser implementata con ulteriori costi. Per iscriversi ai campionati si può spendere da un minimo di 100 fino a 2.000 euro in un anno: ogni società può partecipare a più campionati, di diverse categorie ed in alcuni casi viene anche richiesto un contributo di mutualità per le squadre che devono sostenere le trasferte più onerose.

Formare e allenare a football non costa poco, con i classici cinesini si possono delimitare alcune aree di campo ma l’attrezzatura che serve è ben più elaborata: abbiamo i semplici scudi ed i famosi sacconi che possono essere cilindrici e trapezoidali; servono poi materassi e “dummies” (sagome che simulano l’avversario); seguono, quindi, le strutture più complesse come gabbie, slitte singole e multi giocatore. Ovviamente non tutte le società sportive possono permettersi l’intero corredo ma se si desiderasse disporre di tutto il necessario, la somma da investire sfiorerebbe i 6.000 euro. Abbiamo poi i palloni: per allenare bene i Qb se ne devono avere a disposizione almeno diciotto in composito da usare ad ogni sessione ma per le partite servono due in pelle; la spesa intera si aggira intorno ai 400 euro. Da non trascurare nemmeno tutto il comparto medicale: Tape, Salvapelo, Pomate epariniche, Ghiaccio spray ed in Cuscinetti (calcoliamo circa 1.000 euro) ed il Defibrillatore ormai d’obbligo (1.500 euro).

Quanto detto fino a questo punto non tiene conto del momento più alto del football … la PARTITA.

Se si gioca fuori casa, basta contrattare col trasportatore, la questione si fa dura quando la partita è in casa.

I nostri campi, salvo tre eccezioni, sono tutti da calcio, vanno tracciati e vestiti per il grande evento: Vernice o Calce; Pali d’allungamento da montare sulla porta; piloncini per le endzone; box e catena; i cartelli indicatori ogni 10 yard e le protezioni per i pali … per tutto ciò necessitiamo, pressappoco, di 1.100 euro.

Quel giorno poi bisogna avere: ambulanza (200 euro), medico e fisioterapista (almeno 50 euro ciascuno volgiamo darglieli?) e la crew arbitrale (circa 500 euro); se poi ci si occupa anche del ristoro per il pubblico bisognerà investire una somma vicina ai 300 euro per gli acquisti.

In tutta questa baraonda di numeri è doveroso ricordare che il costo più alto che ha invece il flag è la cintura con le strisce di tessuto: ben 2 eurini quella a velcro ed 8 euro la versione in plastica chiamata “Pop Up”.

La maggior parte di tutti questi costi vengono coperti con donazioni nonché sponsorizzazioni ed alla luce di quanto illustrato, dichiarare che il football è uno sport “minore” lascia molto da pensare.

PAS

Foto Dario Fumagalli

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