Meini: Piccoli passi e sviluppo del settore giovanile, questa la ricetta per il rilancio dei Pirates

0
1067

A playoff matematicamente conquistati, facciamo il punto del sodalizio ligure con il Direttore Sportivo dei Pirates 1984, Eugenio Meini

Complimenti DS. Siete ad un record di 5-0. Come dirigenza vi aspettavate questo risultato?

«Onestamente con il cambio di allenatore e con l’introduzione di nuovi metodi di allenamento, abbiamo immediatamente capito che si poteva fare da subito un bel lavoro. La scelta di cambio di allenatore, benché sofferta, era necessaria. Questo ha prodotto nuovo entusiasmo e le motivazioni sono aumentate. Non era facile, ma con l’intensità negli allenamenti e con un grande impegno di tutti, dai coach ai giocatori, questo ha permesso di raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati . Manca ancora una partita, altrettanto importante perché potrebbe toglierci il primo posto del girone. I Vikings vorranno sicuramente vendicare la sconfitta dell’andata e siamo certi che sarà un partita complicata e non facile».

Parliamo dei Pirates 1984. Come state procedendo con le altre categorie?

«Il flag football ha appena iniziato i campionati junior. Contiamo circa trenta ragazzini e devo dire che qualche buon prospetto l’ ho notato. Siamo impegnati nei bowl nazionali con le nostre squadre Under 13 e 15, mentre Il flag senior è iscritto al campionato di 2° divisione . Puntiamo molto sul settore flag che consideriamo lo sviluppo primario per il nostro sport. Permettetemi di fare un plauso al nsotro responsabile del settore giovanile, Domenico “Nico” Amoroso, che in questi anni, pur tra mille difficoltà, ha fatto un lavoro eccezionale. Il nostro obiettivo per l’autunno è quello di poter iscrivere un team junior anche ad un campionato tackle».

Eugenio Meini con Tiberio Calbucci (Warriors Bologna) al Silver Bowl 2018 - Parma
Eugenio Meini con Tiberio Calbucci (Warriors Bologna) al Silver Bowl 2018 – Parma

Pirates femminile. Come vedi lo sviluppo in futuro sia della squadra che del settore in generale?

«Devo dire che le Pirates sono una continua sorpresa per me. Non mi aspettavo che in cosi poco tempo potessero, fare dei miglioramenti sostanziali. L’anno scorso è mancata l’esperienza necessaria per poter vincere la semifinale. Anche i nostri coach, che stanno crescendo insieme a loro, stanno acquisendo quelle malizie tattiche che in futuro permetteranno di leggere meglio le partite e trovare le soluzioni per vincerle. Le ragazze s’impegnano molto in allenamento ed in palestra. Con queste basi sono sicuro che il prossimo anno si prenderanno quello che gli è sfuggito lo scorso campionato. Per il movimento in generale, manca una visione d’insieme. Ne parlo sia con il nostro Head Coach, Alfredo Giuso che è anche il capo allenatore della nazionale femminile. Poche società fanno attività femminile; parecchi la credono una perdita di tempo, altri non hanno le risorse, sia umane che economiche per poterla sviluppare e quindi non investono nel settore. Mentre in altri sport vicini a noi come il rugby, sta crescendo. Dobbiamo anche migliorare la formula del campionato. Ogni anno cambiano le regole. Abbiamo giocato a 9, 5 e 7 giocatrici. Per le società la formula ideale è a 7 giocatrici, senza special team. Lo scorso campionato hanno introdotto il punt (calcio di allontanamento ) ma senza poterlo ritornare. Ha creato solo una grande confusione. A mio parere personale, o si gioca con la regola oppure non si fa. Snaturarlo non ha senso. Abbiamo ospitato un raduno della nazionale femminile, di cui fanno parte una decina di nostre atlete. Devo dire che c’è grande entusiasmo nelle ragazze. Sarebbe un peccato trascurare e sottovalutare questo aspetto trainante e fondamentale per qualsiasi sport si pratichi».

Programmi futuri. Gli obiettivi dei Pirates 2020 quali sono?

«Abbiamo stilato un programma di massima sia tecnico, con il nostro Head Coach, che societario con i nostri sponsor. Sicuramente il nostro obiettivo primario è quello di crescere nel settore giovanile, vero volano di ogni società. Con il flag junior siamo messi bene ma dobbiamo coprire per il futuro, almeno una categorie tackle. Questo è il nostro primo obiettivo. Insieme ai nostri sponsor, stiamo stilando il business plan per accedere alla A2. Il campionato superiore è molto impegnativo, oltre che economicamente, anche e soprattutto a livello tecnico e fisico. Come società stiamo valutando tutti gli aspetti per avere le idee chiare e poter decidere in maniera serena e costruttiva. Non vogliamo fare un salto nel buio come molte società hanno fatto in passato, con risultati catastrofici, sia a livello tecnico che societario».

Chiudiamo con la questione campo. In queste ore, si parla di questo progetto sul campo di Luceto. Ci puoi dire la posizione dei Pirates 1984 in merito.

«Innanzitutto voglio fare i complimenti alla società calcio Albissola 2010 per la permanenza nella lega pro. Un salvezza raggiunta con pieno merito. Detto ciò, non posso che essere sereno sulla vicenda. I soggetti coinvolti, sia umanamente che sportivamente, parlano lo stesso linguaggio. Il linguaggio dei galantuomini e degli uomini di sport. Con il beneplacito dalla attuale amministrazione, abbiamo firmato un accordo con l’Albissola 2010 e sulla base di quel accordo abbiamo investito. Comprendiamo le ragioni del presidente Colla, senza stadio non si può competere. Infatti è lo stesso ragionamento che abbiamo fatto anche noi quando abbiamo deciso di fare l’investimento economico. Il campo di Luceto, ci ha permesso di allenarci di piu’ e di avere le ore per le squadre junior e la squadra femminile, ci ha permesso di crescere e migliorare in tutti i settori. Siamo una società piccola, pratichiamo uno sport non facile, ma contiamo oltre 100 tesserati, ma siamo abituati a lottare e a non mollare, dal lontano 1984. Sono certo che l’accordo si trovi, per vivere sportivamente fianco a fianco e per portare lustro al nome di Albissola. È un obiettivo comune, sia per le società coinvolte che per l’amministrazione che si insedierà dopo le elezioni».

Ufficio Stampa Pirates Savona

Foto cover di Angelo Ciani

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO