Primo incontro al Vigorelli di Milano: il Football ci sarà!

1
1321
Ieri presso il Velodromo Vigorellidi Milano i membri della Commissione Impianti FIDAF,Manfredi Leone e Luca Lorandihanno partecipato al primo incontro volto alla definizione del futuro schema di gestione dell’impianto meneghino, già casa dei Seamen Milano, dei Rhinos Milano e degli Europei di Football del 2013.
Un incontro positivo dove è stata confermata la volontà del Comune, proprietaria dell’impianto, dipreservare il campo dedicato al Football e si sono discusse le basi per fare del Velodromo un impianto Federale dove le attività legate alla palla ovale troveranno sempre più spazio.
Importante la partecipazione di Leone e Lorandi che oltre ad essere membri della Commissione sono professionalmente un Docente Universitario di Architettura il primo ed un affermato manager il secondo. Profili in grado non solo di esporre al meglio le esigenze e le aspettative del nostro movimento, ma anche di contribuire attivamente alla pianificazione strategica della gestione dell’impianto a fianco del Comune, della Federazione del Ciclismo e del Rugby.
Da questo incontro il Football ne esce con una garanzia di continuità per quello che è uno degli stadi più prestigiosi della penisola, e fulcro dello sviluppo del nostro sport a Milano. Nei prossimi incontri sarà possibile delineare una timeline relativa alla “riconsegna” dell’impianto al Football. In questo FIDAF continuerà a svolgere un ruolo attivo negli interessi delle realtà locali e degli eventi nazionali ed internazionali che Velodromo troveranno nuovamente un teatro d’eccellenza.
Ufficio Stampa Fidaf

1 commento

  1. Fantastico. Importante fare team interdisciplinari, specialmente per la riqualificazione degli interni dello stadio e della area subito attorno tra il mano stradale e lo stadio è necessario (specialmente per con priorità del secondo) uno studio che ne sfrutti in modo piacevole moderno e utile funzionale allo sport queste aree. Da noi con gli stadi c è la tendenza a fare strutture “Castello” al posto di fare aree accessibili, aperte, dove lo sguardo vede dentro e desidera sedotto entrare e fare parte di quella barca, di quella partita… non si può rivoluzionare qualcosa di storico forse, ma riqualificarlo e fare qualche grande investimento (siamo nel 2016) nell era del climate change e vedere strutture di cemento puro cosi ricordano un po troppo il muro di Bethlemme … insomma c’è pressione sull’huddle, specialmente sulla regia dell’architettura e…Speriamo non ne esca un sack!

LASCIA UN COMMENTO