Redskins: Proudly made in Verona

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Sulla filosofia gestionale e sulla politica interna della propria squadra, intesa come l’arte di amministrare qualcosa che ti appartiene ma alla quale appartieni anche tu, i pellerossa scaligeri hanno da sempre avuto le idee molto chiare e non si smentiscono neanche stavolta. La ricetta dei Reds rimane sempre quella: grande cura del proprio vivaio e scrupolosa attenzione nel cercare di non fare passi più lunghi della gamba, il che non significa limitare le proprie ambizioni, bensì essere pienamente coscienti dei propri mezzi ed agire di conseguenza. Tutti sulla stessa frequenza dunque i pensieri dei componenti del Coaching staff veronese, soprattutto quando si riuniscono per una lunga, serena e proficua chiacchierata in compagnia di birra, sorrisi e previsioni intorno al prossimo campionato di III Divisione. A farsi portavoce dei concetti espressi dal proprio consiglio direttivo è come sempre Moreno Fabbrica, Presidente dei Redskins Verona.

Ciao Moreno e bentornato. Allora…che anno sarà questo per i vostri “Reds”?

«Sarà un 2017 all’insegna della continuità, in quella che è la nostra filosofia distintiva, ovvero avere una squadra composta solo e unicamente da nostri atleti. Può sembrare banale, ma chi lavora nel football americano sa che non è così. Abbiamo fatto una bella stagione di reclutamento giovanile e dopo la conclusione del campionato Under19 abbiamo valutato positivamente ben 15 ragazzi per il passaggio in prima squadra, uno splendido risultato. Partiamo con una carica di entusiasmo positivo che ci permette di guardare a obiettivi sfidanti, con una piccola riserva di arroganza che ci fa anche credere di raggiungerli. Intanto vedremo di arrivare ai play-off, poi si vedrà».

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Una filosofia rispecchiata in tutto e per tutto anche in sideline…

«Il coaching staff sarà composto da Emiliano Berti nel ruolo di Head Coach, assistito da Luca Guerra come offensive coordinator e Andrea Donegà coordinatore della difesa. Quindi, Andrea Martini, assistant coach dell’attacco e Giacomo Aiello, responsabile dello Special Team. Anche in questo caso si tratta di tecnici che hanno radici profonde nella nostra squadra, come giocatori prima e, successivamente, seguendo un percorso di crescita come coach, nuovamente presenti tra le nostre fila. Per noi è una grande soddisfazione perché siamo sempre stati scuola di football americano, distribuendo giocatori in innumerevoli squadre di tutte le divisioni e crediamo fermamente nella crescita e sviluppo sia atletico che tecnico dei nostri tesserati».

Il Girone I di quest’anno è un raggruppamento pieno di squadre agguerrite, che vi daranno senza dubbio del filo da torcere..poi però ogni match, come spesso accade nel nostro sport, farà storia a sé…

«Come tutte le battaglie, anche queste hanno necessità di non cadere in grandi o spicciole sottovalutazioni o preventivi timori; devono essere combattute serenamente, con evidente intenzione di vincere, ma tenendo ogni avversario nella giusta considerazione. Troppe volte abbiamo visto pronostici essere stravolti, per cui la cosa che ci interessa è dare noi il meglio possibile, al di là di chi avremo di fronte. Valutando a tavolino, i Thunders vanno da tempo esternando il desiderio di risalire in divisione maggiore per cui saranno alquanto motivati. Inoltre hanno reclutato un buon numero di giocatori. I “Giants 2” sono nati in particolari circostanze, ma non si devono mai sottovalutare perché hanno sempre dimostrato che anche con pochi elementi hanno a disposizione dei leoni che si battono fino all’ultimo. I Celtics, pur nella loro recente entrata in campionato, sono riusciti lo scorso anno a dare del filo da torcere e la stessa cosa vale anche per i Mexicans, che però non abbiamo mai avuto modo di incrociare per cui saranno una sorpresa. Che altro dire, auguri a tutti, ma soprattutto, evidentemente, Go Redskins…».

Beh, se non ti sei sbilanciato nelle previsioni circa le sorti del vostro girone, immagino non lo farai neanche per ciò che concerne la vittoria finale del torneo…

«Lo stesso si può dire allargando la visione dal girone al campionato. Difficile fare un pronostico, vista la splendida quantità di squadre presenti quest’anno. Quelle che provengono direttamente da divisioni maggiori, quelle nuove che hanno necessità di emergere, quelle titolate e collaudate. Noi porteremo la nostra voglia di vincere e vedremo quale sarà alla fine sarà il risultato. Sicuramente ci saremo divertiti, avremo imparato qualcosa, avremo fatto crescere i nostri giocatori e portato avanti un discorso di diffusione del nostro sport. Chi vince lo avrà meritato, ma non azzardo previsioni».

Bene, Moreno. Grazie a te e a tutto il tuo staff per la vostra proverbiale disponibilità. Cosa possiamo augurare al football nostrano nel prossimo futuro?

«Siamo usciti recentemente dalla fase elettorale. A Roma ho visto un bel movimento, un fermento che vuole crescere, molte idee e molti modi diversi di operare per un unico fine, allargare la presenza del football americano sul territorio, sui media, negli interessi dei ragazzi. Non sono convinto che gli eventi nazionali o internazionali siano i soli a creare aspettativa e interesse perché la diffusione di uno sport deve necessariamente passare anche attraverso una capillarità territoriale sostenuta e stimolata dalla Federazione. Credo sarebbe una buona cosa che ogni divisione avesse una propria lega, compresa la terza. Un modo per far convergere posizioni comuni da far giungere in Federazione, rappresentare alcune scelte, veicolare tra tutti gli aderenti sistemi, approcci, idee e, spesso, invenzioni che magari possono essere esportate ad altri e via discorrendo. In pratica, l’augurio è che si cresca come “movimento” partendo anche dal basso diffuso piuttosto che cadere solamente da un “alto” d’élite. Buon Football a tutti».

Luca Correnti

Foto Ufficio Stampa Redskins Verona

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