Un 2016 da record per il football italiano

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Sono 77 le squadre che si presentano alle griglie di partenza dei 3 campionati maggiori in questo inizio di stagione. 12 in I Divisione, 25 in II e il numero record di 40 squadre in III Divisione.
Un +5 registrato sull’anno passato che va ad incrementare una curva positiva costante che gode soprattutto dell’esplosione del settore Flag Junior che ha visto raddoppiare i propri numeri in un solo anno e che rappresenta la base per lo sviluppo in ottica futura.
Oltre alla crescita “dal basso”, considerando che nel 2017 vedremo tornare (o arrivare) a competere nelle prime divisioni anche team che oggi si concentrano sul proprio programma di sviluppo, ed altre impegnate in tornei amatoriali, la tendenza è destinata a confermarsi anche l’anno venturo.
Oltre alla quantità, la sinergia tra Società e Federazione produce una crescita qualitativa che si traduce nella promozione di 6 team dalla III Divisione alla II Divisione (ossia dal Football a 9 a quello a 11). Questa “maturazione” unita al lavoro sul territorio non ha attirato solo nuovi giocatori (e addetti ai lavori) ma ha ispirato alla nascita di nuove realtà grazie alle quali oggi il Football è giocato in 17 regioni (mancano all’appello solo Valle d’Aosta, la Basilicata e per l’ultimo anno il Molise in attesa dell’arrivo dei Kalena Casacalenda). Sotto le aspettative invece la crescita del settore giovanile (tackle) per il quale la Federazione è alla ricerca di nuove risorse utili ad offrire un maggior supporto e stimolo al suo sviluppo.
Insieme alle squadre cresce anche il numero di persone che segue il Football, sugli spalti, sui canali federali e sui media specializzati che migliorano l’informazione e la spettacolarizzazione del nostro sport. Tutti fattori che creano nuove e concrete opportunità per la Federazione, per le Società e per gli atleti che in numero crescente si approcciano al Football.
Ufficio Stampa Fidaf

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