I Crusaders continuano a volare

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Michele Meloni - foto BATTISTA BATTINO

CINQUANTA SPECIAL

I risultati limpidi ed inequivocabili possono nascondere storie parallele di cui vanno analizzate bene le evoluzioni. I Cru abbondano, accumulano punti e si esaltano in difesa rendendo invalicabile l’accesso in red zone. Sciorinano bei numeri, lasciano con voce rauca i sostenitori più accaniti che si stropicciano gli occhi nel vedere tabellini così deliziosamente corposi. Eppure tra i meditabondi e inguaribili sgobboni che educano le truppe stavolta biancorosse con pennellate argentee, quel raccolto prezioso non luccica totalmente. Finite le fruttuose e meritate performances incassate nel polmone verde cittadino di Monte Claro i crociati soni attesi da altrettante trasferte irte di insidie a partire dalla prossima, nel capoluogo lombardo, dove i Rams non lasceranno nulla al caso.

Ma il bello del collettivo isolano è che elabora concetti fluidi non stridenti tra loro; l’appagamento è ben lungi dall’essere celebrato e questo è un buon segnale.

Incursione di Bobo Agnesa (Foto Battista Battino)
Incursione di Bobo Agnesa (Foto Battista Battino)

A fine gara uno degli eroi incontrastati che ha scatenato la favolosa cinquantina deve pagare pegno per essersi unito ai compagni con un sensibile ritardo. I cinque giri di campo, il buon Michelino Meloni (quattro passaggi fruttuosi, e quattrodici punti totali), se li deve fare comunque; ma i compagni non lo tradiscono e sgambettano con lui perché la vera amicizia va condivisa nella gioia e nei dolori. E anche nei ruoli: Riccardo Pili per l’occasione da fullback si trasforma in linebacker e viene osannato come miglior perno difensivo. Non manca la dedica ad effetto: la riceve da parte di tutti il capitano veterano Stefanino Murgia, infortunatosi nella gara con i Gorillas e prossimo ad un intervento al ginocchio; se la merita tutta quanta.

Emanuele Garzia e Andrea Antonino (Foto Battista Battino)
Emanuele Garzia e Andrea Antonino (Foto Battista Battino)

 

Alla luce della clamorosa vittoria il presidente Emanuele Garzia si complimenta con i giocatori: “A parte qualche errore evitabile i ragazzi stanno crescendo consapevolmente – dice – avendo ben saldi certuni obiettivi, tra cui, quello preminente, il passaggio alla seconda fase. Le due settimane che precedono il match con i Rams saranno di lavoro intensissimo perché la posta in palio è notevole. A Milano daremo il tutto per tutto nel tentativo di confermare quel che di buono era stato messo in mostra all’andata al fine di proseguire il campionato con maggiore convinzione e andare il più lontano possibile”.

CRUSADERS 50 BLITZ 0

Td Federico Dessì pass Michele Meloni + 2 pt addizionali di Meloni run (Cru); Safety (Cru); Td Michele Meloni run (Cru); Td Federico Dessì pass Meloni (Cru); Td Michele Scano pass Meloni + 2 pt addizionali Roberto Agnesa pass Meloni (Cru); Td Michele Meloni run (Cru)

Td Roberto Agnesa pass Meloni (Cru) + 2 pt addizionali di Meloni run (Cru); Td Michele Meloni run (Cru)

Ovale in arrivo per Federico Dessì (Foto Battista Battino)
Ovale in arrivo per Federico Dessì (Foto Battista Battino)

