Tercero sillon? Pitch view, si dai, facciamo Pitch view; tradotto in italiano, “Vista campo”.
Davvero non ricordo come si chiamava, ma vi giuro di averlo visto almeno 3 anni fa, questo tercero sillon, per la prima volta in Spagna (durante replay di una partita del Valencia, se non vado errato), che tempio del calcio proprio non è.
Si tratta di soluzioni che in Italia ci si è fiondati ad allestire nel corso degli ultimi 3 anni e che a Milano vogliono consacrare ai VIP, mentre a Bergamo, presso lo stadio dell’Atalanta, apriranno a fruitori di vario genere (e a mio avviso vedendoci molto più lungo).
Le strutture degli stadi inglesi sono le soluzioni a cui tutti (almeno nel calcio, vedi il nuovo stadio di Udine o quello della Juventus) si ispirano per offrire il massimo spettacolo al pubblico pagante. Ci riferiamo alla maggiore vicinanza, alla sensazione “in famiglia” (permettete), che la posizione ravvicinata delle tribune offre, ispirandosi a quella che tradizionalmente è la struttura degli stadi del calcio d’oltre manica.
Una piccola piccola parentesi: … Immaginatevi che bello se al posto di giocare a Wembley una sola partita d’NFL, si riuscisse a portare tutta Lega o solo parte di essa (NFC o AFC) in una giornata per giocare in UK negli stadi più piccoli, proprio loro, quei tipici, fantastici, stadi inglesi da 30.000 o poco più e dalla architettura inconfondibile (le tribune a livello campo), che non sono di certo quelle che troviamo allo “Stadio San Siro” da rivoluzione industriale dello sport.
… Speriamo non ci abbiate abbandonato già perché vi volevo suggerire una soluzione interessante per i vostri stadi e parlarvi di Inghilterra e calcio, solo per visualizzare un momento quanto fosse bello potersi sedere accanto ai giocatori, ascoltare le discussioni, vivere quasi vestiti di quei colori che ha l’onore di indossare un giocatore della squadra a cui siete legati o meno; ci ragionavo mentre sentivo Air Raid puntata 10: si parlava di questo streaming che i Briganti Napoli hanno organizzato in sideline. Una sorta di “Mic’d UP NFL” , non so se l’avete presente: beh dovreste, perché se è vero che a Napoli in questo caso non si sono inventati niente, è di certo un’ottima idea … Per catturare i suoni basta mettere un microfono al centro di una struttura tonda e poi campionare le parti più divertenti e … popcorn per tutti.
Tornando al pubblico e al divertimento, alla società e allo stadio, non stiamo proponendo nulla di strano. Nessuna impresa edile o costosa opera, bensì “uno sguardo altrove” che, a dire il vero, sembra strano nessuna squadra, o meglio società, abbia ancora pensato di volgere. Stiamo parlando non per forza di IFL e non per forza di pubblico pagante, ma di certo di qualcosa che al football americano in Italia manca.
Per realtà che possono permettersi spesso anche una motivazione in più di far pagare il biglietto, questa risulta essere un’idea senz’altro interessante con tante ricadute positive. Per chi non fa pagare il biglietto invece è un’ottima opportunità, e non serve spiegare il perché: se siete arrivati qui ve ne intendete;
capite oltre le righe.
Ad ogni modo che cosa aspettano le società come Aquile Ferrara o Rhinos Milano (certo, con le dovute precauzioni) a permettere a degli spettatori di pagare un biglietto (leggermente maggiorato) o se nessuno lo acquista, di offrire al venduto dei posti limitati “nel campo da gioco” ovvero un area off limits tutta per questi spettatori dove guardarsi il game vivendo da dentro la partita?
Che cosa stiamo aspettando ragazzi, ditemelo?! La sideline è grande e il fondo, in end zone, è una delle parti la cui importanza (in termini di spettacolo e “fun meter”) è tra le più sottovalutate a causa di una distorsione che i nostri stadi di calcio ci hanno imposto a imprimere nella nostra mente.
Tutte questo è la prova che a volte basta copiare le cose che osserviamo con attenzione e, che studiate e riprodotte con coraggio, possono avere successo anche altrove rispetto al luogo dove originariamente vengono implementate, oltre ad poter assumere delle trasformazioni importanti dall’idea originale nel luogo dove vengono riprodotte, sperimentate, adattate.
Allora? Popcorn per tutti?
Marco Di Paolo
twitter: @marcodpaolo