Roberto La Rocca alla guida del Cia

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Eletto a Bologna il nuovo direttivo del Comitato Italiano Arbitri. A guidarlo, per il prossimo quadriennio, il genovese Roberto La Rocca.

Mese di gennaio, mese di elezioni. A due settimane dall’Assemblea Elettiva FIDAF, sabato scorso, a Bologna, alla presenza del Segretario Generale della Federazione, Dr. Vincenzo Ciampà, del Vice Presidente Vicario, Dr. Marco Quercio, del Presidente della Commissione Campionati e Gare, Fabio Tortosa, e di Vincenzo Mango, responsabile della Segreteria FIDAF, si è proceduto al rinnovo del consiglio direttivo del CIA, il Comitato Italiano Arbitri.

A larga maggioranza è stato eletto Presidente Roberto La Rocca, che dovrà guidare il CIA nel prossimo, importante quadriennio, in collaborazione con Francesco Muolo, Roberto Palladino, Giuseppe Campanelli e Giacomo Marcuccetti (quest’ultimo già presente anche nel board direttivo uscente).

Tante le sfide che attendono questo importante organo federale, prima fra tutte quella di guidare il necessario sviluppo della classe arbitrale italiana, puntando ad un ringiovanimento attraverso il coinvolgimento di figure nuove e ben preparate. Compito non facile, se si pensa che per formare un arbitro ci vogliono dai 3 ai 4 anni e che, come per tutte le federazioni sportive, questo è un ruolo che comporta grandi sacrifici ma pochissima visibilità…

«Sono i giocatori e gli allenatori a fare le partite, non gli arbitri – afferma convinto La Rocca, che sottolinea come il ruolo degli arbitri sia fondamentale, ma che debba restare lontano dai riflettori – Gli arbitri, quando sono in campo, rappresentano la Federazione e in questo ruolo devono concorrere alla promozione dei valori e dell’immagine del football americano nel nostro Paese».

La classe arbitrale italiana, che dal 2008 conta sull’appoggio incondizionato di un mentore prestigioso quale Carl Paganelli Sr., uno dei più grandi arbitri della NFL e Presidente Onorario di AIAFA, l’Associazione Italiana Arbitri di Football Americano da sempre interlocutore privilegiato di FIDAF, punta sulla qualità del lavoro svolto. Una qualità che viene sempre più apprezzata anche a livello internazionale, con due arbitri italiani tra i TOP 20 d’Europa, e che il nuovo Direttivo intende incentivare con corsi e clinic in tutta Italia e con una maggiore sinergia con i vari Comitati Regionali, attraverso i Responsabili Regionali Arbitri.

«L’impegno del CIA sarà quello di supportare la Federazione per il raggiungimento del traguardo più ambito, il riconoscimento come FSN da parte del CONI. Faremo tutto quanto in nostro potere per portare il nostro contributo; in tale ottica mi sono già confrontato con le classi arbitrali delle altre federazioni in seno al Comitato Olimpico, oltre che con quelle europee, affinché l’organizzazione del Settore Arbitri sia la più efficiente possibile. Vogliamo inoltre continuare a lavorare per portare avanti il confronto con atleti e allenatori, per un comune maggior beneficio tecnico. Gli arbitri non fanno parte di una ‘casta’ chiusa; siamo parte integrante del gioco e svolgiamo il nostro ruolo con la stessa bruciante passione che muove tutti coloro che amano questo sport, al di qua e al di là della sideline».

Il primo obiettivo, stante i numeri, sarà quello di trovare soluzioni per incrementare l’attività agonistica, con la consapevolezza che i chilometri da affrontare saranno tantissimi, ma che le soddisfazioni non mancheranno.

Ufficio Stampa Fidaf

Foto Giulio Busi

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