UNA PIACEVOLE MONOTONIA

Nel colpo d’occhio di colori cangianti amplificati da un sole che di primaverile ha ben poco si contano moltissime maglie di matrice locale, mentre sono davvero esigue quelle giallo blu indossate dalla franchigia ciriacese arrivata in Sardegna col minimo sindacale e costretta quindi alle rinomate fatiche scaturite dal doppio ruolo. Quasi automatico che il risultato rimanga per pochissimi istanti ancorato sullo 0-0. Giusto il tempo per consentire a Meloni di indietreggiare qualche metro e verificare che sul lato destro del campo Federico Dessì abbia innestato il turbo per andare a prendersi l’ovale assecondante una traiettoria elegante ma allo stesso tempo diabolica. Lo stesso qb si trascina con imperiosità nella finalizzazione. Con una safety a favore i Cru capiscono che la giornata sarà scevra di insidie e Meloni continua il suo show integrando il punteggio con una corsa centrale. Dessì bissa e ringrazia l’attento elargitore di assist, così come anche Mike Scano che si fa trovare pronto all’imbeccata. Bobo Agnesa si preoccupa di incassare altri due punti dopo il pass melonesco. E poi, sempre il giovin signore dal numero 19 provvede a realizzare un’altra meta che così porta i padroni di casa al meritato riposo con trentasei punti di scarto.

Nella ripresa la crew arbitrale decide di far andare spedito il cronometro per onorare la regola della misericordia che preserva lo spettacolo e non sottopone a pene severe la squadra avversaria. C’è ancora gloria per il binomio Agnesa – Meloni che confeziona altri quattordici punti.

A fine gara si registra un po’ di apprensione per l’infortunio occorso al leader storico Matia Pisu, ma in tutti sperano che non sia niente di grave.

Nuova gratificazione per l'head coach Tim Tobin (Foto Battista Battino)
Nuova gratificazione per l’head coach Tim Tobin (Foto Battista Battino)

TIM & ALDO SEMPRE IN SINTONIA

Una vittoria, niente di più. Anzi, se si prova a scavare, i tecnici non te la mandano a dire. In primis l’head coach Tim Tobin che esordisce con una frase inequivocabile: “In realtà non abbiamo giocato benissimo in attacco”. Chiediamo ulteriori spiegazioni che arrivano puntuali: “Abbiamo commesso alcuni errori mentali, inoltre, in più occasioni, molti palloni non sono stati bloccati perfettamente”. Finalmente arrivano, telegrafiche, le annotazioni positive: “Siamo migliorati un po’ con la linea offensiva, nei blocchi combinati. La difesa ha giocato una buona partita. Coach Nanni Polese ha lavorato molto con i ragazzi. è il loro papà, nonché mio amico, come d’altronde gli altri allenatori. I nostri giovani hanno giocato molto, sia in attacco, sia in difesa. I Blitz miglioreranno, hanno alcuni profili interessanti. Questa settimana lavoreremo sui nostri errori e ci prepareremo per i Rams. Vedremo come si comporteranno i giocatori in trasferta. Sicuramente insegnerò loro a migliorare la mentalità del gioco in questo contesto”.

L’offensive coordinator Aldo Palmas non si discosta dalle analisi del suo guru: “Il primo acuto che ci ha fruttato il vantaggio è stato studiato a tavolino, ma gli errori non sono mancati, soprattutto nel primo quarto, sebbene il punteggio dica tutt’altra cosa. Per fortuna i Blitz non ne hanno approfittato anche perché sicuramente condizionati dal caldo e dai pochi cambi a disposizione. Ci ha salvato qualche individualità e grazie a quelle gli errori non hanno pesato sugli equilibri della partita. Abbiamo dilagato grazie alla difesa, brava a bloccare e a far stancare i Blitz che hanno avanzato la palla molto meno rispetto a quanto macinato con le avversarie precedentemente incontrate. Tutto questo grazie anche al lavoro intrapreso da Nanni e Tim, ma è altresì vero che il tipo di gioco della squadra di Cirié si confà alla nostra retroguardia, gli adattamenti sono venuti naturali”. Infine Palmas si sofferma su chi l’ha colpito maggiormente tra il suo reparto: “L’atletismo, la forza e la voglia di combattere di Michele Meloni ha trascinato la squadra; molto bravi i runningback, tra cui Davide Anedda che sostituendo Ricky Pili ha adempiuto per tutta la gara al ruolo di fullback. Belle cose le hanno fatte vedere Federico Pili e Davide Cappai. I ricevitori Federico Dessì e Bobo Agnesa hanno giocato molto bene”.

