Sale la febbre da football, ancora pochi giorni e a parlare sarà finalmente il campo di gioco.
In casa Muli c’è gran voglia di affrontare le nuove sfide del Campionato di Terza divisione; il coaching staff guidato da Marco Petri e coadiuvato da Alessandro (Pino) Crisanti e dal direttore sportivo Stefano Zingale ha lavorato in questi mesi per calibrare la squadra alle peculiarità del football a 9.
In vista dell’esordio di sabato sul campo dei Sentinels Isonzo, abbiamo chiesto a coach Petri alcune impressioni sul gruppo, sul campionato e sulle altre formazioni che assieme ai Muli fanno parte del girone H.
Coach, finalmente si inizia. I Muli sono pronti per questa nuova sfida?
«Siamo pronti, anche se l’esordio di campionato rappresenta sempre un’incognita, in particolare se schemi, spazi ed angoli cambiano come quest’anno, passando dal football “regolare” a quello a nove, dove il campo è sì più stretto, ma ci sono anche due giocatori in meno in linea».
Una valutazione sul girone dei Muli.
«A livello di qualità il panorama è molto variegato, ci si può trovare davanti a “vecchi marpioni” e giovani poco esperti: un mix potenzialmente “micidiale”. Penso che il team candidato a “dettar legge” nel girone potrebbe essere proprio quello che incontreremo all’esordio: i Sentinels, formazione cresciuta negli ultimi anni ed ulteriormente rinforzata da un gruppo di ottimi giocatori provenienti dai Draghi di Udine. Detto questo, spero che la nostra solida base tecnica e di talenti sia sufficiente per portare il pronostico dalla nostra parte».
Sulla stessa di linea di coach Petri, anche il tecnico Crisanti che ha condiviso alcune riflessioni sul girone e sul campionato a 9 in generale.
«Se consideriamo – analizza Crisanti – che nel nostro gruppo ben tre squadre (Muli, Draghi e Islanders) su cinque, militavano in Seconda divisione, il nostro è senza dubbio un girone di ferro. A livello di personale però, sono i Sentinels la squadra più “attrezzata”.
A completare il girone poi, ci sono i 29ers – giovani ed entusiasti – che in più possono vantare un ottimo coaching staff che, oltre a Marco Valentino, comprende alcuni allenatori USA. Riguardo ai Muli posso solo dire che, vista la struttura del Campionato, sarà importante riuscire a mantenere un buono stato di forma ed essere pronti anche per la seconda parte della stagione».
«Dal punto di vista del gioco – spiega sempre Crisanti – il football a 9 è più veloce e più spettacolare di quello ad undici: niente corse centrali, il portatore di palla si trova subito in campo aperto e un placcaggio sbagliato da parte della difesa spesso significa un grande guadagno. Rispetto al gioco ad 11, avere una buona linea d’attacco è forse meno importante per stabilire un gioco sulla terra, ma fondamentale per permettere ai quarterback di avere il tempo di passare, questo perché i rusher esterni partono da più vicino. In generale per avere successo diventa fondamentale la capacità delle skill position di bloccare e quella dei DB di placcare. In Terza divisione non ci sono molti quarteback capaci di lanciare con efficacia e costanza, ma quando li incontri, il punteggio sul tabellone è mediamente molto più ricco di quello della seconda divisione».
Sul fronte della “logistica”, per i Muli sembrano – per fortuna – essersi risolte le problematiche riguardanti il terreno di gioco per gli incontri domestici, dopo l’indisponibilità quest’anno del campo di via Petracco. Il Comune di Trieste infatti ha concesso, per le gare in casa, il campo del San Luigi Calcio, nell’omonimo rione. Per i Muli il primo impegno sul rettangolo di via Felluga sarà sabato 11 marzo contro i Draghi di Udine.
Marco Bonini
Ufficio Stampa Muli Trieste