Di nuovo impegnata in casa, l’irriconoscibile squadra partenopea perde per 14-2 una sfida che era da vincere ad ogni costo
Le prime due partite erano terminate con il risultato giusto. Non erano andate nel modo migliore, visto che il gioco in alcune occasioni aveva lasciato a desiderare; tuttavia, dopo le prime due vittorie contro Navy Seals Bari e Rebels Castel San Giorgio, era ragionevole pensare che i Briganti Napoli potessero ripetere l’exploit dello scorso anno, chiudendo nuovamente il girone B della Terza Divisione FIDAF con il record di 6-0, imbattuti. Forse lo hanno creduto anche gli stessi Briganti, che invece domenica sono stati costretti a un’amara sveglia dopo la prima sconfitta della stagione contro i rivali campani degli Eagles Salerno, che hanno conquistato la vittoria a Napoli con il punteggio di 14-2. La squadra partenopea paga un pesante passo indietro in attacco, capace di arrivare in red zone ma ancora troppo poco concreto e cinico per riuscire a segnare, e soprattutto dieci minuti di blackout iniziale che hanno pesantemente condizionato l’incontro.
Perché gli Eagles, infatti, hanno segnato entrambi i loro touchdown nelle primissime fasi dell’incontro, approfittando di due errori fatali dell’attacco. In seguito a un primo drive condotto con successo dalla difesa, che aveva fermato gli avversari senza problemi, l’attacco prende palla ma è costretto a renderla agli avversari a causa di un fumble ricoperto prontamente da Salerno, il cui attacco si ritrova praticamente a ridosso della end zone avversaria. Dopo aver chiuso le prime due partite con il passivo di zero punti subiti, la difesa partenopea non riesce a fermare gli avversari che passano in vantaggio con Ricco, ma riesce a bloccare la trasformazione successiva, con il punteggio che dunque è di 6-0. L’attacco avrebbe dovuto reagire immediatamente, tuttavia era evidente che gli uomini dell’offensive coordinator Amedeo Carpentieri non fossero ancora entrati in partita, tanto da farsi fermare in breve tempo dalla difesa degli Eagles. Costretti al punt, i Briganti commettono un secondo errore fatale con uno snap troppo lungo che non permette al punter di allontanare il pallone perché placcato a ridosso dell’end zone. Per la seconda volta consecutiva l’attacco salernitano si ritrova nel bel mezzo dell’end zone avversaria e ne approfitta con Ferrari, segnando nuovamente e mettendo a segno anche la trasformazione da due punti di nuovo con Ricco, che porta il punteggio sul 14-0.
Dopo la rocambolesca parte iniziale la gara rallenta: i Briganti provano a riprendersi e a recuperare le due segnature di scarto, gli Eagles tentano a chiudere definitivamente l’incontro ma devono fare i conti con la difesa napoletana, decisa a non far violare nuovamente la propria end zone. Passano il primo e il secondo quarto ma la situazione resta la medesima visto che nessuno dei due attacchi riesce a essere incisivo e a condurre un drive in end zone con successo. Nel secondo tempo i Briganti sembrano tornare in campo con un piglio diverso, con un attacco che sembra determinato a segnare e a riscattarsi dagli errori della prima metà della gara. I Briganti riescono ad avanzare e ad arrivare nella end zone avversaria, dove però si fanno fermare dal loro peggior nemico: loro stessi. È poi un fallo a costare caro all’attacco, che deve indietreggiare e non riesce a recuperare le yard perse non chiudendo un quarto down.
La difesa, intanto, ce la mette tutta per dare nuove occasioni di segnare ai loro compagni di squadra, prima ritornando fin sulle 20 yard avversarie un punt grazie alla velocità e all’agilità della safety Vettorel e poi ricoprendo un fumble avversario con il middle linebacker Diodato, ma a nulla valgono gli sforzi degli uomini del defensive coordinator Vitale Petrella visto che l’attacco si fa fermare di nuovo rendendosi protagonista di due intercetti. All’inizio del quarto quarto una safety dell’implacabile difesa napoletana restituisce ancora palla all’attacco nonché un po’ di speranza. Speranza che però viene presto annullata dall’inconsistenza dell’attacco, tanto che anche l’ultimo quarto si conclude con un nulla di fatto: l’incontro termina 14-2 e i Briganti perdono la loro prima partita, una partita che non avrebbero mai dovuto perdere.
Sono bastati due errori, due errori gravi, a determinare una partita fin dalle prime battute. Il fumble e lo snap sbagliato sul punt che hanno proiettato l’attacco degli Eagles in piena red zone dei Briganti sono stati la chiave di volta su cui si è costruita la vittoria di Salerno, altrimenti mai capace di rendersi pericolosa contro la difesa partenopea, che per tutta la partita ha tenuto a bada senza problemi gli avversari. Molta della responsabilità di questa sconfitta, errori a parte, poggia sulle spalle dell’attacco. I due errori, seppur gravi, non possono essere un alibi perché la formazione offensiva si è comunque dimostrata perfettamente in grado di segnare: solo che non lo ha fatto. Quattro volte in red zone (due volte grazie ai propri sforzi, due grazie a quelli della difesa), zero touchdown. Se contro i Rebels si erano visti dei passi in avanti, contro gli Eagles se ne sono fatti il doppio all’indietro. Il nemico, come detto, sono i Briganti stessi, che hanno tutte le carte in regola per essere la migliore squadra del girone ma che si fanno fermare dalla poca lucidità e dalla scarsa consapevolezza delle proprie qualità. Testa ai Delfini Enel Bucks ora, per una sfida che tra meno di due settimane sarà un test importante per dimostrare dove possano davvero arrivare i Briganti Napoli.
Lorenzo Pierleoni
Ufficio Stampa Briganti Napoli
Foto Giovanni Vitale