Riccardo Pili (Foto Battista Battino)
Riccardo Pili (Foto Battista Battino)

RICCARDO PILI E L’ELOGIO ALLA VERSATILITA’

L’eclettico funambolo di Maracalagonis si esprime al meglio in ogni dove ma l’improvvisazione non è proprio il suo forte. Riccardo Pili merita un’annata speciale di grandi soddisfazioni, ma non diciamo altro.

Riccardo, come riesci ad adattarti così bene da un reparto all’altro e a brillare in entrambi? A parte l’allenamento matto e disperatissimo forse ci vogliono anche doti innate?

Non c’è nessuna dote innata. È tutto il frutto di 12 anni di football dove ho saltato il minimo sindacale di allenamenti, dove ho ascoltato i coach di qualunque posizione mentre davano spiegazioni e correzioni e dove ho fatto i “compiti a casa”. Il resto è solo grinta e competitività.

Dalle voci raccolte, quello contro i Blitz non è stato un test probante come i precedenti, però è anche vero che il cartellino l’avete timbrato eccome.

In attacco dobbiamo essere più precisi. In diverse occasioni l’atletismo dei nostri giocatori ha messo una pezza su alcuni errori che abbiamo commesso, ma in partite più combattute queste mancanze possono costarci caro. In difesa direi che siamo stati convincenti: i Blitz erano il 4th miglior attacco sui lanci con 200 yard a partita, ma i nostri hanno concesso nettamente meno.

Gli elogi li hai presi tu e tutta la difesa, non subire punti è pur sempre una grande soddisfazione.

Tenere l’avversario a zero non è mai semplice, anche quando le partite sembrano a senso unico. Il big play è sempre dietro l’angolo, basta un errore, una distrazione. Siamo rimasti concentrati e quello zero ne è la prova.

Tu che hai conosciuto tante fasi dei Crusaders, questa come ti senti di definirla?

È un’esperienza completamente nuova. In tutti questi anni, non avevo mai vissuto un gruppo che fosse così affiatato e contemporaneamente così competitivo. 3-0 per iniziare la stagione è una novità per me.

Importante sarà la prossima sfida a Milano. Come te la stai immaginando?

Una guerra. La nostra vittoria in casa è stata di soli 7 punti. Sono una squadra temibile, contro i quali giocheremo il tutto per tutto per assicurarci il primo posto nel girone e rimanere imbattuti. Saranno fondamentali queste due settimane e la mentalità con cui affronteremo la trasferta.

In conclusione..

Ringrazio tutti coloro che continuano a contribuire e a portare avanti questo bellissimo sogno che è il football americano sardo.

Federico Dessì (Foto Battista Battino)
Federico Dessì (Foto Battista Battino)

FEDERICO DESSI’ E I SUOI PRIMI TOUCHDOWN

Ricevere e andare in goal con tempismo e lungimiranza tattica. Tutto così semplice? Di seguito le impressioni di Federico Dessì:

Ci racconti i due touchdown e cosa hai provato nel realizzarli per la prima volta nella tua carriera?

⁠I td sono una conseguenza, è stata una sensazione stupenda, io ho fatto solo il mio dovere, i meriti sono anche del grande lancio del qb; fantastici e sontuosi anche i blocchi della linea e dei rb.

Avete dilagato, ma coach Aldo non è rimasto contentissimo, quindi si può fare di più?

Assolutamente, come ho detto ai miei compagni oggi mi sono accorto quanto ancora possiamo e dobbiamo migliorare, lunedì siamo al campo ad allenarci e non vedo l’ora.

Vi attendono i Rams per la rivincita. Cosa ti aspetti?

⁠Mi aspetto una squadra che con tutte le sue forze vorrà batterci, soprattutto dopo l’andata, ma noi non saremo da meno, sarà la partita più importante della stagione.

Come è cambiata la tua vita da quando giochi con i Crusaders?

Ho conosciuto una famiglia a tutti gli effetti, sono veramente grato di farne parte, è stata una grande scoperta.

Vuoi citare qualcuno in particolare?

Ringrazio tanto il mio amico Siro Lauchlan, è lui che mi ha fatto avvicinare al football americano, ti aspetto fratello mio!

Pensierino conclusivo?

L’unica cosa da dire è lunedì siamo di allenamento, pronti a fare sempre meglio.

Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

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