E’ un’emozione riportare l’Italian Bowl a Parma e lo spettacolo che accoglie il pubblico allo Stadio Lanfranchi questa sera lo giustifica tutto. Un impianto bellissimo, perfetto per gli sport della palla ovale e, vestito a festa dalla FIDAF e da Havas SE, non può che farne il palcoscenico perfetto per la grande festa del football americano italiano.
E’ il Nine Bowl, la finale di Terza Divisione, a fare da “apripista di lusso” per l’Italian Bowl Weekend, la sfida ad alto tasso di adrenalina tra i Campioni della North Conference, i Ravens Imola, e quelli della South Conference, gli Elephants Catania.
Parte in attacco Catania e fa subito tremare i polsi a Imola con ottimi giochi di corsa che li porta a ridosso delle 30 yard avversarie. Un intercetto però interrompe l’avanzata degli Elephants per il primo turnover della serata. Niente da fare nemmeno per i Ravens che concludono il primo drive offensivo senza un nulla di fatto, riconsegnando quasi subito la palla agli avversari. Il risultato si sblocca a poco meno di 5 minuti dalla fine del primo quarto di gioco, con gli Elephants che varcano la endzone di Imola con una bella corsa di Enrico Lombardo. La trasformazione su calcio non riesce: 0-6. I Ravens reagiscono e, complice anche un fallo sanguinoso, arrivano sulle 40 yard di Catania. Poche, devastanti corse, e Imola pareggia con Simone Cannata. Il tentativo di trasformazione da due punti viene bloccato dalla difesa rosso-nera: 6-6.
Il tifo si accende e la partita continua su ritmi altissimi. Gli Elephants in attacco macinano campo e a un minuto dalla fine del primo quarto segnano ancora con un passaggio su Claudio Caruso, che arriva fino in fondo! Si prova ad andare da due punti, ma di nuovo niente da fare: 6-12. Inizia il secondo quarto, i Ravens provano a riprendere in mano le redini della partita, ma questa volta la difesa catanese è attenta e respinge ogni iniziativa degli avversari. La coppia Conticello (QB Elephants) – Lombardo riprende a dare spettacolo con ottime corse che portano a grandi guadagni. Per la seconda volta, però, la difesa di Imola riesce a spezzarne il ritmo, mettendo a segno il secondo intercetto della serata con Filippo Brunori, e palla di nuovo all’offense dei Ravens. Passano meno di due minuti e nuovo turnover, perché un fumble riconsegna l’ovale nelle mani degli Elephants sulle 30 dei Ravens! L’occasione è ghiottissima…ma la serata è di quelle per cuori forti, perché a poche yard dalla endzone Conticello perde palla e assistiamo ad un altro incredibile cambio di possesso. I Ravens ripartono e con un efficace running game percorrono tutto il campo, fino a sfondare la resistenza degli Elephants e andare in TD ancora con Simone Cannata, fino a qui grande protagonista del match. Pareggio e sorpasso, grazie alla conversione da due punti riuscita con un lancio di Brian Labarile su Roberto Raffini: 14-12 e si va negli spogliatoi per l’intervallo senza che il punteggio cambi più. Le statistiche di metà partita parlano di un quasi perfetto equilibrio nel gioco di corsa con 147 yard di guadagno per gli Elephants e 129 per i Ravens su 20 palle portate. Pressoché nullo il passing game: 86 le yard guadagnate su lancio da Catania e solo 16 dai Ravens.
Il terzo quarto di questa finale si apre con un big play dei Ravens, che prima con un lunghissimo lancio di Labarile su Raffini e poi con una corsa ubriacante di Cannata arrivano sulla goal line degli Elephants, per varcarla poco dopo ancora con uno scatenato Simone Cannata! Di nuovo i Ravens provano la conversione da due punti, e di nuovo vanno a segno con un passaggio su Raffini: 22 a 12. Gli Elephants tornano in attacco e conducono un lungo drive offensivo che termina con un incompleto in endzone che fa saltare il pubblico sugli spalti. Sono passati oltre 5 minuti dall’inizio del quarto di gioco e i Ravens tornano in attacco senza aver concesso punti agli avversari. Improvvisamente è il passing game a prendere il sopravvento e con un lunghissimo lancio su Andrea Morara Imola torna a ridosso della endzone catanese. La catena continua a muoversi fino a quando Filippo Cattabriga non regala la gioia di un’altra spettacolare segnatura ai suoi tifosi, con una gran corsa direttamente in touchdown. Questa volta i Ravens provano a trasformare su calcio, ma senza fortuna: 28 a 12 e la strada per gli Elephants si fa decisamente in salita. A riaprire la partita, però, ci pensano prima Claudio Mangano, che riceve un bel passaggio da Conticello sulle 8 yard dei Ravens, e poi Enrico Lombardo, che accorcia le distanze con una corsa, supportato dalla conversione da due punti messa a segno personalmente dallo stesso Conticello: 28-20. Gli ultimi minuti di questo terzo quarto di gioco sono convulsi: una serie di falli personali fanno arretrare pesantemente i Ravens, che perdono palla e per un momento trattengono il fiato: Ohazuruike recupera il fumble per Catania e riporta la palla in TD, ma gli arbitri annullano giudicando la perdita dell’ovale come ‘down by contact’. Si entra nell’ultimo quarto di gioco, i tamburi di Imola risuonano forti sulla Tribuna Ovest del Lanfranchi, quella dedicata all’Home Team. E’ ancora presto, però per festeggiare, perché sono solo 8 i punti che dividono le due squadre e la partita è ancora lunga. Sale in cattedra la difesa di Catania, che ferma Imola sulle proprie 30 yard e riconsegna la palla al proprio attacco, che ancora una volta avanza con il running game, facendo correre il cronometro ma non riuscendo ad andare a segno. Con 4’30’’ sul cronometro i Ravens tornano in attacco e si mangiano il tempo con un grande Cattabriga, che guadagna ripetutamente terreno su corsa senza che la difesa catanese riesca a trovare le giuste contromisure. Gli arbitri chiamano gli ultimi due minuti di gioco e i tanti tifosi dei Ravens presenti sugli spalti cominciano a sentire ‘profumo di scudetto’, scatenando una vera e propria torcida. Il risultato, infatti, non cambia più e i Ravens Imola vincono, meritatamente, questo Nine Bowl per 28 a 20, chiudendo una stagione fantastica, perfetta dall’inizio alla fine, senza macchie. Onore agli Elephants, che hanno regalato spettacolo credendoci fino alla fine e che, siamo certi, rivedremo tra le sicure protagoniste anche la prossima stagione.
MVP della partita: Simone Cannata
Ufficio Stampa Fidaf
foto Giulio Busi