Le premesse c’erano tutte. Doveva essere una grande partita quella di domenica al Favazza di Terrasini, una di quelle partite da ricordare a lungo, e così è stato. Protagonisti della sfida i padroni di casa Sharks Palermo ed i temibili Predatori Golfo del Tigullio , scesi in terra siciliana per fermare la corsa del biancoblu verso il Ninebowl 2017 . Premesse veramente esaltanti, tanto che a gran voce da più parti dello stivale è giunta la richiesta di trasmettere in live-streaming il match, richiesta che gli amici Black Tide di Catanzaro sono stati felici di accogliere ed ai quali va il più sentito e caloroso ringraziamento.
A confronto i due attacchi più prolifici della South Conference e probabilmente dell’intero panorama nazionale di Terza Divisione, una guerra aerea tra due formazioni che fanno dei passaggi il proprio “core business” e dello spettacolo il proprio pane, la differenza avrebbero potuto farla solo le difese. 49 a 7 è il risultato che lascia poco spazio all’immaginazione nel decretare quale delle due formazioni abbia prevalso sull’altra. Un risultato inaspettato che però lascia trasparire quelle che realmente sono le capacità dei palermitani.
I Predatori, venuti ad onorare l’incontro armati delle migliori intenzioni, come dimostrato dalla scelta di venire in Sicilia in aereo, non sono di certo una squadra che merita i 42 punti di scarto decretati dall’incontro. Forti di un parco ricevitori di primo livello che farebbe invidia a formazioni ben più blasonate, e di un playbook offensivo scoppiettante, hanno fino alla sconfitta di ieri dettato legge in ognuno degli incontri sostenuti, salvo una debacle in regular season. I tigullini avevano anche da “vendicarsi” della cocente sconfitta dell’anno scorso che li estromise dalla corsa al titolo, sempre ad opera degli Sharks, ma quella volta allo stadio di Caperana (GE). “Non oggi”, risponderanno gli squali di coach Fonti, che segnando 7 touchdown e ben 5 intercetti, mettono la parola fine alla galoppata dei Predatori, conquistando il diritto di giocare la Finale di Conference in quel di Terni.
La cronaca dell’incontro racconta di un primo quarto equlibratissimo, con entrambi gli attacchi incapaci di mettere punti sul tabellone sia per le ottime difensive, che per numerosi errori in fase di esecuzione degli attacchi, figlie della grande tensione che la partita portava con sé. Per sbloccare l’equilibrio c’è voluto il guizzo di un mostruoso #24 Giuseppe Todaro , runningback dei palermitani, che all’inizio del secondo quarto brucia una 40ina di yards di campo con una corsa che lascia sul posto almeno sei avversari. 6 a 0, la trasformazione non va a segno.
Questo pugno in pieno viso viene accusato dai Predatori e da una iniezione di adrenalina agli Sharks. La preda sanguinante è un richiamo troppo forte per gli squali, che facendo fede al proprio nome si avventano sugli avversari non lasciando più scampo. La difesa Sharks, finora impeccabile, sale in cattedra. La safety #29 Giulio Sposito intercetta palla e la consegna al proprio attacco, che non si fa certo pregare per affondare il colpo. Un drive gestito al meglio tra corse e lanci si conclude con un preciso pass del quarterback #5 Alessandro Albanese per le mani di #6 Emanuele Liggio , l’onnipresente Todaro riceve in end zone per i due punti addizionali e siamo sul 14 a 0 . Ma non è finita qui, la difesa continua a fare il bello ed il cattivo tempo, ed ancora una volta un intercetto del grande #12 Giuseppe Bova , partita straordinaria la sua n.d.r. , ridà la palla ad Albanese . Poche, pochissime azioni, e Todaro su lancio di Albanese, decide di diventare inarrestabile: rimbalzando su tre o quattro placcatori varca di nuovo l’endzone, questa volta il piede di Germano D’arpa non sbaglia e siamo sul 21 a 0 col quale si chiude il primo tempo.
La ripresa delle ostilità è in mano ai Predatori, eppure oggi la difesa Sharks è un meccanismo perfetto, la gloria adesso spetta alla safety #10 Paride Zappalà , che intercetta un lancio lunghissimo alla prima azione dei tigullini e riporta la palla ad una yard dall’endzone ospite. Due azioni e di nuovo Todaro, che chiude la partita con 20 punti segnati, si fa carico di rimettere le cose in chiaro. Trasformazione fallita, 27 a 0 e partita in cassaforte.
Complice il caldo forse, o il roster ridotto, i Predatori accusano pesantemente, ma da campioni quali sono ci mettono l’orgoglio e conducono uno splendido drive offensivo che termina con la segnatura di #88 Nicholas Raver a imbeccato dal cugino #11 Giacomo Ravera . #18 Alberto Malabruzzi è preciso, 27 a 7. Rabbiosa tuttavia è la reazione dei palermitani che mettono in campo come QB #18 Lorenzo Abbadessa , che sin dal primo drive centra l’obiettivo mandando a segno il capitano #11 Marco Randisi con uno splendido pass lungo. #25 Alberto Bravatà , subentrato a Todaro, non si fa certo pregare per aggiungere altri due punti. Il tabellone segna 35 a 7.
Comincia così l’ultima frazione di gara, la palla è in mano ai Predatori, ma nuovamente l’attenta guardia delle retrovie palermitane non lascia scampo ai giochi di lancio. E’ il turno di #29 Alessio Affronti, che intercetta il pallone e lo ridà al proprio attacco, così come è il turno del terzo runningback sceso in campo, #1 Gabriele Bova , che galoppa furiosamente per cinquanta yards verso l’end zone nero arancio e sigla il 41 a 7 impietoso.
La partita sta per volgere al termine, ma c’è ancora tempo per un altro strepitoso intercetto ad opera del rookie #9 Agostino Puma , tre settimane di allenamenti per lui, che fa scoppiare d’entusiasmo la panchina e lascia all’attacco la possibilità di mandare a touchdown il ricevitore #15 Pierluca Cuvello su pass di #18 Abbadessa , e dopo di lui #34 Fabrizio Turrisi per il definitivo 49 a 7.
Finisce così, con una prova di forza difficilmente pronosticabile alla vigilia dell’incontro; ed il sorriso sui volti degli squali che nel week end saranno impegnati in una vera finale, contro una squadra temibile ed in trasferta. Gli Steelers Terni attendono i palermitani in un match di fuoco. Terza volta in tre anni che le compagini si affrontano, ed anche gli Steelers hanno un conto da regolare con gli Sharks, che li eliminarono nella passata stagione.
Ufficio Stampa Sharks Palermo
Foto Antonio Melita