Nel derby della Capitale vincono i Marines (50 a 22)
Una sconfitta non preclude un campionato, una sconfitta aiuta a crescere, a comprendere dove sono stati fatti gli errori e dove poter porre rimedio. E la sconfitta nel derby Under 19 contro i Marines servirà proprio a questo. Dopo le prime tre vittorie consecutive la Legio XIII subisce il primo stop proprio nella stracittadina, in una partita difficile e con una prestazione forse sottotono rispetto alle precedenti uscite, con il risultato finale di 22-50. Emozione, tensione di una partita importante hanno giocato un brutto scherzo soprattutto in avvio di gara: ci si stava giocando il primo posto del girone A, questo è vero, come lo è anche il fatto che comunque andasse, le due formazioni sempre si sarebbero incontrate, nuovamente, domenica prossima come previsto dalla “fase ad orologio”. Una partita comunque interessante con i Marines già rodati e provenienti da una giornata di riposo e forti di almeno quattro elementi non romani (tre Steelers e un ragazzo tedesco) e quattro ex legionari, mentre dal lato Legio XIII, per metà dei giocatori in campo, rookies in questa stagione, era la prima vera partita importante della propria carriera. La determinazione Marines da subito ha inciso e diciamo che forse, solo nel terzo quarto la formazione di coach Orsi ha iniziato a giocare con meno insicurezza, ma il risultato era già praticamente acquisito. I Marines calciano il kick off e recuperano subito il pallone e da li iniziano il drive che li porta subito ai primi 0-7 con corsa di Silvestri che trasforma anche l’addizionale. La Legio accusa il colpo e prova le corse con Cancanelli e Grusovin. La difesa ospite non lascia spazi e Cancanelli fatica oltremodo a chiudere il down ma poi errori di partenza e corse inefficaci lasciano il succesivo drive ai Marines. Gli ospiti provano con Silvestri e qualche pass ma niente da fare. Arriva la beffa per la Legio nel suo possesso palla: un punt sbagliato sulle proprie 8 yards si trasforma in una safety ed il punteggio si porta sul 0-9. I Marines iniziano a carburare: un bel ritorno di Umetelli permette agli ospiti di avvicinarsi oltre modo alla goal line legionaria. Sul ribaltamento di fronte il qb Grusovin è in difficoltà nel trovare il ricevitore libero e difesa ospite che fa arretrare i legionari fino a riconquistare l’ovale sulle loro 10 yards. Cambio campo e due azioni sole servono a Silvestri per segnare e trasformare (0-16). La Legio non riesce ad essere determinante e alla fine gli ospiti allungano con il TD di Piredda e Silvestri entra in end zone per i due punti: 0-24 e partita che sembra già chiusa. Invece arriva finalmente una bella giocata dei padroni di casa con Grusovin che imbecca Loppini sulle 10yards, che subito dopo entra in corsa centrale per i primi 6 punti Legio. Ci pensa Grusovin ad incrementare in rush da 2 punti.
Sale l’entusiasmo 8-24, forse si può riprendere la partita, ma proprio la gioia dei primi punti ha distolto l’attenzione e sul kick off, la difesa legionaria è rimasta inerme sul ritorno di quasi 70 yards di Lupatelli fino al TD. La partita ormai sembra viziata. Grusovin prova gioca a terra e poi ancora un pass perfetto per Loppini che riceve sulle 18y Marines. Qualche flag arbitrale e la difesa Marines che fa indietreggiare gli avversari e si va al punt. Nel terzo quarto, non cambia il leit motiv della partita con unica segnatura di Mannato per i Marines e punteggio sul 8-36. Nell’ultimo quarto arriva subito il TD di Grusovin in rush e sempre lui si incarica dei due punti addizionali: 16-36 ma la partita è praticamente chiusa. Due pass precisi per altrettanti TD di Organtini chiudono l’incontro e la Legio però non molla e questa è stata una nota positiva per la formazione di coach Orsi, che malgrado lo svantaggio, non ha mai mollato cercando comunque di giocarsi ogni down. E un lungo drive ben giocato, con due incompleti su Loppini, alla fine viene premiato con il TD di Guzzon su corsa. Sul punteggio di 22-44 ormai il match è agli sgoccioli e arriva anche la corsa di Schirmo per i Marines che chiudono 22-50.
Una partita che ha visto Marines più determinati, più precisi, mentre i legionari hanno forse pagato troppo la stanchezza di quattro incontri consecutivi (e domenica sarà il quinto senza riposo) e la mancanza di esperienza nell’affrontare un match di importanza rilevante. Ma niente è perduto. Fino ad oggi è comunque una grande stagione e adesso vedremo domenica, quando ancora queste due squadre dovranno affrontarsi per la fase ad orologio anche se forse la partita più importante sarà quella del 22 novembre contro i Crabs Pescara.
Ufficio Stampa Legio XIII Roma