Prima sconfitta Doves, ma il futuro di Bologna è ancora da scrivere

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Sabato sera è andato in scena il match tra Roosters e Doves, nella cornice del Campo Comunale di Ravenna, casa dei vecchi Chiefs. La formazione bolognese arriva alla partita senza Elsayed, Giallatini e Napoli, giocatori di peso, Guerra, ricevitore, oltre a capitan Venturi che continua a seguire le imprese delle Colombe da Verona.

Il primo quarto è Doves

La corazzata Roosters sembra un esercito quando scende in campo: tanti, grossi e agguerriti. I Doves però rispondono da giovani veterani istruiti a non concedere nulla a un avversario più forte sulla carta. Ai primi tre punti dei Roosters, realizzati con un Field Goal, – prima volta in stagione che le segnature romagnole non si aprono con un touchdown – risponde Vanni (sabato sera più che mai uomo squadra) che pesca con un passaggio il numero 9 Diego Del Conte (alla prima partita da starter) il quale, dopo una catch ‘n’ run da 50 yards in cui parte letteralmente a razzo sull’esterno, con uno scatto da vero centometrista, lascia sul posto i difensori Romagnoli e si invola in end zone, segnando il suo primo TD in una competizione ufficiale. Sul risultato di 3 a 7 finisce il primo quarto.

I Roosters recuperano

Il secondo quarto registra il primo touchdown per il rientro in partita dei romagnoli, che si avvantaggiano con una seconda segnatura. Il primo tempo si conclude col punteggio di 17 a 7 per i Roosters. Il terzo quarto si apre con la terza segnatura della compagine faentino-ravennate, che prende in controtempo la difesa Doves. Da questo momento in poi la partita prende una piega complicata, ma inevitabile quando una delle due squadre deve fare i conti con dieci giocatori in meno a roster. Ecco spiegato perché, ad esempio, Vanni – determinante – giochi doppio ruolo qb e safety e non esca mai dal campo, nemmeno dopo un placcaggio in contro flusso che lo ferma per un po’.

L’ultima resistenza

Il quarto quarto si apre sul punteggio di 31 a 7 per i Roosters. Il 38 a 7 arriva dopo pochi secondi ed è la scintilla che innesca l’orgoglio. Vanni riceve lo snap del terzo tentativo sulle 20 avversarie e passa a Khalafalla che parte, semina due db e, infilata la difesa sulla corsia di destra, segna il secondo touchdown di giornata, suo terzo personale in regular season. È una segnatura per il carattere, per l’onore e per ricordare a tutti che i Doves giocano dappertutto, anche a Ravenna, anche contro i favoriti del girone. Nell’ultimo drive i Roosters segnano il touchdown del definitivo 44 a 13.

Rispetto per tutti, paura di nessuno

Due touchdown in casa Roosters non devono solo far inorgoglire, ma ci obbligano a chiederci “cosa succederebbe se…”: se la prossima volta resteremo compatti per tutta la partita? Se saremo più attenti sui passaggi e sui blocchi? Se, credendo di non averne più, penseremo più intensamente al sapore della vittoria? E se, invece di sentirci atterriti davanti a un gigante ci ricordassimo che, osando un po’ di più, saremmo in grado di volare?

 

Ufficio Stampa Doves Bologna

foto repertorio | Andrea Donati

 

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