Si conclude a Bresso la favola Leoni

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Non basta essere squadra, bisogna essere dei veri leoni per recuperare un punteggio che si era paurosamente bloccato sul 34-12 per i Rams Milano.

Bisogna essere dei veri leoni per segnare 16 punti negli ultimi 3 minuti di un incontro che non ha avuto nulla di scontato; il primo tempo è stato caratterizzato da un quasi perfetto equilibrio dove alle corse dei milanesi ha risposto l’asse aerea Corrado-Scarpolini, quest’ultimo specialista di touchdown in scivolata.

Si entra negli spogliatoi per l’intervallo con la giusta tensione di chi sa che la partita è ancora tutta da vivere, ancora tutta da giocare.

Purtroppo però l’intervallo gioca un brutto scherzo ai Leoni che subiscono 3 touchdown consecutivi da parte dei Rams, a causa di qualche disattenzione difensiva e un attacco che in quel momento vede solo buio davanti a sé.

I padroni di casa assaporano già la vittoria – nonostante sul cronometro il tempo non sia ancora finito – ma nei rosso-argento in quel momento di buio totale scatta qualcosa: o adesso o mai più, o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta in perfetto stile Al Pacino.

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Così i friulani alzano la testa e Corrado trova di nuovo Scarpolini in endzone e va a segno anche la trasformazione da due punti. E’ qui che inizia la tensione vera, qui inizia la rimonta fatta di lucida precisione e rabbia agonistica.

I milanesi sono spiazzati da questa reazione della offence rosso-argento e – grazie a ottime ricezioni a metà campo dei rookie Vanon, Pidutti e Degano – l’endzone è sempre più vicina fino a quando Corrado decide di correre e portare la sua squadra sul 28-34. La sideline e la tribuna impazziscono ma il cronometro non perdona, il tempo sta finendo e i padroni di casa riescono a ricoprire il kick-off e attendono il fischio finale, impauriti da questo roboante ruggito.

I Leoni hanno sfiorato l’impresa ma la vera impresa è stata la stagione strabiliante che si portano a casa e a cui ripenseranno preparandosi per il prossimo campionato, dove potranno ruggire ancora più forte.

Ufficio Stampa Leoni Basiliano

Foto Cubo Photography

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